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Mount & Blade II: Bannerlord | Recensione - Medioevo anche su console

TaleWorlds è pronto per rilanciare ufficialmente il suo ultimo progetto anche su console.

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

Informazioni sul prodotto

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Mount & Blade II: Bannerlord
  • Sviluppatore: TaleWorlds Entertainment
  • Produttore: TaleWorlds Entertainment
  • Distributore: Prime Matter
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Strategico
  • Data di uscita: 31 marzo 2020 (Accesso Anticipato) - 25 ottobre 2022

Sono passati oltre due anni dall’uscita in early access di Mount & Blade II: Bannerlord e finalmente abbiamo auto l’occasione di fiondarci sulla versione completa dell’ambizioso progetto realizzato dal team di TaleWorlds.

Un periodo nel quale il team con sede ad Ankara ha fatto tesoro di ogni feedback ricevuto e dove, di mese in mese, si è prodigato per rendere l’esperienza sempre più stratificata e memorabile.

Parliamo di un'opera che, in realtà, anche nelle sue prime ed embrionali fasi di vita era riuscito a toccare le giuste corde emotive, attirando a sé tutti i videogiocatori che dopo aver macinato un’infinità di ore sul capostipite chiedevano un deciso passo in avanti.

Forti di queste premesse, così come di una “completa” release su tutte le principali piattaforme – esclusa Switch –  Mount & Blade II: Bannerlord sarà riuscito nell’arduo compito di maturare definitivamente agli occhi dei propri sostenitori?

La risposta, nata dalla nostra analisi su Xbox Series X, è di quelle positive, anche se non in senso assoluto.

Creare il proprio destino

Mount & Blade II: Bannerlord (disponibile anche su Amazon per gli amanti delle edizioni fisiche) è in tutto e per tutto un prequel di Warband, ambientato 200 anni prima rispetto al capostipite e con il medesimo territorio di Calradia attraversato da crisi, intrighi e guerra tra le varie forze presenti.

Una crisi profonda scuote le fondamenta dell’Impero, ormai solo ombra della sua stessa gloria, dando il via alle lotte tra numerosi signori della guerra pronti ad approfittarne per i propri interessi.

Nel bel mezzo di un contesto geopoliticamente instabile, abbiamo la possibilità di far crescere il nostro personaggio con sorprendente libertà. Il gioco permette di scegliere se intraprendere una strada più incline a un atteggiamento bellico o commerciale, così come se adottare un buon mix delle due a seconda del caso, senza dimenticare inganni o azioni da compiere in cui vi spingere ai limiti della moralità.

In Mount & Blade II: Bannerlord è possibile seguire una trama di fondo legata alla relazione con alcuni personaggi chiave, oppure dedicarsi in totale autonomia alla crescita del proprio clan e svolgere un quantitativo spropositato di missioni o quest, a seconda dei personaggi incontrati durante l’avventura.

Da sottolineare l'ottima caratterizzazione delle varie fazioni presenti: realizzate con chiari riferimenti alle culture più importanti del Medioevo, ben differenziate per conferire elementi unici al nostro alter ego, tanto nel background narrativo quanto per le abilità più tangibili.

Da ciascuna delle sei civiltà presenti si dirama – fin dai primi minuti di navigazione nell’editor – un sistema a più scelte che permette di focalizzarci sulle abilità fisiche e caratteriali del nostro protagonista. L’unico limite per la creazione di un personaggio in Mount & Blade II: Bannerlord, così come la sua crescita nel vasto e dinamico mondo di gioco, sembra essere la fantasia dei videogiocatori, è questo non può che essere un bene.

Nasci, cresci e conquista

Mount & Blade II: Bannerlord è un’esperienza che amalgama genere ruolistico e simulativo con maestria, in un mix che ci aveva colpito in positivo fin dal provato effettuato su PC in versione early access.

Dobbiamo, ovviamente, decidere come mantenere le nostre finanze in attivo, magari accrescendo le fila tra sostenitori e truppe, cercando di dedicarci alla guerra contro banditi e ribelli e rispondere alle richieste di soccorso di fortezze e villaggi quando possibile.

Una serie di attività che giocano sulla fama come parametro per decretare la crescita del nostro nome e di quello del clan di riferimento – ma non manca nemmeno la possibilità di giocare più sporco, assaltando carovane poche difese o saccheggiando villaggi lontani dalle guarnigioni della fazione di appartenenza.

Non esiste un modo giusto o sbagliato di vivere in Mount & Blade II: Bannerlord, se non fare tutto ciò che è necessario per sopravvivere ed espandersi, ma bisogna tenere a mente che ogni decisione ha delle conseguenze. In primis per legami, amicizie, e soprattutto per eventuali tradimenti per i quali si rischia non solo di inimicarsi il signore feudale di turno, ma soprattutto di troncare sul nascere opportunità di alleanze importanti per il futuro futuro.

Raggiunto il primo status di clan di Mount & Blade II: Bannerlord, inoltre, si ampliano ulteriormente le opportunità di interazione con la casta nobile e quella militare, permettendo di unirsi sotto un unico stendardo e prendere parte a scontri e assedi su larga scala che possono accrescere la nostra fama. Questo, sempre se abbiamo optato per un approccio più bellico votato alla crescita del nostro personaggio come soldati da prima linea, con l’obiettivo di aspirare al grado di generale e condottiero.

Con un’impostazione maggiormente commerciale, d’altro canto abbiamo la possibilità di poter portare a termine con maggior successo scambi di risorse tra vari personaggi, come veri e propri intermediari. Nei casi più fortuiti, è possibile passare sotto l’ala protettiva di un qualche nobile come vero e proprio consulente strategico, senza versare eccessivo sangue tra i rivali.

Un nome nei libri di storia anche con il pad

Questi due anni in fase early access sono serviti a Mount & Blade II: Bannerlord per affinare diversi elementi sotto l'aspetto della microgestione, così da arrivare il più possibile pronti a questa release ufficiale. A ben pensarci, tra i numerosi bonus e malus ottenibili tramite il più variegato degli equipaggiamenti, così come per il commercio o l'esperienza accumulata dal proprio esercito sul campo di battaglia, ci riteniamo piuttosto soddisfatti.

Tantissimi elementi per lo sviluppo delle abilità del nostro personaggio – comodamente consultabili da uno specifico menù – sono stati ridisegnati e modificati, per dare seguito a una crescita più bilanciata e focalizzata sulle azioni compiute.

Ovviamente per portare Mount & Blade II: Bannerlord su console è stato necessario implementare un sistema ad hoc per la ri-mappatura dei comandi. Una scelta necessaria per avvicinare i giocatori console al progetto nel modo più naturale possibile, ma che ammettiamo non essere riuscita completamente.

Nello specifico, abbiamo particolarmente apprezzato vivere gli scontri con il pad, così come lo sfruttare dorsali per impartire ordini all'esercito o cambiare il nostro equipaggiamento in tempo reale durante gli assalti. Ma per quanto riguarda la gestione sulla mappa di gioco abbiamo ancora qualche piccola riserva, legata in primis alla necessità di sfruttare l’analogico per muovere il cursore su schermo senza ottenere la stessa reattività vissuta ottimamente su PC.

Un vero peccato, perché sono stati aggiunti menù a tendina e opzioni comodamente raggiungibili con i pulsanti per non rendere troppo caotica la mole di informazioni ricevute su schermo, ma considerando le varie voci con le quali è necessario interagire al di fuori del campo di battaglia le situazioni che fanno un po' storcere il naso per i giocatori console non mancano di certo.

Sul fronte meramente tecnico, invece, troviamo un risultato soddisfacente, ma non entusiasmante quanto avremmo sperato. Abbiamo apprezzato particolarmente la possibilità di scegliere se giocare Mount & Blade II: Bannerold in modalità fedeltà o prestazioni, rispettivamente per raggiungere i 30 fps e 4K o prediligere un frame rate a 60 con una minore risoluzione. Si tratta di due opzioni che mantengono il titolo ugualmente godibile, anche se dobbiamo ammettere di prediligere la modalità performance per una maggiore fluidità, a costo di avere un numero di truppe su schermo inferiore.

Questo, perché a livello di resa delle texture e quantità di dettagli presenti non abbiamo trovato alcun risultato particolarmente da next-gen, anche se vedere il momento dell'impatto tra gli eserciti corposi, su schermo, dà un certo coinvolgimento emotivo.

Ultima, ma non per importanza, segnaliamo la presenza completa dei sottotitoli in italiano; una piacevole opzione che – considerando la massiccia presenza di linee di dialogo – permette una completa accessibilità del titolo anche per i giocatori meno avvezzi con l’inglese.

Versione recensita: Xbox Series X

Voto Recensione di Mount & Blade II: Bannerlord - Recensione


7.6

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Un’esperienza medievale completa e rifinita che finalmente approda anche su console

  • Tantissime opzioni di gioco sia per i giocatori guerrafondai sia per gli amanti del commercio

  • Scontri e assedi più numerosi garantiscono una buona dose di spettacolarità

  • Mappatura dei comandi ridisegnata e adattata per il pad…

Contro

  • … ma nelle fasi gestionali è impossibile ritrovare la comodità del feeling via mouse

  • … graficamente rimane abbastanza grezzo

Commento

Mount & Blade II: Bannerlord è finalmente pronto a conquistare i cuori dei videogiocatori console – e lo fa in grande stile. La buona notizia è che chiunque fino a oggi abbia osservato gli sviluppi del titolo solo da lontano può finalmente trovarsi tra le mani un capitolo ruolistico e simulativo sostanzialmente infinito, ricco di possibilità e che continuerà ad essere supportato nel tempo. Il compromesso più importante, però, rimane un approccio tramite pad che in questo genere di produzioni mostra alcuni limiti, soprattutto per le fasi gestionali, un po' difficili da digerire. Trovato il modo di scendere a patti con questo limite, Bannerlord ha indubbiamente da dire la sua anche ai giocatori console.
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