Anteprima

Goldeneye 007

Avatar

a cura di andymonza

Il recente evento Activision organizzato a Londra per il lancio di James Bond 007: Blood Stone ha ospitato anche il remake di Goldeneye per Wii già visionato durante l’E3 2010. Un intero livello giocato dagli sviluppatori ed una prova diretta sul comparto multigiocatore ci hanno permesso di farci nuovamente un’idea sulle caratteristiche di questa riproposizione dello storico sparatutto in prima persona apparso su Nintendo 64 nel 1997.

”Per l’Inghilterra, James?”Chiunque abbia mai stretto le mani attorno al “tricornuto” pad di un Nintendo 64 deve per forza aver giocato a Goldeneye. Vero fulmine a ciel sereno, il tie in dell’omonimo film che lanciò l’ottimo Pierce Brosnan nei panni dell’agente doppio 0 riuscì a conquistarsi i favori di critica e pubblico grazie ad una realizzazione tecnica notevole e ad un gameplay che ancora oggi viene usato come fonte d’ispirazione. Un tale successo giustifica appieno la riedizione per Wii da parte degli sviluppatori Eurocom, già noti al pubblico Nintendo per la collaborazione a Dead Space Extraction. Proprio con loro abbiamo parlato dell’approccio al progetto, scoprendo un qualcosa che va molto al di là di una semplice riedizione: invece di riproporre pedissequamente l’avventura già vissuta tredici anni fa, le menti dietro al progetto hanno lavorato sodo per dare al titolo una nuova forma, che pur mantenendo le caratteristiche ed il canovaccio narrativo dell’originale si prefigge di proporre ai giocatori elementi completamente inediti, ed in generale una revisione del gameplay atta a svecchiare alcune meccaniche di fondo. Un lavoro senza dubbio delicato, che necessita di un buon gioco d’equilibri tra innovazione, rispetto delle fonti e naturalmente nostalgia. E proprio di quest’ultima era intriso il livello giocato sul maxischermo durante la presentazione, che riproponeva uno dei primi livelli del titolo originale, noto come “The Facility”. A colpire subito, oltre all’ottima resa grafica ottenuta nonostante le capacità tecniche del Wii, è l’atmosfera che la natura scriptata del gameplay riesce in pochi minuti a tessere: grazie alla presenza del compagno d’arme ci si sente su un vero campo di battaglia, la buona riproduzione delle armi e l’evocativo design del livello creano un’immersività da subito palpabile. L’infiltrazione notturna nell’installazione militare sui monti Urali avviene prima silenziosamente, poi a viso aperto, proponendo l’utilizzo di un buon misto di armi corte e lunghe: dalla Whalter P99 silenziata si passa ad un Dragunov di precisione, per poi dare “una bella sventagliata” con il sempreverde AK47. Il grosso mirino a schermo permette un buon puntamento utilizzando i controlli tradizionali del Wii, anche se i giocatori avvezzi alle console HD preferiranno indubbiamente l’utilizzo di un Classic Controller, mentre i più arditi potranno addirittura darsi allo Zapper; per i nostalgici, non manca naturalmente il supporto al controller del Game Cube. I controlli contestuali all’ambiente sono visualizzati direttamente a schermo, permettendo ad esempio di scavalcare ostacoli o salire scale a pioli. L’azione ha mostrato un’Intelligenza Artificiale apparentemente reattiva ed in grado di sfruttare i ripari ed uno scenario impreziosito da elementi parzialmente distruttibili, che rendono precaria ogni copertura improvvisata. Al termine della lunga sparatoria a piedi è seguita una riproposizione della fuga in camion già vista nel classico per N64, naturalmente arricchita da script molto più spettacolari e dalla buona modellazione poligonale, in grado di mettere in scena uno show di tutto rispetto.

”No, per me.”Al termine della dimostrazione legata alla campagna singolo giocatore, gli sviluppatori ci hanno lasciato a disposizione i pad per una prova diretta del multigiocatore in locale per quattro partecipanti, che nella versione definitiva sarà accompagnato da una stipulazione online che potrà ospitare fino ad otto concorrenti. Le cinque mappe saranno in parte ispirate alla campagna singolo giocatore, in parte riproposizioni di quelle già giocate nell’originale del 1997. Una schermata di selezione dei personaggi permette di scegliere una tra le 50 skin disponibili, che oltre a diversi tipi di anonimi soldati propongono anche personaggi tipici dell’universo di 007, tra cui Scaramanga (ovvero l’Uomo dalla Pistola D’oro), Oddjob (la famigerata guardia del corpo di Goldfinger) ed ovviamente lo Squalo. Scegliere un personaggio piuttosto che un altro non fa grande differenza, a meno di non optare per Oddjob, il quale invece delle granate potrà contare sul suo fido cappello per uccidere elegantemente i nemici. E’ un peccato in questo senso che la guardia del corpo sia l’unico alter ego del roster a proporre una mossa distintiva: aggiungere il “morso” dello Squalo o la famosa “pistola d’oro” di Scaramanga non sarebbe costato molto, ed avrebbe reso tutto il comparto più appetibile per i fan di 007. Tralasciando le frivolezze, pad alla mano il gaemplay si rivela tutto sommato piuttosto standardizzato: un’arma corta, un fucile d’assalto e due granate rappresentano la dotazione standard, che durante le partite non può essere sostituita, almeno allo stadio attuale dello sviluppo. L’unica modalità disponibile per le prove era naturalmente il classico deathmatch tutti contro tutti, ambientato in una mappa di piccole dimensioni dove una sbirciata agli schermi dei concorrenti poteva offrire diversi vantaggi. Nel complesso, la prova effettuata non ha rivelato risvolti eccezionali per questo multiplayer, che per ora si preannuncia abbastanza comune: la presenza di diverse modalità nella versione finale, e soprattutto l’online per 8 giocatori, potrebbero tuttavia conferirgli sufficienti ragioni per essere giocato: solo il verdetto finale potrà dircelo.

– Ottimo design dei livelli

– Comparto tecnico notevole

Insieme alle prove sul comparto multigiocatore, il livello mostrato ha confermato i buoni auspici che accompagnano questo remake di Goldeneye. I ragazzi di Eurocom sembrano aver trovato il giusto equilibrio tra rispetto delle fonti originali ed introduzione di caratteristiche più moderne nella campagna singolo giocatore, mentre ci saremmo aspettati qualcosa di più dal multiplayer, senza dubbio divertente ma forse non abbastanza ricco per appassionare a lungo. Appuntamento al prossimo Novembre per il verdetto finale, fan di Bond non mancate.