Questa settimana ha segnato l’inizio dei Prerelease di "Edge of Eternities" (in italiano "Ai Confini dell’Eternità"), il primo set ufficiale di Magic: The Gathering ambientato nello spazio profondo. Wizards of the Coast ha scelto una cornice d’eccezione per questo debutto intergalattico: il Civico Osservatorio Astronomico di Rozzano. Un luogo che ha saputo unire suggestione visiva, contesto scientifico e un richiamo perfetto al tema del set, creando un’atmosfera inedita per vivere il gioco di carte più celebre del mondo.
Il prerelease è un momento cruciale per ogni nuova espansione di Magic. Non solo permette ai giocatori di aprire in anteprima i nuovi booster e costruire mazzi unici, ma diventa anche un'occasione di ritrovo, di scoperta e di immersione nel mondo narrativo che l'espansione propone. E in questo caso, il salto nel cosmo di Edge of Eternities è stato accompagnato non solo dal fascino delle meccaniche, ma anche da un viaggio reale sotto le stelle, con telescopi, osservazioni astronomiche e racconti affascinanti sulla volta celeste.
Un evento dallo scenario "cosmico"
L’esperienza di gioco si è svolta all’interno della biblioteca collegata alla struttura scientifica, piena di strumenti astronomici e una cupola a petali tra le più grandi d’Europa. La location ha rappresentato un omaggio diretto all’ambientazione del set: un sistema solare al limite del Multiverso, ai bordi delle Blind Eternities. All'ingresso, ad accogliere i visitatori, si ergeva la figura del Planeswalker Tezzeret, simbolo e guida narrativa dell'espansione, incarnazione perfetta della fusione tra scienza e magia che domina l'intera ambientazione.
Il Civico Osservatorio ha messo a disposizione non solo lo spazio, ma anche la competenza dei volontari del Gruppo Astrofili Rozzano. Questi ultimi hanno arricchito l'esperienza ludica con contenuti culturali e scientifici: dalle osservazioni al telescopio Merz-Dallmeyer del 1875 (uno dei cinque al mondo ancora esistenti) passando per le proiezioni nel planetario e la spiegazione delle tecnologie ottiche moderne. L'interazione tra il gioco e l'osservazione scientifica ha dato vita a un connubio perfetto, trasformando il prerelease in un piccolo festival dell'esplorazione, dove il confine tra fiction e realtà si è fatto sottile.
La lore e le fazioni del sistema Sothera
Con Ai Confini dell’Eternità (Edge of Eternities), Magic: The Gathering spinge i giocatori oltre i confini del Multiverso conosciuto, conducendoli in una regione in cui le leggi della realtà iniziano a cedere il passo all’ignoto. In questo territorio ai margini delle Eternità Bianche, misteri insondabili e minacce latenti attendono chiunque osi avventurarsi. Tutt’altro che vuota, quest’area ospita numerose fazioni attive, ciascuna animata da motivazioni profonde e spesso contrapposte, che si fronteggiano per sopravvivere o dominare questo angolo remoto dello spazio.
A mantenere un fragile ordine nel sistema solare di Sothera — composto da cinque pianeti, ognuno legato simbolicamente a uno dei cinque colori fondamentali di Magic — è Pinnacle, una potenza politica e tecnologica che esercita il proprio controllo senza ricorrere all’aggressione diretta, ma attraverso una rete di sorveglianza e burocrazia oppressiva, volta a mantenere l’ordine assoluto.
Tuttavia, il cielo di Sothera è turbato da un conflitto violento e radicale: la Guerra Entropica. Questo scontro oppone due visioni cosmiche inconciliabili: da una parte i Monoist, cultori del vuoto assoluto, che vedono nella dissoluzione la forma più pura di esistenza; dall’altra la Sunstar Free Company, che lotta per preservare ciò che resta della luce e dell’energia solare. L’antagonismo tra queste due forze ricorda quello tra luce e ombra, creazione e oblio, e al centro di tutto spicca la figura di Alpharael, carismatico condottiero dei Monoist, incarnazione vivente del dogma del nulla.
Sullo sfondo di queste tensioni agiscono infine i Drix, entità ancestrali e contemplative, il cui ruolo è quello di monitorare l’equilibrio cosmico. Raramente prendono parte agli eventi, ma il loro sguardo vigila costantemente sui confini del tempo e dello spazio, pronto a intervenire solo in presenza di gravi minacce come il ritorno degli Eldrazi, esseri interdimensionali capaci di divorare interi piani di esistenza. La loro presenza silenziosa è il monito che anche nei luoghi più remoti, qualcuno è sempre in ascolto.
Meccaniche e carte chiave
Dal punto di vista del gameplay, Edge of Eternities introduce alcune meccaniche innovative legate alle astronavi (Spacecraft) che rappresentano un nuovo tipo di carta, simile ai veicoli, ma con una logica completamente inedita. Ogni astronave ha una soglia di "energia" da raggiungere tramite il tappare delle creature. Una volta superata, si attiva un effetto speciale o si trasforma in una creatura spaziale, aggiungendo una dimensione strategica ulteriore alle dinamiche di gioco.
Un'altra novità è data dal concetto di Curvatura (Warp), una meccanica che consente di lanciare temporaneamente le creature a un costo ridotto. Queste vengono poi esiliate e possono essere rigiocate al costo normale, permettendo di sfruttare le loro abilità in anticipo e creare sinergie con le astronavi, che richiedono spesso creature tappate per funzionare. L'accoppiata Warp + Spacecraft si è rivelata micidiale durante i nostri test, con carte come Colosso del Passato (9/9 con Warp 3) che hanno fatto la differenza.
Edge of Eternities propone anche le meccaniche Void e Station. La prima si attiva quando una carta non-terra lascia il campo di battaglia, spesso infliggendo penalità come -10/-10 a una creatura avversaria. La seconda è tipica degli artefatti e consente di potenziare effetti tappando altre creature, rendendo sinergico l'intero arsenale di bordo. Infine, i nuovi Lander, pedine che accelerano la ricerca di terre, sono perfetti per strategie ramp rosso-verdi.
Esperienza galattica tra tavoli e telescopi
Una volta terminata la costruzione del mazzo e le prime fasi del torneo, i partecipanti hanno avuto modo di dedicarsi all'esplorazione celeste vera e propria. I volontari del Gruppo Astrofili hanno guidato sessioni di osservazione con telescopi storici e moderni, offrendo una panoramica unica del firmamento sopra Rozzano. L'incontro tra gioco e scienza è stato reso ancora più suggestivo da una visita alla collezione Maggini, che ospita disegni astronomici storici, strumenti d'epoca e racconti sulla storia dell'osservatorio.
La sinergia tra l'ambientazione fantascientifica di "ai confini dell'eternità" e l'ambiente scientifico reale è risultata perfetta. L'effetto immersivo ha toccato il suo apice quando, al calare del sole, il cielo stellato si è aperto sopra la cupola. In quel momento, con un mazzo di Magic nella mano e Venere ben visibile all'orizzonte, sembrava davvero di essere ai confini dell'universo.
Commander, booster e collezionismo spaziale
Edge of Eternities porta anche grandi novità per i collezionisti e i giocatori di Commander. Oltre ai due mazzi pre-costruiti ufficiali – Plasmatore del Mondo (Jund) e Segnalini dal Futuro (Jeskai) – l'espansione inaugura la modalità Commander Box League, che consente di costruire mazzi Commander da 60 carte utilizzando una singola box di Play Booster. Una novità che semplifica l'accesso al formato più amato dagli appassionati, rendendolo più immediato e personalizzabile.
Le bustine Play Booster contengono non solo le carte standard del set, ma anche ristampe come i Panorami Stellari, versioni alternate di terre iconiche come Tomba Antica e Miniera a Cielo Aperto, caratterizzate da artwork mozzafiato. Le Special Guest celebrano invece la fantascienza vintage con illustrazioni stile poster retrò, perfette per arricchire qualsiasi collezione.
Chi cerca il massimo può puntare alle Collector Booster, veri e propri scrigni intergalattici contenenti carte in stile vetrina giapponese, versioni foil esclusive e la rarissima finitura Galaxy Foil, che dona a ogni carta un effetto visivo iridescente. In ogni bustina si cela la possibilità di trovare vere gemme da competizione o da esposizione.
Conclusione: un set che espande i confini
"Edge of Eternities" rappresenta un momento di svolta per Magic: the Gathering. L’introduzione di un contesto spaziale non solo amplia le possibilità narrative del gioco, ma ridefinisce anche le sue meccaniche, portando freschezza, profondità e nuove sfide. Il prerelease di Rozzano è stato la dimostrazione di quanto il gioco possa evolversi, mantenendo saldo il legame con i suoi fan e contemporaneamente aprendosi a nuove suggestioni.
Sothera è un piano affascinante, ricco di pericoli ma anche di opportunità. Il vuoto che circonda la sua stella spezzata diventa metafora del potenziale inesplorato che questo set mette in mano ai giocatori. Se amate la fantascienza, la scoperta, e naturalmente Magic, questa è una espansione da tenere sotto controllo.