'EA deve fare molta strada per capire gli appetiti dei gamer sulle microtransazioni'

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a cura di Paolo Sirio

Su PC, le entrate derivanti dalle microtransazioni su PC sono raddoppiate dal 2012 ad oggi e cresceranno di altri tre miliardi di dollari entro il 2022, come vi abbiamo riportato poche ore fa.Secondo gli analisti di SuperData, uno dei player più ‘aggressivi’ nel campo delle microtransazioni “ha ancora molta strada da fare per capire gli appetiti dei gamer sulle microtransazioni”.Chiaramente, si parla di Electronic Arts, dopo il caso Star Wars Battlefront II che ha portato ad una clamorosa retromarcia, almeno provvisoria, sull’inclusione delle microtransazioni.Come rivelato nell’ultimo report di SuperData, “l’esperimento in corso sulle microtransazioni ha avuto successi e fallimenti. Sebbene i gamer facciano presto a lamentarsi dei publisher che monetizzano eccessivamente sui contenuti aggiuntivi, questi continuano a supportare la monetizzazione service-based con i loro portafogli”.“Ma EA ha ancora molta strada da fare per capire completamente gli appetiti dei giocatori per le microtransazioni nei diversi giochi. Il franchise Call of Duty di Activision ha costantemente battuto Battlefield di EA nelle microtransazioni affidandosi alla personalizzazione dei personaggi e delle armi”.Anche Ubisoft, però, ha da imparare: su Assassin’s Creed Unity ha guadagnato appena il 7% dai contenuti aggiuntivi rispetto alle entrate garantite dal gioco completo, e da allora ha adottato un approccio più cauto.Qual è il vostro pensiero in merito all’introduzione di loot box e simili per monetizzare anche dopo l’acquisto dei videogiochi? Fonte: WCCFTech