La community di giocatori continua a dividersi su Starfield (nel dubbio, trovate qui la nostra recensione): per alcuni è un capolavoro incompreso, per altri una delusione rispetto alle aspettative legate al nome Bethesda.
A quasi un anno dall’uscita del primo DLC Shattered Space (anche in questo caso ecco qui il nostro giudizio), gli sviluppatori hanno pubblicato un breve video celebrativo per il secondo anniversario del gioco. Un teaser criptico che, secondo le speculazioni dei fan, potrebbe aver svelato il titolo del prossimo contenuto aggiuntivo: Terran Armada.
Celebrating two incredible years in the #Starfield. 🌌
— Starfield (@StarfieldGame) September 5, 2025
Thank you to everyone who has explored the Settled Systems with us. We look forward to the adventures yet to come. pic.twitter.com/AeWN8DVlO2
Il filmato, caratterizzato da quell’estetica sfocata tipica dei teaser, è stato analizzato fotogramma per fotogramma, fino a far emergere il nome della presunta espansione. Una denominazione che suggerisce il coinvolgimento di una flotta terrestre, possibile svolta narrativa nell’universo di Starfield.
L’entusiasmo, però, non è unanime. Molti veterani con centinaia di ore all’attivo su Steam non accolgono con favore l’idea di tornare a tematiche legate alla Terra, già al centro della campagna principale e di missioni come quella del resort su Porrima II con la nave coloniale Constant.
La sensazione è quella di un déjà vu che rischia di indebolire ulteriormente un gioco spesso criticato per la monotonia del suo universo.
Il vero nodo sta nell’identità stessa di Starfield: una fantascienza “alla NASA”, sobria e priva di grandi civiltà aliene. Se Shattered Space aveva portato un tocco più esotico con pianeti violacei e culti serpiformi, Terran Armada potrebbe sembrare un passo indietro in termini di originalità. Eppure è proprio la varietà che servirebbe a un titolo immenso ma spesso poco vivace, bisognoso di ambientazioni capaci di sorprendere.
Un singolo DLC difficilmente basterà a trasformare Starfield nel fratello amato di Elder Scrolls e Fallout. Quel ruolo spetterà, eventualmente, a un sequel. Ma questa espansione potrebbe comunque segnare la direzione creativa del progetto: continuare a ripiegarsi sulla nostalgia terrestre, oppure osare davvero con idee più audaci, come Bethesda ha fatto nei suoi momenti migliori.