Facebook, altro disastro sulla privacy: milioni di dati esposti

Scoperto che i dati di milioni di utenti di Facebook erano accessibili sui server di Amazon

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non è un momento molto felice per Facebook, sulla questione privacy. Qualche tempo fa, avevamo parlato del caso Cambridge Analytica che aveva portato il social network di Mark Zuckerberg nell’occhio del ciclone, al punto che il suo fondatore si era confrontato con l’Unione Europea per fare chiarezza su alcuni aspetti della piattaforma. Da allora, Facebook Inc. è corsa ai ripari cercando di migliorare le sue misure per tutelare la privacy degli utenti, ma a quanto pare, almeno per ora, non tutto è andato per il verso giusto.

Come rivelato da Bloomberg, infatti, è stato scoperto che milioni di dati privati degli utenti del social network sono stati in qualche modo resi disponibili sui server cloud di Amazon, accessibili a chi non aveva nessun diritto di vederli.

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La notizia arriva a poche settimane da un altro caso, in cui era stato svelato che erano le app di terze parti a fornire a Facebook informazioni sulla salute dei suoi utenti.

Non è tutto, comunque, perché a quanto pare sui server sarebbe presente anche un database pubblico battezzato “At the pool”, nel quale sono presenti i nomi, le password e gli indirizzi e-mail “di 22.000 persone“. Cosa Facebook abbia intenzione di fare per mettere una pezza su questo circolare non autorizzato di informazioni — che potrebbe gettare ulteriore ombre sul social, anche e soprattutto dalle autorità di competenza — è in questo caso tutto da scoprire.

Nel periodo recente, diversi personaggi avevano annunciato il loro addio a Facebook, proprio a causa dei problemi relativi ai dati sensibili: tra questi, anche il fondatore di WhatsApp e Steve Wozniak, uno dei papà di Apple.

Fonte: 9to5Mac