Dopo l’impatto travolgente di Clair Obscur Expedition 33, che ha saputo incantare i giocatori con la sua estetica surreale, il sistema di combattimento a turni e una narrazione intensa, non pochi si sono ritrovati orfani di quel tipo di esperienza.
Ma all’orizzonte sembra profilarsi una nuova avventura capace di riaccendere la fiamma dell’esplorazione e dell’incanto: si tratta di Sea of Remnants, un ambizioso RPG free-to-play sviluppato da Joker Studio e pubblicato da NetEase Games.
Ambientato in un mondo marittimo popolato da città di pirati, creature mostruose e misteri sommersi, Sea of Remnants si presenta con un’estetica unica ispirata ai burattini e una direzione artistica che strizza l’occhio a Sea of Thieves, ma con l’anima e la struttura a turni che ricordano l’eleganza strategica di Expedition 33 (che trovate su Amazon).
Il gioco ruota attorno a un marinaio privo di memoria e alla sua misteriosa compagna, entrambi in cerca del mitico Mare dei Relitti, luogo leggendario che promette fama e ricchezze infinite.ù
Il viaggio è però segnato da un loop narrativo tra morte e rinascita, dove le memorie si perdono nelle acque maledette e le decisioni del giocatore lasciano segni tangibili sul mondo di gioco.
Il cuore pulsante di Sea of Remnants è Orbtopia, una città pirata che funge da hub dinamico e reattivo. Qui sarà possibile gestire l’equipaggio, personalizzare la nave, affrontare minigiochi come il mahjong, pescare, cucinare o persino aprire negozi e addestrarsi.
Le condizioni meteo dinamiche e la possibilità di navigare liberamente tra isole vulcaniche, giungle fitte e spiagge cristalline rendono l’esperienza ricca e variegata. Inoltre, sarà presente una componente multiplayer che permetterà di affrontare assalti navali e creature colossali in cooperativa.
Il gioco, atteso per il 2026 su Steam, sarà completamente gratuito, e già oggi è possibile inserirlo nella propria wishlist.
Certo, il free-to-play è una lama a doppio taglio: potrebbe indicare una monetizzazione aggressiva, ma anche la volontà di costruire una community ampia e attiva.
Se gli sviluppatori riusciranno a mantenere un buon equilibrio, Sea of Remnants potrebbe non solo curare la “sindrome da fine gioco” lasciata da Expedition 33, che abbiamo recensito qui, ma anche aprire una rotta nuova nel mare sempre più affollato degli RPG.