CD Projekt sulle microtransazioni: perché giocarsi così la benevolenza dei giocatori?

CD Projekt RED dice la sua sulle microtransazioni e su quanto siano odiate dai videogiocatori

Immagine di CD Projekt sulle microtransazioni: perché giocarsi così la benevolenza dei giocatori?
Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Le microtransazioni sono divenute, con gli anni, una vera e propria costante dei videogiochi, anche dei cosiddetti AAA ad altissimo budget che, a volte in maniera bilanciata e a volte meno, propongono dei contenuti extra digitali acquistabili in-game con moneta reale. Quando è stato interpellato in merito alla possibile presenza di microtransazioni in Cyberpunk 2077, il leader di CD Projekt RED Cracovia, John Mamais, ha spiegato ai microfoni di GameSpot che c’è un motivo, se tutti i videogiocatori odiano questo di procedura.

Mamais ha spiegato:

Penso sia una brutta idea, inserire delle microtransazioni dopo l’uscita di un gioco. Sembra comunque che sia una cosa che porta molto profitti. Probabilmente è una decisione difficile per il tizio che fa girare il nostro business, decidere se dovremmo averne o no. Ma, se tutti quanti le odiano, perché mai dovremmo fare qualcosa del genere e perdere la benevolenza dei nostri consumatori?

Basandosi su questa idea, il prossimo gioco della compagnia polacca seguirà il modello di The Witcher 3:

Quello di The Witcher 3 [con DLC gratis e grosse espansioni a pagamento, ndr] è stato un buon modello, per noi. Ha funzionato abbastanza bene per quel Cyberpunk 2077. Non ne stiamo ancora discutendo, ma penso che sarebbe il modo più intelligente di procedere.

Vi ricordiamo che Cyberpunk 2077 arriverà su PC, PS4, Xbox One e Google Stadia il prossimo 16 aprile. Avete già letto che CD Projekt porterebbe volentieri il gioco anche su Switch, se fosse tecnicamente fattibile?