Recensione

Warhammer 40,000: Eternal Crusade

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Lo sviluppo di Warhammer 40,000: Eternal Crusade è stato travagliato e problematico fin dai primi sviluppi. Dopo diverso tempo passato in fase Alpha e attraversato un lungo periodo in Early Access, a sorpresa è stato finalmente deciso di rendere ufficiale il lancio di questo ambizioso gioco. Analizziamo il percorso che ha accompagnato questo capitolo, e vediamo se gli sviluppatori sono riusciti a creare un prodotto che possa soddisfare le attese dei giocatori.
Eresia!
Warhammer 40,000: Eternal Crusade è stato sviluppato dall’ambizioso team di Behaviour Interactive, che è riuscito ad ottenere la licenza per un titolo della saga diverso dalla maggior parte dei titoli Warhammer che abbiamo visto in passato. Questo gioco è stato finanziato anche grazie al supporto dei fan, non attraverso una campagna Kickstarter o qualcosa di simile, perché, a detta degli sviluppatori, “avrebbe danneggiato la reputazione del brand Warhammer”, ma attraverso la possibilità di acquistare un “Founder Pack” direttamente dal sito ufficiale, che, a seconda del pacchetto scelto, garantiva un accesso più o meno anticipato rispetto ad altri pacchetti e diversi bonus al lancio; dunque, seppur con metodi tradizionali, sottolineiamo che il gioco è stato, per buonissima parte, “crowdfounded”, ossia finanziato dagli utenti stessi. Il progetto iniziale era, sulla carta, spettacolare: un MMOTPS dedicato a questo grande universo, dove si sarebbero potuti incontrare anche 1000 giocatori contemporaneamente, un gioco che, secondo quelle che erano le informazioni iniziali, avrebbe dovuto essere non dissimile da quanto visto in Planetside 2. Purtroppo questo progetto si è dimostrato troppo ambizioso per il team canadese, che ha dovuto ridurre le aspettative intorno al titolo, trasformandolo da MMOTPS in un più comune Third Person Shooter Online. Questa decisione ha ovviamente deluso buona parte di coloro che avevano inizialmente finanziato il gioco, aspettandosi ben altro, ma è stata comunque apprezzata la comunicazione tempestiva delle problematiche incorse (a differenza di quanto accaduto con altri titoli), decidendo comunque di dare una possibilità al titolo.
Alla conquista del mondo
Il risultato di questo ridimensionamento ha portato alla creazione di un Lobby Shooter, con 4 fazioni provenienti dal mondo Warhammer 40,000: Space Marine, Space Marine del Caos, Orki e gli Eldar. Ognuna delle fazioni ha gameplay ed armi diverse, e si divide in altre 5 classi, che utilizzano armi ed equipaggiamenti differenti. La personalizzazione è stata ben implementata dunque, e rappresenta il punto di forza del gioco: vi sono molteplici armi ed accessori sbloccabili per poter personalizzare al meglio il nostro personaggio; inoltre, avanzando di livello, potremo sbloccare dei potenziamenti, per migliorare le caratteristiche che più ci interessano. Notiamo come il progetto doveva inizialmente essere un MMO da alcune scelte sulle meccaniche di gioco: ad esempio, ogni personaggio che utilizziamo deve avere un proprio nome, non condiviso da altri personaggi (il nickname scelto per fare il login serve unicamente all’indicazione dell’utente che gioca, non a quella del personaggio creato); anche la mappa di gioco mostra quella che era l’intenzione iniziale del team di sviluppo. Vengono mostrate le diverse aree di gioco, conquistate dalle diverse fazioni di gioco, il nostro compito, attraverso le partite giocate online, sarà di difendere o conquistare altre aree di gioco. L’idea del progetto era probabilmente mastodontica, con battaglie che si sarebbero svolte in tempo reale; mentre nel prodotto finale è tutto controllato dal sistema a tempo delle lobby e della coda, per unirsi alla partita.
Campi di battaglia futuristici
Le mappe sono molto vaste, potendo ospitare fino a 64 giocatori contemporaneamente. In questo gioco è importantissimo non andare per i fatti propri, ma seguire le operazioni della squadra. All’inizio della partita, infatti, saremo smistati in un team con altri giocatori e un caposquadra (solitamente il giocatore con più esperienza). Come noi ci sono diverse altre squadre della nostra razza, e sarà importante organizzarsi e cambiare strategia a seconda dell’andamento della battaglia: si può decidere di provare a distrarre i nemici per consentire ad altre squadre di andare a conquistare il punto di controllo, o muoversi per coprire altri team e così via, tutte operazioni che necessitano l’ausilio di chat e comunicazione. Non è, insomma, un gioco da giocare spensieratamente: occorre avere mente lucida e voglia di collaborare per portare a termine l’obiettivo; se provate ad agire da soli, verrete uccisi più e più volte, provocando unicamente problemi alla vostra squadra. L’obiettivo della partita è molto semplice: bisogna conquistare i diversi obiettivi della mappa e/o difenderli dall’altra razza entro il tempo limite. Potremo combattere utilizzando le nostre armi da fuoco, diversificate a seconda della classe ed equipaggiamento scelti, oppure usando le armi da combattimento ravvicinato. Le armi “melee” possono essere usate usando colpi veloci, colpi potenti o colpi stordenti, in un sistema triangolare alla “carta, forbice, sasso” che, purtroppo, non riteniamo garantisca la fluidità e l’azione indispensabili per questo genere di tattica. Si possono inoltre utilizzare i veicoli presenti sulle mappe, ma il più delle volte verranno sfruttati solo per consentire lo spostamento rapido delle unità sulla mappa. Il gameplay è abbastanza facile da comprendere, non diverso da altri TPS presenti sul mercato, ma purtroppo non riesce a osare qualcosina in più. In fin dei conti sembra un third person shooter generico, che, se non avesse addosso skin e personaggi di Warhammer 40,000 non avrebbe poi tanto da offrire.
Fidatevi dell’istinto
Un’ultima modalità di gioco ci consente di allearci insieme a 4 giocatori della stessa razza per portare a termine una campagna contro uno sciame di Tiranidi, nemici controllati dalla CPU. Non dovremo necessariamente ucciderli tutti, ma difenderci insieme, conquistando diversi punti chiave e portando a termine obiettivi. Si tratta di una buona diversificazione del gameplay, ma che, data la particolare natura della modalità e visti i tempi lunghi per la coda, consigliamo di provare quando avrete a disposizione abbastanza amici nel vostro gruppo. Non abbiamo riscontrato problemi col netcode, le partite riescono ad ospitare tanti giocatori senza incorrere in problemi alle performance, a patto di avere una connessione all’altezza. Tuttavia, non possiamo che sottolineare alcuni problemi nell’ottimizzazione grafica a risoluzioni più alte, che possono danneggiare la nostra esperienza in partita: consigliamo quindi, agli utenti interessati, di abbassarla fino ad aver messo una pezza agli artefatti video, che online possono essere ancora più fastidosi. La sensazione che ci ha dato il gioco, per concludere, è che sia uscito decisamente troppo presto, forse anche a causa delle pressioni di Bandai Namco, distributrice del prodotto. Allo stato attuale, infatti, non ci sembra che il prodotto valga 49,99€ per ciò che offre, considerando anche che all’interno del gioco sono presenti delle microtransazioni, che non sono mai le benvenute.

– Razze e classi diversificate

– Buona personalizzazione dei personaggi

– Netcode stabile

– Non è il gioco promesso inizialmente

– Scarsa ottimizzazione

– Prezzo di lancio esagerato

– Poca varietà di gameplay

5.5

Warhammer 40,000: Eternal Crusade è un lobby shooter senza infamia e senza lode. Se fosse stato un prodotto free 2 play, sarebbe stato decisamente più apprezzato, ma la scarsa ottimizzazione ed il gameplay poco vario, unite al prezzo decisamente esagerato del prodotto, ci portano a consigliare l’acquisto solo ad i fan più accaniti della saga.

Voto Recensione di Warhammer 40,000: Eternal Crusade - Recensione


5.5