Il primo giorno di E3 è cominciato con una lunga visita alla lounge di Electronic Arts, che ci ha permesso di provare i numerosi titoli della line up.Tra questi c’era naturalmente Brutal Legend, che dopo la demo presentata da Tim Shafer durante l’Europe Showcase si è finalmente reso disponibile in forma giocabile su PlayStation 3.Joyad alla mano, abbiamo ripercorso le medesime fasi di gioco già visionate qualche mese fa, potendone ricavare impressioni più precise.Prima di proseguire nella lettura vi consigliamo comunque di recuperare la precedente anteprima, nella quale si trovano tutti i dettagli sulla storia dietro all’ingresso del roadie Eddie Riggs nell’Antico Mondo del Rock.
Accordando gli strumentiA pochi istanti dal suo inaspettato ingresso nel Mondo del Rock Eddie si ritrova già minacciato da quelli che si presentano come i nemici standard del gioco, la classica carne da cannone. Monaci dall’aspetto decisamente inquietante, essi si rendono pericolosi quando attaccano in gruppo circondando il giocatore.Fortunatamente nel tempio dove Eddie si risveglia bruscamente sono già disponibili le due armi fondamentali, pronte per essere raccolte con la pressione del tasto triangolo.L’enorme ascia bipenne è azionata tramite il tasto X: in caso di rapide sequenze si ottiene una combo di tre fendenti, mentre la pressione mantenuta permette un unico devastante colpo. Quando il gioco si fa più duro entra in scena la leggendaria Flying V, che grazie all’ingresso nell’universo parallelo ha acquisito poteri magici: la pressione del tasto Quadrato permette di sferrare l’attacco standard, ovvero un fulmine in grado di colpire anche a distanza, e di lasciare i nemici disorientati per qualche secondo. Con una pressione mantenuta si ottiene invece un’esplosiva palla di fuoco, che oltre a danneggiare gli avversari li respinge con una potente onda d’urto. Ultimo attacco a nostra disposizione era la possibilità di provocare un piccolo terremoto con la pressione simultanea dei tasti Quadrato e Triangolo: oltre a danneggiare più nemici contemporaneamente, questa offensiva li lascia storditi a terra.Dopo aver seminato morte e distruzione all’interno del tempio, abbiamo trovato ad attenderci all’esterno un nemico decisamente più minaccioso: a bordo di una delirante portantina biomeccanica ci ha infatti raggiunto una longilinea sacerdotessa, dotata di una spaventosa bocca metallica.Oltre a possedere un attacco standard da distanza ravvicinata, grazie al suo pesantissimo alito essa si è rivelata in grado di danneggiare Eddie anche da distanza, allo stesso tempo tenendolo lontano. Tenendoci il più possibile alle sue spalle per evitare il disgustoso miasma siamo riusciti a liberarci anche dell’insopportabile sacerdotessa, per poi impadronirci della portantina. Seppur lenta a causa delle quattro zampe meccaniche, essa ci ha permesso di spaziare con lo sguardo sull’ampio ambiente circostante, che ha rivelato una buona distanza dell’orizzonte, ed un level design di ottima fattura: montagne di teschi ed ossa, imponenti templi, colline, corsi d’acqua e mare vanno a comporsi in un quadro molto evocativo. Dopo la breve discesa a valle abbiamo come da programma fatto conoscenza con la controparte femminile di Eddie, la bella Ophelia.Durante i combattimenti successivi si è reso inoltre disponibile un interessante attacco combinato: Eddie può infatti prendere in braccio la compagna, e lanciarla contro i nemici ottenendo una grande quantità di danni. Nonostante l’idea sia piacevole, i controlli in questa fase non sono ancora ben ottimizzati, e capita talvolta di dover impartire il comando più volte prima che venga eseguito.
L’assolo definitivoDopo aver affrontato con l’aiuto di Ophelia un altro gruppo di monaci, un piccolo altare sullo sfondo ha attirato la nostra attenzione. Giunti sul posto abbiamo scoperto di poterlo utilizzare come palco per un improvvisato assolo, la cui esecuzione ricorda molto il gameplay di Guitar Hero: in sovraimpressione appare un piccolo spartito, con le note sostituite da simboli rappresentanti i tasti del joypad. Non appena la sequenza parte, essi vanno premuti con il giusto tempismo, mentre a schermo Eddie si produce in un notevole virtuosismo con la fida chitarra. Come ricompensa, abbiamo ottenuto diversi pezzi d’auto, che in una spassosissima sequenza il nostro abile Roadie assembla dando vita a The Deuce, una fiammante Hot Rod anni ’50, con tanto di palla n. 8 come pomello del cambio. La prima sequenza di guida consiste in una discesa a rotta di collo giù per un pendio, dove oltre a godersi la sensazione di velocità ci si può divertire ad investire i numerosi nemici che affollano il percorso, facendo attenzione a non farsi calpestare dalle enormi ed aberranti bestie che vi camminano.All’inizio rilassato, il giro in macchina diventa più adrenalinico non appena la terra comincia a tremare ed a franare in alcuni punti, costringendo a brusche sterzate. Al termine della discesa si giunge ad un ampio spiazzo circolare, dove fa la sua comparsa il primo gigantesco boss. Una disgustosa creature vermiforme emerge direttamente dal suolo e siamo costretti a girare in cerchio con il mezzo per evitare i suo attacchi. L’unico modo per avere ragione del mostro è spezzare i filamenti che esso lascia di tanto in tanto quando si abbatte a terra per colpirci, semplicemente andandoci contro con il mezzo.La sequenza non presenta un livello di sfida elevato, ma il gameplay risultante è comunque divertente anche grazie ai controlli del veicolo. Dopo aver indebolito a sufficienza il vermone abbiamo assistito ad una cut scene in cui Eddie gli dà il colpo di grazia facendo precipitare un enorme cancello, tranciandogli definitivamente la testa.A seguire, abbiamo esplorato un po’ il mondo di gioco a bordo della Deuce: esso ha rivelato una buona varietà di ambientazioni, e qualche gradita sorpresa. Abbiamo infatti scoperto che effettuando altri assoli in stile Guitar Hero nei pressi di una particolare specie di fiori rossi si ottiene l’accesso a dei garage sotterranei dove è possibile effettuare diversi upgrade sul mezzo, in compagnia di un meccanico che più carismatico non si può: Ozzy Osbourne fa infatti una gustosissima comparsata in questa parte, fonte di risate assicurate.Tra gli accessori disponibili segnaliamo mitragliatrici da montare sul cofano, rinforzi per la carrozzeria e miglioramenti per il motore. Messa a punto l’auto a dovere ci siamo riuniti con i compagni di Ophelia, che convincono Eddie ad unirsi alla loro causa per liberare l’Antico Mondo del Rock dall’oppressione demoniaca ad opera del famigerato Lord Dovilicus.E’ seguita una nuova sequenza di guida, in cui ci si trova a scortare il loro toolbus minacciato lungo la strada da nemici a bordo di mezzi simili a moto custom.In questo frangente tornano utili le armi montate sulla Deuce, tra cui le mitragliatrici a mira automatica azionabili con il tasto X, ed i due lanciafiamme laterali controllati dal tasto Quadrato. Ancora una volta, la guida si è rivelata divertente, e l’aggiunta di un po’ di azione ha ulteriormente giovato all’intrattenimento.Con l’uscita ormai fissata per il prossimo ottobre, il potenziale a disposizione del gioco è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a qualche mese fa, a dimostrazione del valido lavoro di sviluppo, che si spera possa portare ad un risultato finale all’altezza delle aspettative.
– Gameplay immediato e divertente
– Sequenze di guida ben riuscite
– Personaggi ben caratterizzati e humor irresistibile
La conclusione della demo ci ha lasciato ancora una volta ottime sensazioni. Per quanto il livello fosse ormai noto, provarlo con mano ha confermato la grande immediatezza che caratterizza il gameplay di Brutal Legend: in pochi minuti i comandi, così come i personaggi ed il setting, risultano familiari, e ci si diverte senza troppi pensieri. Viste più da vicino, le cut scene si confermano di ottima qualità, con i personaggi caratterizzati davvero al meglio possibile. Il comparto tecnico è invariato rispetto alla precedente versione visionata: non fa gridare al miracolo, ma rimane comunque solido ed apparentemente ben ottimizzato. Questa ulteriore prova non ha fatto che rendere ancora più pesante l’attesa per Brutal Legend, a nostro parere uno dei nuovi brand più promettenti di Electronic Arts. All’arrivo di una versione giocabile nei nostri uffici non dovrebbe mancare molto, rimanete quindi con noi per una prossima prova completa.