Dragon Ball SH Figuarts: tutto quello da sapere

Dal 2009 la serie SH Figuarts di Dragon Ball riscuote un enorme successo nel mondo del collezionismo. Ti spieghiamo perché

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a cura di Matteo Garattoni

Redattore Cultura Pop

Se sei cresciuto con Dragon Ball, lo sai già: è impossibile non affezionarsi ai suoi personaggi. Goku, Vegeta, Freezer, Gohan... ognuno di loro ha contribuito a creare un universo che ci ha fatto sognare, esaltare, commuovere. E per tantissimi fan, quel legame con la serie non si è mai spezzato. Anzi: è diventato parte di chi siamo.

Ed è proprio da questo legame che nasce la voglia di collezionare, di avere un piccolo pezzo di quel mondo sempre con noi. Tra le tantissime proposte sul mercato, una su tutte ha conquistato gli appassionati: le SH Figuarts di Bandai. Non sono semplici pupazzetti, ma mini-opere d’arte snodabili: figure ultra dettagliate, con una qualità che lascia a bocca aperta, perfette per essere esposte, fotografate o messe in posa per ricreare le scene più iconiche dell’anime.

Che tu sia un veterano del collezionismo o stia pensando di iniziare adesso, la linea SH Figuarts di Dragon Ball è un punto di partenza (o di ritorno) ideale. In questo articolo ti raccontiamo come è nata, come si è evoluta, quali sono le figure più importanti da conoscere e perché, anche oggi, è uno dei fenomeni più forti tra gli amanti di Toriyama.

Prepara la mensola... il tuo prossimo Kamehameha potrebbe essere fatto di plastica, ma l’effetto nostalgia sarà assolutamente reale.

Dragon Ball SH Figuarts Cosa sono?

Tutto ha inizio nel 2009, quando Bandai, una delle realtà più importanti al mondo nel campo delle action figure da collezione, lancia una nuova linea che cambierà per sempre il modo di collezionare personaggi tratti da manga, anime e film: le SH Figuarts.

Il nome stesso racconta già qualcosa: “SH” sta per Simple Style & Heroic Action, una filosofia che punta a unire design pulito, articolazioni avanzate e possibilità dinamiche per pose da urlo. Basta guardare le confezioni per capirlo: ogni figura è pensata non solo per essere esposta, ma anche per essere giocata, animata, personalizzata. È collezionismo, ma con stile.

Queste action figure sono ultra snodabili (grazie a un sistema di giunture nascoste e movimenti fluidi anche in zone complicate come polsi e caviglie), hanno accessori intercambiabili come mani, volti ed effetti speciali, e possono essere combinate con set aggiuntivi per ricreare scene leggendarie delle serie da cui sono tratte. Il tutto senza viti a vista, con incastri studiati al millimetro per rendere il risultato finale armonico e soddisfacente, anche per gli occhi più attenti.

Bandai ha applicato questo format a decine di franchise — da One Piece a Naruto, passando per Star Wars e Marvel — ma tra tutte, una linea è diventata iconica: quella dedicata a Dragon Ball.

Proprio Dragon Ball è stata una delle prime serie a ricevere una linea SH Figuarts, con il debutto della figure di Piccolo nel 2009. E da lì, tutto è cambiato. I collezionisti ricordano bene due grandi “ere” nella storia di questa linea.

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La prima fase, tra il 2009 e il 2017, è quella più sperimentale: le figure sono già bellissime, ricche di dettagli e accessori, ma ancora non c’è una vera strategia commerciale alle spalle. I personaggi escono in ordine sparso, la confezione ha uno stile diverso da oggi e le vendite — anche se buone — non sono ancora quelle esplosive che ci si aspetterebbe da un colosso come Dragon Ball.

Poi, tra il 2015 e il 2017, qualcosa cambia. Bandai rivede completamente l'approccio: nuovo packaging più moderno e uniforme, snodi più evoluti, sculpt migliorati, colorazioni più accurate. Inizia la seconda fase della linea, quella che oggi conosciamo e amiamo. L’arrivo di Dragon Ball Super e il boom di nuovi fan contribuiscono al successo, rendendo le SH Figuarts di Dragon Ball un vero e proprio fenomeno globale.

Da quel momento, oltre alle figure regolari, iniziano ad arrivare anche edizioni limitate, come le Tamashii Web Exclusive, o le versioni speciali da evento disponibili solo in occasioni come il San Diego Comic-Con, il New York Comic-Con o il Lucca Comics & Games. In Italia, la distribuzione ufficiale di quasi tutte queste chicche è curata da Cosmic Group.

Insomma, oggi le SH Figuarts di Dragon Ball non sono solo delle action figure: sono un modo per entrare, pezzo dopo pezzo, in un universo fatto di battaglie epiche, trasformazioni leggendarie e pura nostalgia. E la cosa bella è che non è mai troppo tardi per iniziare.

2009 – 2017 (Un inizio con il freno tirato…)

Torniamo un attimo indietro nel tempo, al 2009. In quegli anni le Myth Cloth dei Cavalieri dello Zodiaco stanno letteralmente spaccando nel mondo del collezionismo: armature in metallo, dettagli pazzeschi, un must per ogni fan. Bandai prova a replicare il successo anche con Dragon Ball, lanciando le prime SH Figuarts dedicate a Piccolo e Goku. Ma... sorpresa: le vendite non decollano. Il pubblico è spiazzato, forse non è ancora pronto o forse la linea non ha ancora trovato la sua vera anima.

Si capisce subito che Bandai sta ancora cercando la direzione giusta. Ma per fortuna non si ferma. Negli anni successivi inizia a inserire personaggi fondamentali come Gohan, Vegeta e Trunks, che piano piano iniziano a scaldare i motori e far salire l’hype tra i collezionisti più attenti.

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La vera svolta arriva attorno al 2012, quando la linea prende forma e inizia a concentrarsi seriamente su una delle saghe più iconiche: quella degli Androidi e di Cell. Da lì in poi, ogni nuova uscita è un tassello che costruisce una collezione sempre più coerente e affascinante, con figure che migliorano di volta in volta in quanto a sculpt, snodabilità e accessori.

Arriviamo al 2016: dopo anni di uscite costanti (e alcune chicche davvero notevoli), Bandai rilancia in grande stile annunciando le figure ispirate a Dragon Ball Z: La Resurrezione di F, il film che riporta Freezer sotto i riflettori in una nuova, potentissima forma. Ed è proprio da qui che nascerà Dragon Ball Super, la serie che darà nuova linfa al franchise e che porterà con sé un’ondata di nuovi personaggi e trasformazioni che finiranno, ovviamente, anche in versione SH Figuarts.

Insomma, è da questo momento in poi che si capisce una cosa: Bandai fa sul serio, e le SH Figuarts di Dragon Ball iniziano a diventare non solo oggetti da collezione, ma veri e propri pezzi di storia per tutti i fan — vecchi e nuovi.

Lista delle Uscite:

  • Piccolo (2009)
  • Super Saiyan Son Goku (2010)
  • Super Saiyan Son Gohan (2010)
  • Super Saiyan Son Goku (SDCC 2011)
  • Super Saiyan Vegeta (2011)
  • Super Saiyan 3 Son Goku (2012)
  • Trunks (TW 2012)
  • Super Saiyan Son Gohan (SDCC 2012)
  • Perfect Cell (TW 2012)
  • Vegeta (TW 2013)
  • Final Form Frieza (TW 2013)
  • Piccolo (SDCC 2013)
  • Krillin (TW 2013)
  • Son Goku (TW 2014)
  • Android 18 (TW 2014)
  • Vegeta ‘Original Animation Color Edition’ (SDCC 2014)
  • Android 17 (TW 2014)
  • Broly (TW 2014)
  • Android 16 (TW 2015)
  • Vegetto (TW 2015)
  • Son Goku (Frieza Saga Ver.) (SDCC 2015)
  • Ultimate Son Gohan (TW 2015)
  • Golden Frieza (TW 2015)
  • SSGSS Son Goku (TW 2015)
  • Super Saiyan Vegeta (Premium Color Edition) (TW 2015)
  • Future Trunks (TW 2016)
  • Broly ‘Premium Color Edition’ (SDCC 2016)
  • SSGSS Vegeta (TW 2016)
  • Perfect Cell ‘Premium Color Edition’ (2017)
  • Son Goku ‘Kaiohken Ver.’ (SDCC & World Tour 2017 ) 

2015 – Oggi…l’era del Successo

Il 2015 è un anno che i fan delle SH Figuarts di Dragon Ball difficilmente dimenticheranno. Segna infatti l’inizio di una nuova era per la linea: più curata, più dinamica, più vicina che mai alle aspettative dei collezionisti.

A guidare questo rilancio c’è una figure diventata subito iconica: Super Saiyan Son Goku – Super Warrior Awakening. Fin dalla sua presentazione, è chiaro che Bandai ha alzato l’asticella: articolazioni a farfalla sulle spalle per movimenti ancora più fluidi, uno sculpt più dettagliato, soprattutto nei volti, e una nuova confezione completamente ridisegnata, ispirata all’impaginazione dei manga, con uno sfondo bianco pulito ed elegante.

Ma non è solo una questione di estetica o ingegneria: da questo momento le uscite tornano a essere regolari, dopo un periodo di silenzio iniziato nel 2012 con l’ultima figure di Super Saiyan 3 Goku. E non si tratta solo di nuovi personaggi: il numero di release aumenta, e con esse anche la varietà e la profondità della linea.

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Un altro elemento chiave di questo nuovo corso è l’introduzione delle Event Exclusive Color Edition: riedizioni di figure già esistenti ma con colorazioni alternative o migliorate, pensate per chi si era perso i modelli originali — ormai introvabili o con prezzi alle stelle — ma anche per chi vuole aggiungere una variante da esposizione. Queste versioni, con packaging esclusivo e spesso super accattivante, sono diventate un appuntamento fisso in occasione dei grandi eventi internazionali.

Di fatto, hanno preso il posto delle vecchie SDCC Edition e oggi vengono distribuite non solo in Asia, ma anche durante le principali fiere occidentali, da Lucca Comics al New York Comic Con, portando il brand ancora più vicino ai fan di tutto il mondo.

Il 2015, insomma, non è solo un anno di svolta: è l'inizio del vero boom delle SH Figuarts di Dragon Ball. E se collezioni queste figure, sai bene che da lì in poi... il portafoglio non ha più avuto pace.

Lista delle Uscite:

  • Super Saiyan Son Goku (Super Warrior Awakening) (2015)
  • Beerus (2016)
  • Future Trunks SSJ (2016)
  • Whis (2016)
  • Super Saiyan Vegeta ‘Ver.2’ (2016)
  • Trunks Xenoverse Edition (2017)
  • Time Patroller Xenoverse Edition (2017)
  • Vegeta ‘Ver.2’ (2017)
  • Nappa (TW 2017)
  • Super Saiyan 3 Son Goku (2017)
  • Shenron (2017)
  • Super Saiyan God Son Goku (2017)
  • Yamcha (TW 2017)
  • Tenshihan (TW 2017)
  • Son Goku (Kid) (2018)
  • Goku Black (2018)
  • Frieza (2018)
  • Majin Vegeta (TW 2018)
  • Broly (EECE 2018)
  • Perfect Cell (EECE 2018)
  • SSGSS Vegito (EECE 2018)
  • Son Goku (a Saiyan Raised on Earth) (2018)
  • Kame Sennin (Master Roshi) (TW 2018)
  • Majin Boo (2018)
  • Bulma (TW 2018)
  • Super Saiyan Gotenks (2018)
  • Mirai Trunks (TW 2018)
  • Kid Krillin (2018)
  • Mr. Satan (TW 2019)
  • Great Saiyaman (Gohan) (TW 2019)
  • Majin Boo (Evil) (2019)
  • Broly Fullpower (2019)
  • SSGSS Gogeta (2019)
  • SSGSS Vegeta (TW 2019)
  • Son Goku ‘Kid’ (EECE 2019)
  • Goku Black Super Saiyan Rose (EECE 2019)
  • Golden Freeza (EECE 2019)
  • Ultimate Son Gohan (EECE 2019)
  • Android n.21 (TW 2019)
  • SSGSS Son Goku (2019)
  • Bulma (EECE 2019)
  • Zamasu Potara (TW 2019)
  • Broly (2019)
  • Piccolo Daimaoh (TW 2019)
  • Bulma Adventure Begins (2019)
  • Jiren (TW 2020)
  • Tao Pai Pai (TW 2020)
  • Son Goku Ultra Instinc (2020)
  • Jackie Chun (TW 2020)
  • Son Goku ‘Kid Era’ ‘ Adventure Begins’ (2020)
  • Son Goku Kaioken (2020)
  • Bulma’s Motorcycle Hoipoi No.9 & Kid Goku (2020)
  • Son Goku Ultra Instinct «Sign» (EECE 2020)
  • Android 17 (EECE 2020)
  • Android 18 (EECE 2020)
  • Ginyu (2020)
  • Great Ape Vegeta (TW 2020)
  • Chi Chi ‘Kid Era’ (TW 2020)
  • Jiren Final Battle (TW 2020)
  • SSGSS Vegito (TW 2020)
  • Piccolo ‘The Proud Namekian’ (2020)
  • Son Gohan ‘Kid Era’ (TW 2020)
  • Zamasu (TW 2020
  • Jiece (TW 2020)
  • Bardock (2021)
  • Recoome (TW 2021)
  • Raditz (TW 2021)
  • Frieza First Form & Frieza Pod (2021)
  • Burter y Guldo (TW 2021)
  • Beerus (EECE 2021)
  • Nappa (EECE 2021)
  • Super Saiyan God Son Goku (EECE 2021)
  • Whis (EECE 2021)
  • Super Saiyan Full Power Son Goku (2021)
  • Hit (TW 2021)
  • Lunch (TW 2021)
  • Goku Black Super Saiyan Rose (2021)
  • Cooler Final Form (TW 2021)
  • Tenshinhan & Chaoz (TW 2021)
  • SSGSS Son Goku Kaio-Ken (EECE 2021)
  • Super Saiyan Son Goku Clone (2021)
  • Bulma ‘Journey to Planet Namek’ (TW 2021)
  • Super Saiyan 4 Son Goku (2021)
  • Android 17 «Universe Survival Saga» (TW 2021)
  • Android 18 «Universe Survival Saga» (TW 2021)
  • Krillin «Earth’s Strongest Man» (2022)
  • Super Saiyan Kefla (TW 2022)
  • Frieza Fourth Form (2022)
  • Dodoria (TW 2022)
  • Piccolo Super Hero (2022)
  • Zarbon (TW 2022)
  • Son Goku Super Hero (2022)
  • Vegeta Super Hero (2022)
  • Ultimate Gohan Super Hero (2022)
  • Super Saiyan 2 Son Goku (EECE 2022)
  • Majin Buu -Good- (EECE 2022)
  • Android 16 (EECE 2022)
  • Shenron (EECE 2022)
  • Cell ‘First Form’ (2022)
  • Android No. 21 (White Coat) (2022)
  • Gohan ‘Battle Clothes’ (TW 2022)
  • Super Saiyan Broly (EECE 2022)
  • Krillin ‘Battle Clothes’ (TW 2022)
  • Super Saiyan 4 Vegeta (2022)
  • Porunga & Dende (Glowing Dragon Ball Set) (TW 2022)
  • Gamma 1 (TW 2023)
  • Gamma 2 (TW 2023)
  • Tulece (TW 2023)
  • Frieza Second Form (TW 2023)
  • Super Saiyan Vegeta ‘Awakening Super Saiyan Blood’ (2023)
  • Super Saiyan Trunks ‘Boy from the Future’ (2023)
  • Pan (TW 2023)
  • Broly (TW 2023)
  • Frieza Third Form (TW 2023)
  • Son Gohan Beast (TW 2023)
  • Super Saiyan Son Goku (WTEE 2023)
  • Son Goku Effect Parts Sett (2023)
  • Orange Piccolo (TW 2023)
  • Android 19 (TW 2023)
  • Super Saiyan Trunks Latent Super Power (2023)
  • Metal Cooler (TW 2023)
  • Super Saiyan Son Goku - Legendary Super Saiyan (2023)
  • Android 20 (TW 2024)
  • Yamcha -Earth's Foremost Fighter (TW 2024)
  • Super Saiyan Goku & Super Saiyan 2 Son Gohan (EE 2023)
  • Raditz & Son Gohan Kid (EE 2023)
  • Majin Vegeta (EE 2023)
  • Son Goku GT (2024)
  • Son Goku Innocent Challenger (TN Store 2023)
  • Mecha Frieza (TW 2024)
  • Son Goku UI Toyotarou Edition (TW 2024)
  • in aggiornamento...

Il futuro della linea Dragon Ball SH Figuarts

Guardando al futuro, il brand SH Figuarts sembra avere le idee piuttosto chiare su dove puntare. Dopo aver consolidato le basi con un catalogo ricchissimo di personaggi principali e secondari tratti dalle saghe classiche e da Dragon Ball Super, l’attenzione si sta ora spostando su una delle novità più attese dell’universo di Toriyama: Dragon Ball Daima.

Le prime figure annunciate legate a questa nuova serie mostrano un interessante restyling di Goku, tornato bambino in una veste inedita e accompagnato da una revisione tecnica degli snodi, ancora più raffinata per garantire mobilità naturale e stabilità, pur mantenendo proporzioni stilizzate. Parallelamente, Bandai sta proseguendo il completamento del cast secondario delle saghe Z e Super, con un’attenzione particolare ai personaggi meno rappresentati finora — un chiaro segnale che l’obiettivo è offrire ai collezionisti una linea sempre più completa, coerente e affascinante. Il futuro delle SH Figuarts si muove dunque tra innovazione tecnica e riscoperta delle origini, con un occhio ai nuovi fan e uno sguardo rispettoso verso chi segue la serie fin dai tempi di Junior TV.

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