Anteprima

Uncharted 4

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a cura di LoreSka

Quando, qualche giorno fa, ci confermarono che alla Games Week avremmo provato Uncharted 4, già ci vedevamo impegnati con Drake in compagnia di Sully in qualche sezione tratta dalla campagna. Perché la demo fino ad ora mostrata – che partiva dalla sparatoria in un mercato per concludersi nella rocambolesca fuga dal veicolo corazzato – ci aveva dato un assaggio di quello che, da un punto di vista strettamente coreografico – sembra di gran lunga il capitolo più emozionante della saga. Oltre che, per ovvie ragioni, quello tecnologicamente più avanzato.
Confessiamo, dunque, di avere provato un pizzico di delusione quando abbiamo scoperto che alla Paris Games Week i ragazzi di Naughty Dog hanno solo portato il multiplayer, una componente certamente significativa, ma marginale se messa a confronto con la campagna per giocatore singolo. Il video mostrato sul palco della conferenza di Parigi, inoltre, ha lasciato in sospeso molti elementi che abbiamo avuto modo di chiarire solo qualche ora dopo, quando abbiamo incontrato gli sviluppatori per discutere i dettagli.
La differenza c’è (e si vede)
Il primo punto messo in evidenza dagli sviluppatori durante la presentazione a porte chiuse del gioco riguarda la risoluzione e il frame rate. Se, per quest’ultimo aspetto, i Naughty Dog hanno deciso di puntare ai 60 frame al secondo, per raggiungere questo obiettivo si è dovuta sacrificare la risoluzione, bloccata a 900p. Ma non è tutto: rispetto alle immagini mozzafiato della campagna, il multiplayer di Uncharted 4 è sensibilmente meno dettagliato della componente single player, con texture meno definite e meno effetti. Sia chiaro: parliamo pur sempre di una grafica gradevole, ma la differenza con la componente single player si nota istantaneamente.
Al contempo, fa davvero piacere rivedere alcuni modelli tratti dai titoli più vecchi opportunamente rivisti e ripuliti per questo multiplayer. Questa parte di Uncharted 4, infatti, prende in prestito elementi tratti da Drake’s Fortune in poi, recuperando alcuni asset in maniera intelligente, per agevolare alcune meccaniche di gioco.
Il combattimento, infatti, è reso particolarmente frenetico da alcune modifiche intelligenti alla formula. In primo luogo, è stato completamente rivisto e bilanciato lo store da cui è possibile acquistare le armi e l’equipaggiamento durante la battaglia. Ogni azione in gioco genera del denaro, da spendere attraverso il d-pad: chi gioca meglio ottiene più gear ma, al contempo, il sistema di assegnazione del denaro virtuale è stato pensato per agevolare il gioco di squadra.
Contemporaneamente, sono stati aggiunti nello store due elementi che vanno ad intaccare in maniera significativa il gioco: i mysticals e gli allies, ossia gli oggetti mistici e gli alleati.
Magia!
I mysticals sono oggetti acquistabili sul campo di battaglia che possono essere utilizzati in maniera tattica per compiere alcune azioni particolari (e molto potenti) durante il gioco. Il sarcofago di El Dorado, preso in prestito dal gioco originale, si comporta esattamente come nella vicenda narrata in Drake’s Fortune, con spiriti che fuoriescono dall’idolo per inseguire e uccidere i nemici nei dintorni. Funziona cioè come una granata ad ampio raggio, che costringe gli avversari a disperdersi per sfuggire agli spiriti e, spesso, può generare il panico dietro le fila nemiche.
Il secondo mystical è dato dal vaso di Djinn, che conferisce al giocatore la capacità di aumentare la propria velocità di corsa e di aumentare il danno nel corpo a corpo. In Uncharted 4, infatti, il combattimento ravvicinato è stato reso meno efficace: ora occorrono tre colpi per uccidere l’avversario, e il vaso di Djinn riduce questo numero a due.
Il terzo mystical disponibile in questa demo è la pietra Cintamani, uno degli artefatti centrali in Uncharted 2, che in Uncharted 4 viene utilizzato come panacea per curare i compagni caduti o, in alternativa, per curare se stessi dopo essere stati abbattuti. Anche le operazioni di cura generano valuta in game, e più si cura, più basso diventa il tempo necessario per curare un compagno: un altro aspetto che ci segnala il tentativo da parte degli sviluppatori di agevolare chi gioca in maniera cooperativa con i propri compagni. 
Evocazioni e loadout
Oltre agli oggetti mistici, il mutiplayer di Uncharted 4 si arricchisce con la presenza di alcuni NPC evocabili, con ruoli molto diversi fra loro. Si può chiamare in proprio soccorso un cecchino, capace di abbattere i nemici con pochi colpi se posizionato in maniera opportuna, oppure – a un costo molto elevato – si può evocare il Brute, un soldato corazzato dotato di chain gun che può creare una vera e propria barricata di piombo che copre la nostra avanzata e impegna gli avversari in uno scontro più impegnativo del solito.Vi è poi un personaggio dedito alla cura e ai rifornimenti e, infine, è presente anche l’Hunter, un personaggio che blocca i nemici (senza ucciderli) per tirarci fuori dai guai o farci guadagnare una facile uccisione. Anche le azioni compiute dagli aiutanti evocati contribuiscono al bilancio della valuta virtuale del giocatore, e il loro uso intelligente viene dunque incentivato.
Evocazioni, mysticals, armi ed equipaggiamento (quest’ultimo con oggetti che spaziano dalle granate alle bombe fumogene, passando per il C4 e con un tempo di cooldown fissato ad 8 secondi) si selezionano attraverso un loadout preimpostato. Nella demo ne erano presenti 4, e ciascun elemento della propria configurazione può essere migliorato tramite dei booster. Persino i mysticals possono essere personalizzati per diventare più efficaci, lasciando al giocatore una discreta capacità di ribilanciare l’alter ego a proprio piacimento.
Le partite scorrono veloci, e in generale le sensazioni dallo showfloor di Parigi sono buone, anche se ci sono ancora molte cose da fare e il gioco è tutt’altro che privo di bug. Tra poco più di un mese (dal 4 al 13 dicembre) la beta sarà disponibile per tutti, e i giocatori avranno l’opportunità di vedere una parte dei contenuti presenti in questa modalità di gioco in anticipo.
Al momento, sappiamo che la versione finale vanterà 8 mappe, ma non è chiaro quanti personaggi saranno inclusi né se vi saranno altri mystical o evocazioni oltre a quelli segnalati fino ad ora. Confermate le microtransazioni, ma solo per elementi che abbelliscono il personaggio: nessun oggetto funzionale al gameplay sarà inserito come contenuto a pagamento, promettono i Naughty Dog.

– Un multiplayer più spettacolare e vario

l nostro primo incontro con il multiplayer di Uncharted 4 ci ha lasciato delle buone sensazioni. Siamo certo lontani dall’emozione che abbiamo provato la prima volta di fronte a quello scorcio di campagna single player che ha incantato il mondo, ma i Naughty Dog sembrano non volere lasciare nulla di intentato in questo gioco, offrendoci una componente multiplayer curata e piacevole. E potrebbe non essere finita, perché gli sviluppatori non hanno voluto smentire una modalità cooperativa nel gioco. Un aspetto che potrebbe ulteriormente arricchire quello che, probabilmente, è il titolo Playstation 4 più atteso di sempre.

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