Recensione

Wario: Master of Disguise

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a cura di Raiden

Strano personaggio, Wario. Strano sarebbe anzi il minimo per definirlo. Wario è proprio un personaggio singolare, scaturito dalla geniale volontà di Nintendo di creare un alter ego tutt’altro che buono di Mario, l’idraulico più famoso del mondo. Lo scopo principale di Wario, inizialmente, sin dalle sue prime apparizioni, doveva essere quello di rendere difficile la vita di Mario in Super Mario Land 2, e configurarsi dunque, come semplice antagonista fra gli antagonisti di un Mario ormai ultra sfruttato e a corto di nemici “originali e stravaganti” (il solito Bowser non avrebbe retto a lungo da solo).C’era voglia di introdurre un personaggio nuovo di zecca che, da nemico quale era, potesse conquistare le simpatie del pubblico fino a “promuoverlo” e farlo diventare uno dei personaggi principali dell’allegra comitiva Nintendo. E così fu. Ad esso furono dedicati ben tre episodi su Gameboy, seguiti di quel Super Mario Land che tanto successo aveva avuto e che i nostalgici continueranno a ricordare come una delle serie platform portatili più riuscite di sempre. Poi fu il turno del Gameboy Advance, con Wario Land 4 e quella genialata di Wario Ware Inc., serie di minigiochi all’insegna della stramberia assoluta, convertito poi, in chiave multigiocatore, su Gamecube. Senza contare le varie apparizioni su SNES e sulle altre macchine Nintendo, Wario è riuscito a piacere fino ad oggi, ha saputo rappresentare una valida alternativa al “solito” (ma intramontabile) Mario, fino a riproporsi, su Nintendo DS, oltre che con Wario Ware Touched, anche con questo nuovo Wario: Master of Disguise.

Wario il trasformista Il gioco in questione è sviluppato dai ragazzi di Suzak, già creatori di F-Zero GP Legend per Gameboy Advance.In questa occasione, Wario diventa protagonista di una serie TV grazie ad un marchingegno da lui creato, che gli permette di entrare all’interno di una famosa serie televisiva basata sul ladro Zefiro Argentato, sempre a caccia di nuovi tesori. Wario, grazie al suo macchinario, entrerà a far parte della serie come per magia, con l’intento di impossessarsi di quanti più tesori sia possibile, precedendo Zefiro. Di li a poco, Wario scoprirà l’esistenza di un magico bastone parlante, di nome Graziano, che lo aiuterà a trasformarsi ogni qualvolta fosse necessario, al fine di ottenere gli agognati tesori. Wario decide allora di impossessarsi del bastone, senza il quale Zefiro altri non è che un grassone impedito, conosciuto come Conte Cannoli. Ma non è finita qui, poiché al nostro Wario non basterà prendere possesso di Graziano per ottenere la ricchezza, ma dovrà fornire al magico oggetto sempre nuove gemme, custodite in particolari forzieri verdi, che conferiscono il potere al bastone, in maniera tale da rendere possibili le varie trasformazioni. Sarà dunque indispensabile andare a caccia dei forzieri, che saranno però ben chiusi e, per aprirli, sarà necessario affrontare di volta in volta alcuni mini giochi, molti dei quali davvero troppo semplici, che non di rado spezzerano il ritmo, già non troppo serrato, del gioco.Le trasformazioni del nostro “anti-eroe” sono sette in tutto, e per effettuarle bisognerà utilizzare il touch screen adeguatamente. Per trasformarsi in Warioladro, sarà necessario disegnare una “V” su Wario, in maniera tale da conferire ad esso maggiore forza e agilità; per trasformarsi in Warionauta, sarà sufficiente disegnare un casco (sostanzialmente un cerchio) sulla testona del nostro Wario, in maniera tale da poter planare e sparare con una pistola laser; per trasformare il buffo Wario in Wariartista, dovremo disegnare una sorta di quadrato attorno alui. In tal modo, Wario sarà capace di disegnare qualsiasi cosa che verrà poi opportunamente animata, a seconda del caso: se disegneremo un quadrato, questo potrà trasformarsi in blocco, utile per scavalcare un determinato punto e, se disegneremo un rettangolo con la diagonale, esso si trasformerà in una porta, necessaria al fine di ritornare all’ultimo save point o all’inizio del livello; Wariogenio sarà capace di sfruttare i raggi X per godere di una super vista dopo aver disegnato unalente d’ingrandimento e Wariolampo, dopo undisegno che ricordi un lampo, sarà bravo ad illuminare le zone più buie; Disegnando una “C” capovolta sulla pancia dell’adorabile ciccione, esso si trasformerà in Wariomarino, abile nel nuoto, grazie anche al siluro in dotazione col costume e, dopo aver disegnato un’ala sulla schiena di Wario, esso si trasformerà in Warioplano, un piccolo diavoletto che volerà grazie ai nostri soffi sul microfono del DS. Infine, disegnando una “V” di lato (che ricordi una coda), Wariodrago scioglierà le pareti e sfonderà i pavimenti, ove possibile.

Che ci combini Wario?Considerando i giochi davvero straordinari che stanno approdando sulla macchina da gioco portatile di Nintendo, ci si sarebbe aspettato qualcosa di più dal punto di vista tecnico. La realizzazione di Wario: Master of Disguise non stupisce neanche un poco e, anzi, appare chiaro sin dal primo screen che la grafica non è eccezionale, sicuramente non all’altezza del DS e facilmente utilizzabile anche per il Gameboy Advance (sarà un parere strettamente personale, ma ritengo graficamente superiore persino Wario Land 4). Il gioco è dunque ben lungi dall’essere considerato una delle migliori realizzazioni di Nintendo anche se, tuttavia, qualche preziosismo possiamo notarlo, per esempio, grazie ad alcuni sfondi decisamente sopra la media, alcuni dei quali cambiano colore con il passare del tempo. A proposito del tempo, questo sarà un fattore fondamentale per il prosieguo del gioco, ma, purtroppo, non mancherà di essere frustrante. Spesso saremo chiamati a visitare più volte alcune locazioni che avevamo già precedentemente visitato, solo con il fine ultimo di sbloccare alcuni punti che in precedenza non avremmo potuto sbloccare senza il costume adeguato. E così, in un andirivieni continuo da una stanza all’altra, il gioco sarà imperniato quasi esclusivamente sul fattore tempo, da tenere sempre sott’occhio al fine di accumulare più bonus possibili. I boss e i nemici presenti in ogni scenario inoltre, mancano di originalità, non sono all’altezza della stramberia di Wario e, diciamoci la verità, fanno sentire in più di una occasione che il gioco non è frutto di Nintendo ma di un team secondario.Il fatto di trasformarsi di continuo, se da un lato arricchisce un’esperienza di gioco comunque positiva, dall’altro spezza eccessivamente il ritmo dell’azione, mai veramente frenetica e sicuramente ben lontana dai fasti di Wario Land. Un altro punto a sfavore è rappresentato dall’eccessiva linearità dei livelli, oltre che dalla difficoltà derivante dal doversi impratichire con le varie trasformazioni, le cui formule sono spesso facili da dimenticare, o, in alcuni casi, troppo simili tra loro (non di rado capiterà di dimenticare a cosa serva tracciare la “V” piuttosto che il “O” e così via), per non parlare della difficoltà nell’esecuzione delle trasformazioni con il pennino, che spesso porterà il giocatore a provare e riprovare più volte prima di azzeccare il disegno giusto che riesca a trasformare il nostro fetido amico.Un sonoro discreto, dovuto alla genialità dei versacci di Wario e alle parole in italiano del Conte Cannoli, ed una buona traduzione dei testi nella nostra lingua, salvano un titolo che poteva essere realizzato in maniera migliore, soprattutto considerando le premesse davvero intriganti.

– E’ Wario

– Sette trasformazioni

– Buona traduzione e sonoro discreto

– Livelli troppo lineari

– Ritmi di gioco troppo spezzati

– Grafica obsoleta

– I disegni non di rado non riusciranno a primo colpo

6.5

Wario: Master of Disguise, non riesce a mantenere alto l’onore dei titoli precedenti ispirati all’anti-eroe per eccellenza. Il gioco, sviluppato da Suzak per Nintendo, non riesce ad offrire quel ritmo frenetico e quelle azioni veloci e coinvolgenti che tanto ci avevano fatto innamorare di Wario Land per Gameboy prima e per Gameboy Advance dopo. Considerando le premesse, e soprattutto tenendo conto del fatto che fin’ora, Wario, in tutte le sue apparizioni non aveva mai deluso, ci si sarebbe aspettati di più da questo nuovo titolo. Invece siamo costretti a riconoscere la netta inferiorità di questo episodio rispetto ai precedenti, sia dal punto di vista del gioco in sè, che sotto l’aspetto tecnico.

I fan di Wario ptrebbero rimanere delusi, mentre tutti gli altri potrebbero comunque trovare questo titolo divertente ed appassionante…per qualche tempo.

Voto Recensione di Wario: Master of Disguise - Recensione


6.5