Blizzard taglia i contenuti di Heroes of the Storm, addio eventi esports

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a cura di Paolo Sirio

Blizzard ha annunciato di aver rivisto i propri piani per i contenuti futuri di Heroes of the Storm, dei quali sarà ridotta la cadenza.

Inoltre, sono stati cancellati i programmi per gli eventi esports e in particolare il già annunciato Heroes Global Championship e per l’Heroes of the Dorm.

Nella nota ufficiale condivisa dalla casa di Irvine troviamo un riferimento al fatto che questi cambiamenti siano necessari per “la sostenibilità a lungo termine del gioco”.

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La spiegazione di Blizzard

In una nota condivisa sul proprio portale, Blizzard ha spiegato che “negli ultimi anni, il lavoro di valutare i nostri processi di sviluppo e prendere decisioni difficili ci ha portato a nuovi giochi e altri prodotti di cui siamo fieri”.

Un riferimento ad esempio a Project Titan, l’MMO di nuova generazione che, in seguito alla chiusura del progetto, ha dato il là ad Overwatch.

“Ora abbiamo più giochi live e progetti non annunciati che in qualunque altro punto della storia della compagnia. Siamo anche ad un punto in cui abbiamo bisogno di prendere alcuni dei nostri talentuosi sviluppatori e portare le loro abilità su altri progetti.

Di conseguenza, abbiamo preso la difficile decisione di passare alcuni sviluppatori da Heroes of the Storm ad altri team, e siamo entusiasti di vedere la passione, la conoscenza e l’esperienza che porteranno a questi progetti.

Questa non è la prima volta in cui abbiamo preso scelte difficili come questa. Giochi come Diablo II, World of Warcraft, StarCraft II, Overwatch ed altri non esisterebbero senza decisioni simili in passato”.

Gli aggiornamenti e i contenuti continueranno ad arrivare anche se “la cadenza cambierà”, in un modo che non è stato ancora precisato.

heroes of the storm

Heroes of the Storm

Heroes of the Storm è uscito nel 2015 nel momento di esplosione massima dei MOBA e si è configurato nel tempo come un all-star a base di eroi e serie Blizzard.

Non ha mai avuto l’audience di MOBA più importanti arrivati anni prima come League of Legends e Dota, ma grazie alla costanza degli aggiornamenti si era riuscito a ritagliare una community sostanziosa e appassionata.

Tuttavia, questo non è bastato a garantire una sopravvivenza agli stessi ritmi del progetto, con la software house californiana che ora guarderà al futuro con altri titoli più redditizi.

Una decisione che per quanto riguarda un prodotto di nicchia non andrà a genio a quanti si sono lamentati della svolta mobile con Diablo Immortal.