Secondo il creative director Neil Druckmann il porting di The Last of Us su PS4 è stato tutt’altro che facile, anzi, è stato un vero inferno. Durante una intervista Druckmann ha raccontato le difficoltà che ha riscontrato il team nella lavorazione di The Last of Us su PS4.”Ci aspettavamo l’inferno, ed inferno è stato”, così il creative director. La versione PS3 di The Last of Us era stata talmente ben ottimizzata per sfruttare fino al midollo una console a fine generazione, da essere riuscita a dare più di un gratta capo agli sviluppatori di Naughty Dog su PS4.Druckmann racconta di difficoltà riscontrate nella gestione delle ombre e delle luci, con crash presenti ogni 30 secondi, arrivando quasi a sognare un pulsante con scritto “attivare modalità PS4”.Durante l’intervista ha poi aggiunto: ”Non posso descrivere quanto sia stato difficile un’operazione del genere. Una volta che il titolo funzionava bene, abbiamo messo a confronto le due versioni, una accanto all’altra, per assicurarci che il tutto non si incasinasse, per esempio nella gestione della fisica o nell’illuminazione, per non rischiare che venisse fuori qualcosa di totalmente differente. Vogliamo restare fedeli pur rendendolo migliore.”Successivamente Druckmann ha anche parlato dei 1080p e 60 fotogrammi al secondo relative alle cutscene, che spiega siano state renderizzate da zero. Ma nonostante tutte le difficoltà, Playstation 4 è anche in grado di offrire nuove opzioni ai giocatori, per esempio grazie al Dualshock 4.”Mi piacciono molto i trigger su PS4, così ho voluto dare la possibilità di passare dai trigger usati per sparare con quelli usati per ascoltare e abbassarsi. Poi ci sono alcune idee su come utilizzare il touchpad, vedremo se ne varrà la pena. L’importante per noi è di non stravolgere troppo l’esperienza, non vogliamo deviare troppo da ciò che ha reso magnifico The Last of Us.” Ricordiamo che The Last of Us Remastered è previsto durante per l’estate 2014 su PS4.