Recensione

The Wardrobe - Primo episodio

Avatar

a cura di Francesco Ursino

Sviluppare un gioco in maniera indipendente, magari solo con un gruppo di amici, e cercare di sgomitare per farsi notare è un qualcosa che in certi sensi può avvicinarsi alla classica “gavetta”. Internet, in questo senso, ha sicuramente facilitato le cose per gli sviluppatori minori ma, nonostante ciò, per un Gone Home che spopola su Steam, tanti altri titoli rimangono in disparte nei meandri della rete. Ecco perché quando si ha tra le mani un gioco frutto di una piccola produzione, per di più italiana, la sensazione è che si sia davanti a una leggera brezza portatrice di speranze e potenzialità. Scopriamo, allora, se il primo episodio della serie di avventure grafiche The Wardrobe, sviluppato da C.I.N.I.C. Games, e disponibile gratuitamente sul sito ufficiale dello sviluppatore, possa dire la sua nel sempre più affollato di punta e clicca indipendenti.

L’anima ha una data di scadenzaI nostri lettori più assidui potrebbero aver già sentito parlare del titolo in questione, dietro al quale si nasconde il duro lavoro di Francesco Liotta, Marco Sabia e Stefano Barilli: lo scorso luglio, infatti, abbiamo dedicato una prima anteprima alla versione alpha di The Wardrobe, ed eravamo rimasti generalmente soddisfatti dall’impostazione data all’avventura. A beneficio di coloro i quali sentissero parlare solo ora del gioco, però, è bene riepilogare la storia che fa da sfondo al titolo. Il protagonista principale è Skinny, un simpatico scheletro che vive nell’armadio dell’amico Ronald. La condizione del personaggio principale, ridotto a un cumulo di ossa “nemmeno buone per fare il brodo”, come dirà uno dei loschi figuri che si incontreranno nel corso dell’avventura, è frutto di un tragico incidente; durante una scampagnata con Ronald, infatti, alla fine di un sostanzioso pic-nic, il povero Skinny accetta dall’amico di una prugna, credendo si tratti di un acino d’uva. Il malinteso risulta essere fatale, visto che Skinny è allergico alle prugne e che Ronald non può fare altro che assistere alla morte del proprio amico. Spaventato, il ragazzino pensa bene di andarsene: è qui, però, che la storia prende una piega particolare, visto che Skinny verrà riportato in vita sotto forma di scheletro. Questi, dunque, si rifugerà nell’armadio della stanza di Ronald, e avrà una nuova importante missione: stando a quelle che il titolo chiama “leggi ultraterrene”, infatti, chi si rende protagonista di un crimine e non lo confessa entro un periodo di cinque anni, vedrà la sua anima persa per sempre. Se la narrazione di queste prime fasi di gioco è affidata completamente a una sequenza di schermate statiche skippabili, la continuazione del plot coinciderà con l’inizio dell’avventura vera e propria. Il buon Skinny, infatti, ha a disposizione solo pochi giorni prima dell’arrivo del quinto anniversario della propria morte, e deve ancora trovare il modo di informare l’amico di tutta la faccenda, salvando così la sua anima. Per fare ciò, però, quello che il giocatore dovrà fare in questo primo capitolo di gioco sarà ritrovare l’armadio-casa del giocane scheletro, scomparso a causa del trasloco della famiglia di Ronald in una nuova casa.A dispetto dell’incipit veramente articolato, dobbiamo dire che il primo episodio di The Wardrobe restituisce un’avventura più incentrata sulle dinamiche di gioco che sulla narrazione vera e propria. Come vedremo meglio nell’analisi del gameplay, questa piccola produzione italiana concentra la propria breve esperienza di gioco (che si concluderà in due ore, o qualcosa meno) su enigmi di stampo logico e basati sull’interazione con oggetti. Il tutto va a inserirsi in un’ambientazione decisamente sopra le righe: la famiglia di Ronald, infatti, sebbene non fisicamente presente durante lo svolgimento della storia, sarà protagonista in ogni ambiente della casa esplorabile. A partire dalla cucina, un vero e proprio disastro di piatti, cibo e cianfrusaglie sparse in ogni dove (compreso un orsacchiotto rimasto vittima di una scarica di piselli), per arrivare alla cantina, dove non mancherà uno scrigno del tesoro. In The Wardrobe, insomma, i giocatori dovranno abituarsi presto al mondo decisamente poco ordinario di Skinny: nell’avventura C.I.N.I.C. Games, di punto in bianco, ci si potrebbe ritrovare faccia a faccia con un gomitolo di polvere parlante, oppure con una mummia silenziosa o un robot giocattolo. Senza contare il fatto che lo stesso personaggio controllato dal giocatore, difatti, non sarà altri che uno scheletro che usa farsi lo shampoo la mattina e parlare con animaletti in gabbia. Possiamo dire che questo particolare tratto dell’avventura è uno degli elementi meglio riusciti: oltre l’ironia che scaturisce dall’incontro dei personaggi e dalle situazioni, infatti, il titolo non mancherà di rivolgersi direttamente al giocatore attraverso Skinny. Nel momento in cui si proveranno tutte le varie combinazioni tra oggetto e ambiente, magari perché bloccati da un particolare enigma, il gioco non mancherà di apostrofare il giocatore sottolineando la sua, diciamo così, poca sveltezza mentale.Non sembra giusto sottovalutare, però, anche la vena noir del titolo: dobbiamo ricordare, in fondo, che il giocatore controllerà un povero ragazzetto morto a causa di una prugna, e che in ballo c’è il destino del suo migliore amico. La creazione C.I.N.I.C. Games, perciò, ben si destreggia tra le varie sfumature della storia, e regala una narrazione se si vuole poco presente durante il gioco, ma che sa offrire spunti positivi.

Quante cose sa fare uno scheletro?Come abbiamo già avuto modo dire nel corso dell’anteprima, The Wardrobe propone un’esperienza da avventura grafica bidimensionale tutto sommato classica. Ciò significa, in altre parole, che l’attività principale sarà la risoluzione di enigmi, piuttosto che la scelta di voci di dialogo o la visione di cutscene. C’è da dire che sarà possibile interagire con altri personaggi, andando cioè a selezionare tutte le linee di dialogo disponibili di volta in volta, anche se in ogni caso il fulcro del gioco è costituito dai puzzle. La sfida, in questo senso, si assesta su un livello medio-basso: le uniche volte in cui si potrebbe rimanere bloccati, infatti, saranno quelle in cui non si capirà benissimo cosa bisogna fare, o non si è in possesso di un particolare oggetto. Va detto che si potrà venire a capo di queste problematiche in maniera abbastanza semplice soprattutto perché gli ambienti a disposizione non saranno tantissimi; sebbene possa sembrare un difetto, la breve durata dell’avventura farà sì che la scarsità di location non sia alla fine un grosso problema.Appare decisamente più interessante parlare del sistema di interazione col mondo esterno, che in un certo qual modo strizza l’occhio alle avventure dei tempi d’oro; il buon Skinny, infatti, potrà visionare un oggetto, cercare di prenderlo, di interagire con lo stesso, oppure parlarci. Visto che le quattro opzioni saranno presenti per quasi ogni oggetto con cui si potrà interagire, va da sé che l’ironia di cui parlavamo in precedenza discende anche da questo particolare espediente (per esempio nel momento in cui si cerca di parlare con un forno a microonde, o con un una televisione). A questa particolare combinazione di comandi si accompagna poi un inventario asciutto e senza fronzoli, che non ospiterà mai un gran numero di oggetti.

Due dimensioni coloratissimeVa detto che questo primo episodio di The Wardrobe vuole essere al tempo stesso il primo dei quattro capitoli della storia di Skinny e Ronald e, secondo quanto confermatoci dagli sviluppatori, un veicolo di promozione per la stessa C.I.N.I.C. Games. Secondo i piani della piccola realtà italiana, infatti, i prossimi capitoli saranno resi disponibili a pagamento: l’obiettivo, evidentemente, è quello di arrivare sulle maggiori piattaforme di digital delivery come Desura, Steam e GOG.L’ambizione e la passione di questi giovani sviluppatori restituisce a noi giocatori un’avventura dall’aspetto coloratissimo e vivace: non crediamo di sbagliarci nel momento in cui affermiamo che la grafica di The Wardrobe sia uno degli elementi distintivi della produzione. Nel mondo delle avventure grafiche è normale trovarsi difronte a un aspetto estetico che strizza l’occhio al mondo dei cartoni animati e dei fumetti, ma spesso i risultati non sono così esaltanti anche a causa dell’inclusione non sempre così necessaria del 3D. The Wardrobe, invece, fa di necessità virtù, e pur non presentando particolari e raffinate soluzioni grafiche, propone uno stile bidimensionale molto leggero, allegro, in linea con il carattere della produzione. Nonostante una notevole staticità, dunque, visto che l’unico elemento mobile su schermo sarà quasi esclusivamente il solo Skinny, il titolo riesce a farsi apprezzare.Per quanto riguarda il comparto audio, invece, dobbiamo segnalare la presenza di piacevoli accompagnamenti audio e rumori ambientali; l’assenza del doppiaggio, considerata la natura della produzione, sembra essere giustificata: l’intera narrazione, dunque, è affidata alle sole linee di testo, presenti interamente nella nostra lingua.

– Gratuito

– Esperienza punta e clicca semplice e classica

– Aspetto grafico positivo e allegro

– Forse un po’ troppo corto

– Difficoltà che vira verso il basso

7.0

Il primo episodio di The Wardrobe è una breve esperienza punta e clicca classica, piena di humor, che strapperà di sicuro qualche sorriso. Si potrebbe sottolineare il fatto che la durata non sia proprio cospicua, ma la natura grauita di questo capitolo iniziale e la freschezza del comparto grafico fanno pendere il giudizio per una piena sufficienza. Se il prossimo episodio della produzione C.I.N.I.C. Games conterrà enigmi ancora più impegnativi, e proporrà nuove situazioni spassose e divertenti come quelle viste in questo capitolo, le avventure di Skinny e Ronald diventeranno ancora più interessanti e divertenti. E la leggera brezza di cui parlavamo ad inizio articolo, allora, potrebbe definitivamente trasformarsi in una bella ventata di aria fresca tutta italiana.

Voto Recensione di The Wardrobe - Primo episodio - Recensione


7