Anteprima

Mad Max

Avatar

a cura di Nitro

Colonia – I ragazzi di Avalanche Studios hanno talento da vendere. Giusto per fare un esempio, nel corso degli ultimi anni ci hanno deliziato con la serie Just Cause, che con il suo secondo capitolo è riuscita a intrattenere milioni di videogiocatori e ancora oggi mette alla prova i più spietati modder, desiderosi di espandere e modificare in maniera proficua uno dei più divertenti open world in circolazione. Da qualche tempo diversi rumor volevano che la software house fosse al lavoro su un terzo capitolo del franchise, ma durante la conferenza Sony dell’E3 2013 e quasi a sorpresa, Warner Bros. ha dipanato ogni dubbio, chiarendo che gli screenshot trafugati nelle settimane precedenti appartenessero a Mad Max, tie-in dell’omonimo film australiano risalente al lontano 1979. Durante la recente Gamescom di Colonia siamo stati invitati dal publisher per assistere alla presentazione della prima demo del titolo, e dobbiamo dire che ne siamo rimasti estremamente entusiasti.
Breeem Breeem
La build mostrataci dal team di sviluppo vedeva Max e il suo compagno a bordo di un bolide e alle prese con il recupero di un altro veicolo tenuto sotto stretto controllo da una fittissima schiera di nemici, utile per ricavarne preziosi pezzi di ricambio. Arrivato nei pressi dell’accampamento, Max ha dovuto inizialmente procedere con un approccio ragionato e cauto, che lo ha visto impugnare un fucile da cecchino per mettere fuori gioco alcune guardie che avrebbero potuto allertare l’intero team ostile e rendere ardua l’operazione di recupero. Messa fuori gioco la prima sentinella, lo sviluppatore che ci mostrava la demo ha deciso di aggiungere un pizzico di azione alla sequenza di gioco, agganciando il rampino della quattroruote guidata da Max a una torre di guardia, facendola crollare sul nemico e uccidendolo sul colpo. Come facilmente deducibile queste erano solo due delle innumerevoli vie che sarà possibile adottare per fare incursione tra le fila nemiche, e sono bastati pochi attimi prima che Avalanche Studios ci mostrasse il sistema di combattimento corpo a corpo del titolo. I colpi di Max sono letali e riescono a mettere fuori gioco i nemici in men che non si dica, e si diversificano sia agendo con una carica brutale sia muovendosi furtivamente per assalire l’obiettivo alle spalle. Quello che emerge è dunque un combat system solido e ben collaudato, che nonostante non si distingua probabilmente per la sua originalità (molti i richiami a quello presente nei vari titoli Rocksteady), si rivela immediato e godibilissimo, oltre che in grado di regalare innumerevoli soddisfazioni se approcciato nella giusta maniera, utilizzando ad esempio i vari elementi disponibili nello scenario o anche solo sfruttando le meccaniche di contrattacco. 
Tutti dal meccanico
Se la prima parte della demo ci ha entusiasmato per la frenesia nell’azione, quella successiva non è stata di certo da meno. Max si è nuovamente trovato a bordo del proprio mezzo, ma questa volta si è dovuto cimentare in una vera e propria battaglia automobilistica. Imbracciato il suo fido fucile a canne mozze e premuto il piede sull’acceleratore, il protagonista si è ritrovato circondato da una serie di veicoli ostili, e da lì è subito iniziato un vero e proprio finimondo, dove esplosioni, spari, headshot e quant’altro hanno dominato l’intera scena. Terminata la sequenza, gli sviluppatori ci hanno brevemente mostrato le possibilità di personalizzazione del veicolo all’interno della Fortezza. Rubarne alcuni come a inizio demo o trovarne altri per le terre desolate cui è ambientato il titolo consentirà di creare un’auto sempre più performante, in grado di sbaragliare qualsiasi cosa le si pari davanti. A tal proposito i due rappresentanti di Avalanche hanno chiarito che il quantitativo di pezzi applicabili è davvero ingente e che gli utenti potranno letteralmente sbizzarrirsi nel cercare la configurazione che più li aggrada, optando ad esempio per una maggiore velocità o per una maggiore massa del veicolo. Qualsiasi elemento sarà modificabile, dagli pneumatici al motore fino ad arrivare al fattore estetico, e riuscire a trovare la perfetta combinazione tra le parti garantirà delle ottime prestazioni, e al contrario mischiare a caso i vari pezzi rischierà di compromettere seriamente la guidabilità. È inutile dire come abbiamo apprezzato e approvato questa componente, che si configura come parte integrante del titolo e che garantisce una ancora più profonda esperienza di gioco.
Ecco la next-gen, finalmente
Durante la presentazione non abbiamo ovviamente dimenticato di dare uno sguardo alla realizzazione tecnica. Alcuni dei titoli mostratici in fiera rivelavano notevoli difficoltà nella gestione di un frame rate stabile, ma Mad Max non fa assolutamente parte di questa cerchia. Per tutta la durata della demo il gioco è rimasto ancorato ai 60 frame per secondo, mostrando una fluidità davvero notevole, specialmente se consideriamo la sua natura open world e di conseguenza l’immensa estensione della mappa che non mancherà, tra le altre cose, di presentare tantissime missioni parallele alla campagna principale. L’unica sbavatura è da ricercarsi nel comportamento dell’intelligenza artificiale nemica durante un combattimento a terra, ma è chiaro che nel corso del periodo che ci separa dalla data rilascio finale gli sviluppatori riusciranno a perfezionare questa piccola imperfezione.

– Inizia a vedersi la next-gen

– Sistema di combattimento valido

– Tuning estremo

Il nostro primo incontro con Mad Max è stato più che positivo. Avalanche sembra avere tutte le carte in regola per iniziare la next-gen con il piede giusto, grazie a un comparto tecnico di tutto rispetto e a un gameplay che punta moltissimo sull’azione frenetica e sulla distruzione degli oggetti presenti a schermo. Al momento il titolo non ha una data di uscita precisa, ma già da ora siamo impazienti di poterlo finalmente provare con mano.

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