Nintendo rise per un'ora quando Microsoft provò ad acquisirla

Un meeting surreale nel 2000, un anno prima del lancio di Xbox

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a cura di Paolo Sirio

In un lungo articolo che ripercorre la genesi del progetto Xbox, che celebra il ventennale nel 2021, Bloomberg ha recuperato un aneddoto molto ghiotto relativo ai primi passi di Microsoft nel mondo del gaming.

Ormai è storia nota che il gigante di Redmond avesse tentato di acquisire Nintendo prim'ancora di pensare a se e come strutturarsi nell'industria; quella pista fu poi abbandonata per la riluttanza del platform owner nipponico a cedere la propria attività.

I nuovi dettagli rivelano però la divertente reazione della casa di Mario quando incontrò Microsoft per discutere della sua offerta.

«La prima compagnia che contattammo per acquisirla fu EA. Ci dissero 'no, grazie', e poi Nintendo», ha ricordato il responsabile dello sviluppo del business Bob McBreen.

«Steve [Ballmer, al tempo CEO di Microsoft] ci fece incontrare con Nintendo per vedere se avrebbero considerato di essere acquisiti», ha aggiunto Kevin Bachus, responsabile delle relazioni third-party.

«Semplicemente risero a crepapelle. Tipo, immaginati un'ora di qualcuno che semplicemente ti ride in faccia. Quel meeting è andato più o meno così».

McBreen ha rivelato ancora che «abbiamo avuto davvero Nintendo nel nostro edificio nel gennaio del 2000 per lavorare sui dettagli di una joint venture in cui noi avremmo dato loro le specifiche tecniche di Xbox. L'idea era che il loro hardware non fosse buono, e a confronto con la PlayStation di Sony era così».

«Quindi la proposta era, "sentite, siete molto meglio quando pensate ai giochi con Mario e tutte quelle cose. Perché non lasciate che ci occupiamo noi dell'hardware? Ma non funzionò».

Dopo quella proposta, Microsoft si spostò su Square, i creatori di Final Fantasy, ma dopo un periodo in cui l'affare sembrava fatto ci fu una riunione conclusiva in Giappone in cui la casa dei JRPG si ritirò perché pensò che l'offerta non fosse sufficientemente alta.

Un'altra pista portò a Midway Games, defunto publisher di Mortal Kombat, che voleva farsi acquisire ma aveva un reparto di marketing e pubblicazione che non serviva a Microsoft, e questa fu la ragione per cui pure questo affare tramontò.

Il focus di Redmond si spostò a quel punto su Bungie, che sfornò con Halo (presentato pochi mesi prima ad una storica conferenza Apple con Steve Jobs appena rientrato in azienda) il primo FPS di successo su console.

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