L'entusiasmo per il recente Nintendo Direct Partner Showcase si è rapidamente trasformato in delusione quando i giocatori hanno scoperto che molti dei titoli annunciati utilizzano le controverse Game-Key Cards su Switch 2.
Mentre Dragon Ball: Sparking Zero, Persona 3 Reload e il nuovo Octopath Traveler 0 avevano inizialmente suscitato interesse durante la presentazione, la conferma del loro formato "fisico-digitale" ha scatenato un'ondata di critiche che sta mettendo in discussione l'attrattiva stessa della console Nintendo.
La questione assume particolare rilevanza quando si considera che dietro questi titoli ci sono colossi dell'industria come Sega e Square Enix: il fatto che publisher di questa portata ricorrano alle Game-Key Cards per giochi single-player di grande calibro sta alimentando un dibattito sempre più acceso sulla politica di distribuzione fisica adottata per Switch 2.
Come segnalato da TheGamer, l'utente Twitter Orbalology ha catturato il sentimento di molti giocatori definendo la console "indesiderabile" con un post diventato virale in breve tempo.
La sua analisi mette in luce un problema strutturale: perché acquistare versioni inferiori di giochi terzi su Switch 2 quando esistono alternative migliori su altre piattaforme?
Sigh. At least most of these have PS5 physicals and/or access to PC versions. 3rd party publishers are really making the Switch 2 such an undesirable console to upgrade to. What a complete 180 from the Switch 1. https://t.co/rPHwNWeUlk
— Emily 💫 ➡️ PAX West (@orbalology) July 31, 2025
La crescente popolarità di Steam Deck non fa altro che amplificare questa problematica, offrendo un'alternativa portatile con prestazioni superiori.
La strategia di SEGA con Persona 3 Reload rappresenta un caso emblematico di queste dinamiche distorte: l'azienda giapponese propone a prezzo pieno un titolo di due anni fa che, per di più, funzionerà peggio sulla console Nintendo rispetto alle controparti su altre piattaforme. E che non include neanche il suo DLC, tra l'altro.
Questa politica dei prezzi, combinata con la qualità tecnica inferiore, sta creando una percezione negativa che si estende ben oltre i singoli titoli.
Il cambiamento di atteggiamento descritto dall'utente, che parla di una «rotazione completa di 180 gradi» rispetto alla prima Switch, riflette una tendenza più ampia nella community. Il successo della console originale era stato costruito anche sulla capacità di offrire esperienze complete, sia first-party che third-party, in formato fisico. Questa filosofia sembra essere stata abbandonata con il nuovo modello.
L'accumularsi di titoli terzi che utilizzano le Game-Key Cards sta creando una montagna di evidenze che suggerisce come l'acquisto di giochi non Nintendo sulla piattaforma stia diventando sempre meno conveniente.
Per chi si preoccupa della preservazione videoludica, la situazione è particolarmente frustrante, poiché questi "supporti fisici" non garantiscono la stessa permanenza delle cartucce tradizionali.
L'impatto sulle vendite di questa politica rimane da quantificare, ma i segnali provenienti dalla community suggeriscono una crescente resistenza. E probabilmente non è un caso che uno dei videogiochi di terze parti più venduto dal lancio di Switch 2 è stato Cyberpunk 2077, uno dei pochi a essere davvero incluso all'interno della cartuccia (lo trovate su Amazon).
La sensazione che i publisher terzi stiano offrendo un supporto di facciata piuttosto che un impegno reale verso la piattaforma Nintendo potrebbe avere conseguenze a lungo termine sull'ecosistema della console.