Fortnite: Epic Games spiega la rimozione del fuoco amico

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a cura di Paolo Sirio

Con la diffusione dei giochi solo o preponderantemente online, c’è stato un aumento notevole di quelli che vengono chiamati comportamenti tossici da parte di chi ne fruisce.Molti sono i titoli che hanno gradualmente preso contromisure per neutralizzarli, com’è stato con Rainbow Six Siege ed è stato con Fortnite, il battle royale di Epic Games dai numeri sempre più incredibili.Tra le mosse adottate dalla casa di Tim Sweeney troviamo la rimozione del fuoco amico, che – in un’intervista concessa a Polygon – Ben Lewis-Evans, user experience lead researcher, ha motivato così:“La gente diceva: mi uccidono per prendere la mia roba, o mi uccidono per trollare. Ma abbiamo anche capito che quel comportamento, fino a quel punto, era una parte importante del genere”, ha spiegato Lewis-Evans.“La decisione originale di disattivare il fuoco amico era dovuta ad un semplice esperimento. Disattiviamolo, e vediamo se è negativo oppure no”.L’idea di Epic Games è che non importa se un’uccisione da fuoco amico sia accidentale o voluta:“Se pensi che qualcuno abbia fatto qualcosa volontariamente, non importa se sia stata accidentale. Ha un impatto negativo sulla tua esperienza”.Da qui l’esperimento di disabilitare il fuoco amico che, a quanto pare, sta dando già i primi risultati, se non altro in termini di soddisfazione dei giocatori.

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