Senza alcun timore d’incertezza, possiamo asserire con vigore che gli sparatutto in prima persona (Fps), per quanto inflazionati, fotocopiati e riprodotti in maniera abbastanza simile, riescono ad offrire sempre una varietà abbastanza ragguardevole di situazione e stereotipi ed anche nel caso in cui non rivoluzionano un genere, possono lo stesso innalzarlo verso vette di eccellenza. E’ stato il caso, ad esempio, di Killzone 2, ma potrebbero essere fatti altri esempi per avvalorare questa tesi. Eppure, nonostante tutto, è lodevole ammirare come alcuni sviluppatori tentino di distinguersi dalla massa, fatto questo che ci fa ben sperare in un futuro ancor più roseo. Prendete ad esempio il titolo che vi descriveremo oggi, Merchants of Brooklyn, basato sul CryEngine 2, il performante motore di gioco già utilizzato in Crysis. Eppure ad un primo sguardo non si direbbe che tanta potenza tecnica sia stata implementata anche in questa produzione, che per certi versi pare seguire uno stile molto più incline alla graphic novel. Ma sarà davvero così o, come spesso accade, le apparenze ingannano? Continuate a leggere per scoprirlo.
Armi non convenzionaliNell’anno domini 3100, dopo l’ennesimo disastro post-apocalittico, la società ha dovuto rimboccarsi le mani e ripartire da zero. Purtroppo, la maggior parte dei difetti e delle malvagità che caratterizzavano il mondo pre-distruzione non sono affatto scomparsi. Ecco dunque la mafia al potere, il triste fenomeno del razzismo degenerato nel peggiore dei modi ed addirittura un ritorno di fiamma degli antichi combattimenti dei gladiatori nelle arene, rivisitati in chiave futuristica, ma ancora segnati dal cattivo gusto della gente che esalta uno spettacolo di morte.In un questo clima di nefandezze, ritroviamo il nostro eroe, lo stereotipo del classico uomo tutto muscoli e coraggio, pronto a spazzar via nemici su nemici armato solo della sua forza di volontà e di numerosi “giocattoli” iperteconologici. Dalle prime indiscrezioni, lo potremmo definire come un prigioniero incolpevole, vittima di un sistema politico dittatoriale che lascia poco spazio a tipi come lui. Infatti il nerboruto protagonista dovrà farsi strada nel tentativo di liberare dalle celle alcuni suoi alleati improvvisati, scappando con essi da questa sorta di bunker sotterraneo e ribaltare il regime così autoritario. Semplice, non trovate? Eppure nonostante la trama non appaia certo come la più sofisticata delle strutture narrative, grazie ad alcuni ingegnosi elementi introdotti potrebbe rivelarsi comunque piuttosto coinvolgente.Vi basti sapere che per riuscire nell’impresa il nostro eroe potrà servirsi dei mezzi più improvvisati, non ultimo il suo stesso braccio bionico capace di rendersi utile in più di una occasione, rivelando caratteristiche degne del miglior film di fantascienza. In primis è un portento negli scontri ravvicinati, stendendo con pochi colpi anche i nemici più coriacei. Anzi, a dire il vero più che stendere potremmo usare il più consono verbo tranciare, visto che con irrisorie movenze sarà possibile letteralmente staccare una parte del corpo del povero avversario di turno, non solo a scopo offensivo, ma anche per trasformarla in una sorta di granata biologica dalla potente carica esplosiva. Per fare un esempio concreto, addirittura in una sequenza del trailer si utilizza un braccio appositamente “caricato” riuscendo ad abbattere un velivolo spaziale. Ma le particolarità di questo gioco non si fermano certo qui.
Un futuro incertoNei casi in cui la violenza fisica non dovesse bastare, ecco pronto un arsenale di tutto rispetto. Da quanto è stato mostrato dagli sviluppatori si sono distinte in particolare tre armi: il Money Shot, un fucile verdastro spara bolle che condurrà il vostro avversario ad una morte lenta e dolorosa, il Roman Candle ben più potente e capace di distruggere ogni corpo in mille pezzi, e il Radio Fryer in grado di sparare dardi elettrici dalla media distanza che potranno coinvolgere anche una certa area immediatamente circostante. Come di routine, vi saranno molti altri strumenti di distruzione ed ognuno di essi potrà contare su un numero paritario di pregi e difetti, concernenti in special modo tempi di ricarica, velocità di fuoco e raggio d’azione. Quel che è certo é che se le nostre previsioni non dovessero andare molto lontano dal risultato finale, il ritmo di gioco sarà volutamente settato verso l’alto, con poche fasi dedicate al ragionamento e tanta tanta furia omicida del tutto indiscriminata.Dai filmati presentati si evince che non ci sarà un attimo di respiro, tuttavia resta da chiedersi quanto questa peculiarità sarà corroborata da un impianto narrativo coeso e da una varietà di gioco almeno sufficiente. Di sicuro nessuno vorrebbe trovarsi di fronte al classico calderone con idee riciclate, ma fortunatamente le possibilità che il gioco prenda una strada originale sembrerebbero essere confermate anche dal lato puramente estetico. La scelta di prediligere una grafica non realistica, ma vagamente similare allo stile ammirato in XIII (seppur con enormi differenze a livello di design) attenua in parte il senso di violenza rendendo alcune situazioni quasi ironiche e dissacranti per via dello strapotere del protagonista che in più di un’occasione sembra non dover temere minimamente nessun nemico di piccolo calibro, potendo compiere tutta una serie di azioni molto particolari e ben lontane dal realismo di molte altre produzioni recenti. Questi eccessi rendono meno opinabile una violenza indiscriminata e questo non è per forza un male.Se il gameplay, già apprezzabile ma suscettibile a molti miglioramenti, sarà accompagnato da una struttura solida e modalità aggiuntive pensate per il multiplayer (così come è nelle intenzioni degli sviluppatori), sicuramente si potrà parlare di un prodotto interessante e forse in parte anche originale.
E’ ancora troppo presto per poter prevedere quanto questa produzione Paleo Entertainment si saprà distinguere da altri titoli apparteneti allo stesso abusato genere degli Fps. Sicuramente il CryEngine 2 è un buon biglietto da visita, tuttavia serviranno altri elementi per confezionare un gioco di qualità. Il comparto tecnico, originale e piacevole nel suo insieme, potrebbe comunque regalare qualcosa in più sul piano dell’autoironia, edulcorando la violenza e interpretandola in maniera dissacrante e non certo realistica..