Crackdown 3, Microsoft ammette: cloud causa rinvio, ma ora è migliorato

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a cura di Paolo Sirio

In un’intervista concessa a Windows Central, Joseph Staten (creative director) e Jorg Neumann (head of production) di Microsoft Studios hanno parlato dei diversi rinvii subiti da Crackdown 3, riconoscendo che alla base c’è in primis l’utilizzo del cloud.

Neumann ha spiegato più nel tecnico che preparare l’intera infrastruttura ha più che causare un rallentamento, letteralmente dettato la programmazione dello sviluppo.

crackdown 3

“Sapevamo quando abbiamo iniziato Crackdown 3 che questo forte carico tecnologico – l’uso di Azure, le ambientazioni completamente distruttibili in multiplayer – avrebbe comportato un grosso investimento, tanto tempo per venire su bene”, ha anticipato.

“Per larga parte, la programmazione del progetto è stata ampiamente guidata da quell’investimento sulla tecnologia. Abbiamo davvero portato quest’esperienza Azure-powered distruttibile.

È davvero diverso da qualunque altro gioco abbiamo provato a progettare prima, dove puoi far esplodere tutta la geometria”.

Staten ha aggiunto che “c’è voluto tempo, più di quanto pensassimo in origine”.

Questo tempo aggiuntivo necessario per il lato multigiocatore ha però permesso di ampliare la campagna, “seguire una storia più profonda, aggiungere più strumenti nel sandbox, e creare un’esperienza nel complesso più rifinita”.

Il lancio è previsto per il 15 febbraio 2019. Se siete interessati a saperne di più sul reale impatto del cloud sul gioco, date un’occhiata alla nostra anteprima su Wrecking Zone.