Gli sviluppatori di Call of Duty sembrano vedere con favore il recente aumento di prezzo del Game Pass, nonostante le critiche sollevate dalla community di giocatori. Una prospettiva inattesa che rivela come le dinamiche economiche dei servizi in abbonamento possano avere impatti molto diversi a seconda della posizione nella catena produttiva.
L'informazione arriva da GhostOfHope, un account specializzato nel raccogliere notizie e rumor sul franchise Activision, che sostiene di aver conversato direttamente con membri dei team di sviluppo.
La riorganizzazione del servizio di Microsoft ha portato il costo dell'abbonamento da 19,99 a 29,99 dollari, una manovra che ha scatenato polemiche tra gli abbonati ma che, secondo quanto riportato, viene accolta positivamente all'interno degli studi.
Le ragioni sarebbero principalmente di natura economica: maggiori entrate si tradurrebbero in budget più consistenti e maggiore autonomia decisionale per i team coinvolti nello sviluppo della celebre serie sparatutto.
Il vantaggio finanziario non si limiterebbe agli aspetti produttivi. Secondo le informazioni raccolte, gli sviluppatori potrebbero beneficiare anche di bonus più sostanziosi legati al successo commerciale dei titoli.
Un sistema di incentivi che renderebbe l'incremento tariffario particolarmente appetibile per chi lavora quotidianamente sui giochi della serie.
Particolarmente interessante risulta l'aggiornamento sull'atmosfera interna riguardo al prossimo Black Ops 7. Se alcuni mesi fa il team esecutivo manifestava insoddisfazione, ora la situazione apparirebbe notevolmente migliorata, con una rinnovata fiducia nel progetto in fase di sviluppo.
La posizione favorevole degli sviluppatori di Call of Duty rispetto all'aumento tariffario ha però una logica precisa.
Trattandosi di uno studio first party, quindi direttamente integrato nell'ecosistema Microsoft, i benefici derivanti da maggiori introiti del Game Pass si rifletterebbero direttamente sulle loro operazioni. Inoltre, la serie gode di una forza commerciale tale da poter contare su vendite tradizionali robuste, indipendentemente dalle dinamiche degli abbonamenti.
Questo aspetto rappresenta un elemento cruciale: anche qualora l'aumento di prezzo causasse una flessione nel numero di abbonati, Call of Duty potrebbe compensare attraverso le vendite a prezzo pieno dei singoli capitoli.
Una situazione win-win per Activision che non tutti gli studi inclusi nel servizio possono vantare, specialmente quelli che dipendono maggiormente dalla visibilità garantita dall'inclusione nel catalogo.
Non è la prima volta che emergono considerazioni economiche dietro le scelte strategiche di Microsoft per il suo servizio in abbonamento.
Secondo precedenti indiscrezioni riportate da Bloomberg, l'incremento tariffario sarebbe stato pensato proprio per bilanciare le mancate entrate derivanti dalla disponibilità immediata dei capitoli di Call of Duty nel catalogo, una serie che tradizionalmente garantisce vendite milionarie al day one.