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Prince of Persia: The Lost Crown | Provato – Ci abbiamo giocato per 3 ore

Abbiamo potuto provare Prince of Persia: The Lost Crown per le prime tre ore di gioco. Vediamo insieme se può essere il ritorno in cui i fan sperano.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Prince of Persia: The Lost Crown
Prince of Persia: The Lost Crown
  • Sviluppatore: Ubisoft
  • Produttore: Ubisoft
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PS5 , PS4 , XSX , XONE , SWITCH , PC
  • Generi: Action Adventure
  • Data di uscita: 18 gennaio 2024

Dopo una lunga assenza dalle scene videoludiche, la saga di Prince of Persia è quasi pronta a fare il suo ritorno: Ubisoft ha deciso di puntare tutto su una nuova direzione per il brand, avvalendosi anche delle conoscenze di sviluppatori con una vasta esperienza per i precedenti capitoli della serie, inclusa la trilogia delle Sabbie del Tempo.

Prince of Persia: The Lost Crown sarà a tutti gli effetti il primo metroidvania della celebre serie: una direzione che, ad onor del vero, aveva lasciato perplessi molti fan storici, ma che in realtà potrebbe riuscire a rivelarsi la strada giusta per dare una svecchiata alla saga.

Avevamo già avuto la possibilità di provare il titolo a Lucca nella sua versione Switch e ne eravamo rimasti piacevolmente soddisfatti: questa volta ci è stata data l'opportunità di provarlo per ben tre ore su PC, esplorando approfonditamente tutte le prime aree del gioco e vedendo più da vicino come inizierà la nostra storia.

Scopriamo insieme com'è andato questo (nuovo) primo approccio.

Una saga immortale

Questa volta la storia non ci farà impersonare il Principe di Persia, ma quelli di un combattente intento a salvargli la vita: nei panni di Sargon, un eroico e valente guerriero appartenente alla banda degli Immortali, ci troveremo a viaggiare sul Monte Qaf nella speranza di riuscire a salvarlo da un rapimento inaspettato.

Ben presto scopriremo che su questo monte non tutto è come sembra e il tempo scorre in modo diverso, per chiunque attraversi lo attraversi: quelli che per noi saranno solo minuti per altri membri del nostro gruppo si trasformeranno ben presto in giorni, mentre per chi si trova lì più a lungo possono diventare anni.

The Lost Crown sembra voler omaggiare la trilogia più amata di Prince of Persia.
La nostra prova ci ha anche permesso di vedere che il tempo potrà scorrere anche in senso opposto, con persone che abbiamo visto morire — o nemici in preda alla follia sconfitti — che si ritroveranno nuovamente vive pochi istanti dopo: un chiaro segnale che questa meccanica giocherà un ruolo fondamentale nella trama del gioco, anche se non abbiamo avuto modo ancora di approfondire ulteriormente il tutto.

Sembra quindi che Prince of Persia The Lost Crown (lo trovate su Amazon) voglia omaggiare in particolar modo la trilogia più amata della serie, pur offrendo qualcosa di totalmente unico: un'idea che potrebbe rivelarsi vincente, se sviluppata nei giusti modi, ma sospenderemo il giudizio in attesa di poterlo analizzare dall'inizio alla fine.

Quel che possiamo anticiparvi è che Sargon non sembra essere esattamente il protagonista più carismatico dei videogiochi, ma dovrebbe svolgere adeguatamente il compito di far immedesimare i giocatori nelle avventure che lo attendono.

Ovviamente, trattandosi solo dell'inizio, c'è tutto il tempo del mondo per farci cambiare idea e farlo diventare un protagonista carismatico, ma probabilmente sarà meglio tenere le aspettative basse e godersi semplicemente la narrazione e il gameplay.

Combo a suon di lame

La nostra prova ha ricoperto per buona parte la stessa demo provata in occasione del Lucca Comics & Games — inclusa la battaglia contro la Manticora — ma in questo caso non avevamo a disposizione il Rewind, abilità che presumibilmente si sbloccherà solo più in avanti nel gioco completo: questa volta abbiamo avuto come abilità speciali un attacco devastante e la generazione di un'area curativa che respinge i nemici.

In entrambi i casi potevamo utilizzarle all'interno di combo appositamente sviluppate, anche se naturalmente con effetti diversi: nel primo caso, l'attacco speciale può servire a liberarci in fretta di nemici ostici o infliggere danni notevoli ai boss, mentre nel secondo caso ci darà un attimo in più di respiro evitando potenziali Game Over.

Tuttavia, il secondo speciale richiede anche molto più tempo, consumando ben due barre dell'apposito indicatore: ciò significa che dovrete sempre riflettere accuratamente su quando effettuare le vostre mosse, senza mai sprecarle.

Il gameplay sembra aver trovato il giusto equilibrio tra sfida e divertimento.
Prince of Persia: The Lost Crown vuole che i giocatori apprendano pienamente tutte le abilità combattive di Sargon e che sappiano metterle in pratica in ogni occasione, sviluppando combo e capendo quando utilizzare le mosse speciali al momento giusto. Un aspetto racchiuso anche nei celebri enigmi della serie, in cui diventa necessario utilizzare le nostre abilità per superare le trappole più ostiche.

Per quanto siamo infatti "Immortali" non siamo affatto invincibili e ogni mossa sbagliata potrebbe costarci una buona parte della salute: fortunatamente, il gameplay sembra essere riuscito a trovare il giusto equilibrio tra sfida e divertimento, risultando avvincente e impegnativo allo stesso modo.

Abbiamo apprezzato in particolar modo la volontà di premiare la fantasia dei giocatori, che una volta apprese le meccaniche potranno capire da soli il modo migliore per mettere a segno colpi concatenati: nel nostro caso, ci siamo divertiti utilizzando spesso combo a mezz'aria seguite da piccole mosse a terra, provando a mantenere il più possibile il controllo del terreno.

I boss rientrano nella classica categoria "trial-and-error": quelli provati fino a questo momento non ci sono sembrati affatto impossibili, ma chiaramente potrebbero richiedere qualche tentativo per studiare il pattern di mosse e capire come muoversi al meglio.

Principe tuttofare

Ubisoft vuole creare un metroidvania che possa coinvolgere il giocatore a lungo: prima della nostra prova, gli sviluppatori ci hanno anticipato l'intenzione di realizzare una campagna in grado di durare dalle 20 alle 25 ore.

Considerando che la nostra prova ha coperto soltanto le prime tre e che quello doveva essere soltanto l'inizio del gioco, sicuramente c'è tutta la volontà di realizzare un metroidvania particolarmente longevo e coinvolgente, con un grande focus sulla narrativa.

Tuttavia, è quasi impossibile non sollevare un sopracciglio di fronte a questa durata: speriamo che il tutto non risulti allungato in un modo fine a se stesso e che questa longevità sia giustificata dai contenuti.

Abbiamo provato ad esplorare tutto il possibile durante la nostra prova e dobbiamo ammettere che le aree segrete sono davvero tante: a un certo punto ci siamo dovuti fermare perché rischiavamo di non arrivare neanche al finale della build di prova, talmente eravamo intenti a esplorare ogni singolo angolo del gioco.

Questo per dirvi che Prince of Persia: The Lost Crown sembra avere, almeno in questa prima fase, tutte le carte in regola per riuscire a coinvolgere i giocatori a lungo. L'unico piccolo neo è che, proprio per la sua natura dispersiva, potrebbe non essere sempre semplice riuscire a capire la strada giusta.

Il gioco prova a ovviare a questa soluzione permettendoci di impostare dei segnalini nel caso trovassimo oggetti speciali che non possiamo ancora aprire, così da non dimenticarcene, oltre a un indicatore dell'obiettivo per la storia e le side-quest, ma non sempre riescono nel loro intento.

Il combattimento e le mosse speciali sembrano gli aspetti con il maggior potenziale.
Tuttavia non ce la sentiamo di giudicare troppo questo aspetto, sia per la breve porzione di gioco analizzata sia per un nostro inevitabile senso di "fretta" a causa del tempo limite a disposizione che, per quanto generoso, dovevamo sfruttare nel miglior modo possibile. Vedremo, insomma, se nella versione completa le nostre piccole perplessità saranno fondate oppure no.

Le mosse speciali che vi abbiamo citato in precedenza saranno solo una piccola parte del gioco completo: sappiamo già che se ne potranno sbloccare molte altre, anche se andranno appositamente equipaggiate negli appositi slot.

I giocatori potranno sempre personalizzare il proprio Immortale come preferiscono, trovando gli strumenti e le mosse adatte per ottenere le migliori prestazioni possibili in combattimento.

A tal proposito ci sarà anche la possibilità di equipaggiare degli amuleti speciali con effetti unici: da una vita aumentata temporaneamente fino a bonus alle statistiche in determinate circostanze. Non vi è, insomma, alcuna intenzione di bloccare l'utente su un unico stile pre-impostato.

Non vi nascondiamo che la selezione delle mosse speciali, oltre al combattimento in sé, ci è sembrata l'aspetto con il maggior potenziale, considerando che ne abbiamo già visti tre — se includiamo il rewind della nostra prima prova.

Sarà interessante dunque capire quale sarà l'effettiva varietà di queste mosse speciali e quali combinazioni saranno in grado di offrire, visto che ci è parso di capire che ce ne saranno davvero tante: speriamo riescano a scongiurare anche un potenziale effetto "ripetitività", vista la già citata longevità finale del titolo.

In ogni caso, la sensazione è che Ubisoft potrebbe avere tra le mani una potenziale piccola sorpresa per il 2024, se il team di sviluppo saprà giocarsi bene le proprie carte: non possiamo che seguire da vicinissimo il lancio e augurarci che le nostre speranze non siano mal riposte.

Magari non sarà il Prince of Persia che i fan storici si auguravano, ma potrebbe rivelarsi un rilancio di cui la serie sembra avere così disperatamente bisogno.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Il combat system ha un potenziale eccellente

  • Una formula fresca e divertente per la serie

  • Tante aree da poter esplorare...

Contro

  • ... ma la mappa non è sempre troppo chiara

  • La longevità potrebbe rivelarsi eccessiva

Commento

La nostra prova di Prince of Persia: The Lost Crown ci ha lasciato positivamente sorpresi, grazie a un gameplay ben studiato e soprattutto divertente, che dimostra come la svolta metroidvania potrebbe essere quella che serviva per dare una svecchiata al brand. Le meccaniche di combattimento hanno un ottimo potenziale, soprattutto per i giocatori più creativi, e le sfide sembrano essere impegnative ma senza il rischio che diventino eccessivamente frustranti. Toccherà capire se ci saranno davvero abbastanza contenuti tali da giustificare una longevità particolarmente ambiziosa, di 20-25 ore dichiarate, e se con la versione completa l'esplorazione rischierà o meno di creare confusione, ma quello che abbiamo visto fino a questo momento è senza alcun dubbio un buon inizio. Non possiamo che incrociare le dita e augurarci che i fan di Prince of Persia possano avere il ritorno che meritano.
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