Joel è vivo, non è un'allucinazione in The Last of Us Part II

La teoria dell'allucinazione è una delle tante che circolano in rete fin dal reveal di The Last of Us Part II

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a cura di Paolo Sirio

La teoria dell’allucinazione è una delle tante che circolano in rete fin dal reveal di The Last of Us Part II.

Secondo questa teoria, Joel, protagonista del primo capitolo, sarebbe morto e verrebbe visto da Ellie, la nuova protagonista, soltanto in alcune visioni.

Halley Gross, ex Westworld che sta curando la sceneggiatura insieme a Neil Druckmann, ha smentito questa ipotesi, confermando – come del resto abbiamo potuto vedere nell’ultimo trailer – che Joel è vivo e vegeto.

“Ci piace tenere la gente sulle spine!”, ha raccontato Gross a proposito del reveal a dir poco tardivo del personaggio, mostrato con il contagocce in questa campagna promozionale.

“Il gioco è incentrato molto sulla relazione tra Joel ed Ellie, e sull’evoluzione della loro relazione. Tanto della storia è incentrato su cosa voglia dire avere una relazione con una ragazzina che sta crescendo, che sta diventando indipendente, che vuole fare le sue scelte e che fa quelle scelte che ti piacciano o meno”.

Dal canto suo, Joel sta “anche lui crescendo, e anche lui maturando”, non soltanto dal lato estetico, dove è visibile qualche ruga e qualche capello bianco cinque anni dopo The Last of Us, ma pure da quello caratteriale.

The Last of Us Part II, è notizia di oggi, sarà esclusivamente single-player nonostante il capostipite offrisse una modalità multigiocatore. L’uscita è programmata per il 21 febbraio 2020.

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