Anteprima

Gravity Rush 2

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a cura di LoreSka

Gravity Rush è un gioco salito sulla barca sbagliata. Questo titolo ha avuto la sfortuna di giungere su Playstation Vita: pur rappresentando uno dei migliori giochi per la console, l’insuccesso della portatile di casa Sony ha piegato il destino di Gravity Rush, che si è sottratto al grande pubblico che avrebbe altrimenti meritato.
Così, quando furono annunciati l’edizione rimasterizzata di Gravity Rush e il suo sequel, accogliemmo la notizia con gioia. E, ora che abbiamo potuto vedere da vicino Gravity Rush 2 in occasione della Paris Games Week, vi possiamo confermare che le nostre gioie erano fondate.
Bentornata Kat!
Lo stile inconfondibile del primo Gravity Rush è stato traslato in questo secondo capitolo e ingigantito sotto ogni aspetto. È sufficiente dare un semplice sguardo al gioco per rendersi conto come, per questo secondo episodio, gli sviluppatori abbiano cercato di imprimere una nuova vita al mondo che ci circonda. Gravity Rush 2 è più colorato, più denso di elementi distruttibili, più dettagliato e affascinante del suo predecessore, che abbiamo avuto l’opportunità di rivedere poco prima dell’evento a porte chiuse a Parigi presso lo showfloor Sony, nella sua riedizione per Playstation 4.
Oltre alle scontate migliorie tecniche indotte dal salto paradigmatico del concept da Playstation Vita a Playstation 4, il gioco è stato profondamente rivisto dal lato del gameplay. Il sistema di controllo della gravità, in particolare, affianca al vecchio (e divertente) Gravity Style due nuovi stili, detti Jupiter Style e Luna Style, che si aggiungono al precedente ribattezzato Normal Style. Come suggeriscono i nomi, questi stili variano la forza gravitazionale in maniera importante: Jupiter rende il tutto più pesante, mentre Luna riduce sensibilmente l’attrazione gravitazionale e consente movimenti più fluidi. Normal, infine, si rivela la scelta più bilanciata e più vicina alla gravità terrestre.
La scelta dell’uno o dell’altro stile ha conseguenze importanti sul gampeplay: Jupiter rende i nostri colpi molto più efficaci, ma i nostri movimenti dopo un attacco sono più pesanti e presentano meno margine di errore. Luna, al contrario, permette una maggiore precisione ma riduce l’efficacia del colpo. Ogni stile presenta poi attacchi speciali unici, che contribuiscono a differenziare l’approccio del giocatore e a sopperire – almeno in parte – alle limitazioni dello stile selezionato. La possibilità di passare in rassegna Normal, Jupiter e Luna Style con il semplice tocco del touch pad frontale del DualShock 4, poi, rende il combattimento molto più profondo e variegato che nel titolo per Playstation Vita..
Una lunga avventura
Anche se gli sviluppatori, per il momento, non hanno voluto svelarci alcuna caratteristica sulla trama, si sono voluti sbilanciare sulla durata complessiva dell’avventura: parliamo di un titolo capace di celare fino a 40 ore di gameplay, di cui la metà necessarie per completare la campagna. Parliamo dunque di un gioco corposo, che ci spingerà ad affrontare una serie di nuovi nemici oltre ai Nevi che, nel primo capitolo, invadevano a sciami la città di Hekseville.
A rendere le cose ancora più interessanti, poi, vi è la presenza di una meccanica tag team che consente di chiamare in aiuto Raven, divenuta in questo secondo episodio una preziosa alletata di Kat. Il sistema di combattimento in modalità tag team è, per la verità, estremamente semplificato e molto coreografico.
Il gameplay reggerà?
Gravity Rush 2 non era provabile alla Games Week parigina, e pertanto non possiamo descrivervi le nostre sensazioni pad alla mano. Eppure, abbiamo trascorso parecchio tempo in compagnia della versione PS4 del primo gioco, scoprendo con sommo piacere come i controlli risultino infinitamente più pratici sul DualShock 4 rispetto a quanto visto su PS Vita. In un gioco in cui la costante modifica della gravità richiede una certa precisione nel controllo del personaggio – messo a dura prova dai due minuscoli stick analogici di PS Vita – la sola presenza del pad sembra migliorare le cose in maniera significativa.
Non abbiamo motivo per credere che Gravity Rush 2 si comporti peggio della remastered del primo episodio – che presenta comunque alcuni problemi legati alla telecamera – e, conseguentemente, siamo molto fiduciosi. Speriamo solo che una versione più avanzata del gioco riesca a migliorare le animazioni, che abbiamo trovato davvero legnose in alcune sezioni di gameplay mostrate nell’evento a porte chiuse.

– Gioco potenzialmente molto vasto

– Meccaniche originali e divertenti

– Ambienti davvero affascinanti

Siamo davvero felici che Sony abbia deciso di riportare in vita questo marchio con Gravity Rush 2. Il primo gioco è una vera perla, e l’idea di rivedere un titolo con queste meccaniche ma su di un hardware completamente nuovo ci stuzzica. Quanto visto alla Paris Games Week ci lascia davvero delle ottime sensazioni, e non vediamo l’ora di mettere le mani sul gioco. Nel frattempo, però, possiamo attendere l’aperitivo: a febbraio la remastered del capitolo originale uscirà su Playstation 4, e l’occasione potrebbe essere davvero ghiotta per chi intende prepararsi al secondo capitolo scoprendo il primo, un titolo che merita davvero di essere giocato.

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