Non se ne ha mai abbastanza dei supereroi marveliani, ormai presenti sul mercato videoludico in ogni forma, genere e contenuto un po’ grazie agli inevitabili tie-in dei cinecomics hollywoodiani, un po’ per merito dei picchiaduro targati Capcom e di altre decine di titoli per tutti i gusti (compresi addirittura i flipper game). Eppure Marvel Heroes, rivisto recentemente al Comic-Con 2012 di San Diego in versione finalmente giocabile, sembra avere una marcia in più rispetto a tutti i titoli del colosso fumettistico a stelle e strisce. Tanto per cominciare è realizzato da Gazillion Entertainment, con a capo quel David Brevik già fondatore di Blizzard North e tra i creatori di Diablo e Diablo II. Secondo motivo di interesse è la sua formula da MMOG Free to Play, ovvero un mondo persistente a nostra disposizione, aree instanziate e non, nessun abbonamento mensile e nessun costo di acquisto. Terzo e non meno importante fattore del sicuro successo del gioco è la definizione di “Marvel Diablo” data da molti fortunati giornalisti, che a San Diego hanno potuto toccare con mano la versione demo.
Il supereroe che vuoi quando vuoi
In effetti l’interfaccia di gioco con le quattro icone per le abilità speciali, i controlli semplici e immediati, la visuale isometrica, l’importanza del loot e la formula da tipico hack’n’slash non possono non ricordare il capolavoro di Blizzard, senza poi contare le già citate origini di Brevik. La versione Alpha mostrata al Comic-Con offriva quattro personaggi giocanti tra cui scegliere (Wolverine, Iron Man, Hulk e Scarlet Witch), ma come è facile immaginare si tratta solo di una minima parte del roster marveliano che avremo a disposizione nel gioco completo. Ogni personaggio è definito da caratteristiche e skill uniche che potremo sviluppare e potenziare con il passare dei livelli. Wolverine ad esempio avrà a disposizione un attacco rotante per colpire più nemici nelle vicinanze, Hulk potrà alzare e scagliare anche oggetti enormi e pesantissimi, mentre se si sceglie Iron Man si potranno sollevare da terra i nemici o usare un super pugno contro il suolo per provocare un piccolo terremoto. La prima particolarità di Marvel Heroes è il passaggio istantaneo da un personaggio all’altro; come mostrato nella demo in cui si è passati da Wolverine a Hulk per meglio contrastare gli attacchi di Magneto, si potrà infatti cambiare alter ego in tempo reale tra quelli disponibili per meglio adattarsi al tipo di nemico. Potremo naturalmente comporre dei party (il limite per ora è fermo a cinque personaggi), intraprendere quest di ogni tipo e partecipare come in Diablo III a eventi generati casualmente. Il loot offrirà oggetti di ogni genere e di diverso valore (Epico, Leggendario) e gli sviluppatori hanno promesso un’enorme personalizzazione sia a livello estetico, sia a livello di gadget e potenziamenti, visto che i nemici morti lasceranno cadere anche dei veri e propri upgrade per le nostre abilità.
Ci sarà il PvP?
Purtroppo non potremo iniziare il gioco costruendoci un personaggio da zero, ma sinceramente chi comprerà un titolo simile lo farà proprio per impersonare i supereroi marveliani e si tratta quindi di una mancanza del tutto sopportabile. Non va poi dimenticato che Marvel Heroes non sarà solo un’infinita serie di combattimenti senza alcun nesso o senza una forte trama alle spalle. La presenza di Brian Michael Bendis come sceneggiatore la dice lunga sulla volontà degli sviluppatori di fornire anche un solido background narrativo. Il gioco ci vedrà impegnati a sconfiggere un gruppo terroristico anti-mutanti con l’aiuto di Xavier, la cui scuola fungerà un po’ da hub principale del gioco non instanziato con negozi, fornitori di quest e punti di incontro per conoscere altri giocatori. Su questo versante Marvel Heroes dovrebbe dare molte più soddisfazioni di Diablo III, la cui trama e i cui dialoghi sono risultati decisamente sotto tono (per non dire di peggio). Sul versante tecnico il gioco non dovrebbe deludere, soprattutto se si pensa alla sua natura gratuita. L’utilizzo dell’Unreal Engine 3 sembra aver dato vita a personaggi e a un mondo di gioco credibili e dettagliati, mentre le cut-scene in stile cartoon rappresentano un simpatico tocco artistico in piena assonanza con le origini del gioco. Non mancherà poi uno zoom con un discreto range per allontanare e avvicinare l’azione e, dalle parole degli sviluppatori, si capisce che Marvel Heroes girerà più che bene anche su PC di fascia medio-bassa. Per ora i dettagli si fermano qui e le cose da scoprire sono ancora molte. Oltre alla data di uscita avvolta nel mistero (ma non dovrebbe mancare una beta pubblica prima della pubblicazione finale), non sappiamo ancora nulla sulla componente PvP, sul probabile sistema di fazioni e sulla presenza o meno di microtransizioni in denaro come capita ormai sempre più spesso nei titoli Free to Play. Si sa solo che non sarà presente una casa d’aste sul modello di Diablo III e che gli oggetti potranno essere scambiati solo da personaggio a personaggio, ma potrebbero esserci alcuni contenuti speciali o aggiuntivi da acquistare separatamente previo pagamento o una qualche specie di sottoscrizione Premium. In ogni caso aspettiamo con ansia la Gamescom di Colonia di metà agosto, dove Marvel Heroes potrebbe tornare a farsi vedere con nuove e inaspettate sorprese.
– Formula di gioco contagiosa
– Sarà gratuito
– David Brevik: un nome una garanzia
Come non amare fin da ora un gioco come Marvel Heroes? Già un MMOG Free to Play ispirato a Diablo con i supereroi marveliani sarebbe da prendere al volo, ma se ci aggiungiamo David Brevik dietro le quinte, l’Unreal Engine 3 come moto grafico, la possibilità di passare al volo da un personaggio all’altro e uno sceneggiatore come Brian Michael Bendis a dare forma e sostanza alla trama di gioco, le aspettative non possono che essere elevatissime.