Anteprima

Secrets of Raetikon

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a cura di LoreSka

Ci sono giochi che ti colpiscono per il loro stile, per il gameplay o anche, semplicemente, per il loro fattore-divertimento. E poi ci sono quei giochi che, pur non avendo nulla di particolare, ti colpiscono per l’atmosfera in cui ti immergono. Ecco, Secrets of Raetikon appartiene a questa categoria.
A onor di cronaca, non è proprio così. Ovvero: Secrets of Raetikon ha anche qualcosa di unico da offrire che ci ha conquistato sin dai primi istanti. E tutto questo nonostante si tratti di una versione Alpha.
Un viaggio nelle Alpi Retiche
Secrets of Raetikon ci pone nei panni di un uccello alla ricerca dei segreti di una civiltà perduta tra le Alpi. Sebbene il gioco non si fondi su premesse storiche o su luoghi definiti, gli sviluppatori si sono ispirati alla vicenda degli antichi reti, un popolo che visse tra Austria, Svizzera e Trentino Alto-Adige ai tempi degli Etruschi e che vennero spazzati via nel primo secolo, con l’arrivo dell’Impero Romano. Si sa relativamente poco della cultura retica, un aspetto che ha ispirato gli sviluppatori per creare una storia basata sulla scoperta di un popolo perduto e tecnologicamente avanzato.
Il titolo, dunque, è un’avventura esplorativa che lascia al giocatore una libertà piuttosto ampia. Il gameplay si basa su di una meccanica molto semplice: è necessario trovare alcuni cristalli per sbloccare dei portali, i quali liberano una pietra magica. Tale pietra deve essere riportata in un’area dedicata, dove si cela un complesso meccanismo. Questa macchina è costituita da varie celle, le quali custodiscono un uccello prigioniero e, probabilmente, il segreto della civiltà scomparsa.
L’uccello protagonista non ha attacchi a disposizione: può solo volare e afferrare oggetti (e altri animali) con le zampe. Il mondo è pieno di creature amichevoli, ma anche di nemici. La fuga è spesso la soluzione più semplice, mentre in alcuni casi è necessario affrontare i nemici afferrandoli con le proprie zampe e scaraventandoli su di un roveto, o in alternativa scagliandogli addosso un macigno precedentemente raccolto. In entrambi i casi entra in campo la fisica del gioco, davvero credibile. Quando si viene colpiti e si perde energia, è possibile recuperare punti-ferita trovando dei triangoli rossi. Tali bonus, però, possono solo essere estratti dal cadavere di una creatura. Di conseguenza, il giocatore viene spinto a “cibarsi” dei cadaveri delle creature uccise (siano essi nemici o amici finiti fra le grinfie dei cattivi). O, ancora, il giocatore può scegliere di trasformarsi in predatore e mettere fine all’esistenza di qualche paffuto leprotto o simpatico passero.
L’aspetto più interessante del gioco, però, è dato dal suo level design, denso di passaggi segreti e di insenature che permettono di raggiungere punti apparentemente inaccessibili. Al contempo, i livelli sono pieni zeppi di pietre su cui sono scritti dei messaggi in uno strano alfabeto, che può essere decrittato ritrovando le lettere scomparse, anch’esse ben nascoste. Purtroppo gli sviluppatori hanno scelto di utilizzare un carattere alquanto decifrabile per scrivere i messaggi “misteriosi”, e con un po’ di attenzione si è in grado di comprendere il contenuto delle steli senza la necessità di raccogliere le lettere nascoste. Se avessero usato dei segni runici, anziché un font simile all’alfabeto latino, il risultato sarebbe sicuramente più efficace. Inoltre, la raccolta delle lettere non decritta le pietre, ma si limita a fornire uno scomodo cifrario con cui confrontare quanto scritto nei messaggi. Ma, come detto, siamo in versione alpha e c’è ancora tempo per correggere questi dettagli.
Magia bidimensionale
Lo stile grafico del gioco è splendido, e si rifà a un’altra produzione dei Broken Rules: Chasing Aurora. In effetti i due giochi condividono oltre ogni ragionevole dubbio lo stesso motore grafico, che realizza tutto – dai personaggi al panorama – con triangoli colorati bidimensionali. Le analogie con Chasing Aurora, però, non si fermano qui: i due titoli hanno controlli del tutto analoghi (e dunque perfetti), e persino il character e il level design fanno uso di elementi molto simili. In altre parole, Secrets of Raetikon sembra una sorta di spin-off di Chasing Aurora, titolo uscito esclusivamente su Wii U.
I vantaggi del godere di un gioco simile a Chasing Aurora su PC sono numerosi: anzitutto, il prezzo di Secrets of Raetikon è estremamente contenuto (parliamo di poco più di 7 euro sul sito ufficiale, attualmente in sconto a poco più di 5 euro). In secondo luogo, gli sviluppatori hanno pensato bene di includere un profondo editor di livelli, che per molti versi si avvicina più all’interfaccia di un motore grafico che a quella di un semplice editor. Possiamo mettere mano al lavoro dei Broken Rules e modificarlo a nostro piacimento.
Infine, non è da sottovalutare la colonna sonora che ci immerge in atmosfere che spaziano dal bucolico all’onirico, e che riescono a creare tensione nelle situazioni di pericolo. Da segnalare la possibilità di acquistare una versione del gioco che include anche i brani musicali, il tutto a una manciata di euro in più rispetto al gioco completo.

– Splendido stile grafico

– Controlli perfetti

– Atmosfera affascinante

– Editor di livelli profondissimo

Anche se Secrets of Raetikon è un gioco incompleto, non vi è dubbio che questa versione alpha riveli un buon potenziale. Non si tratta di un gioco particolarmente originale, tanto che molti degli elementi grafici presenti e lo schema di controllo sono palesemente presi in prestito da Chasing Aurora, altro titolo degli austriaci Broken Rules. Al contempo, Secrets of Raetikon si distanzia dalla precedente produzione dei Broken Rules offrendo un gameplay improntato sull’esplorazione, sulla scoperta, sulla sopravvivenza e – perché no – sui dilemmi morali. E forse è proprio questo a renderlo speciale.

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