Recensione

TERA

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a cura di Kaname

Quello degli MMORPG è un genere videoludico che, dopo il fenomeno scatenato a partire dal 2004 da World of Warcraft, ha sempre occupato un’ampia fetta del mercato videoludico su PC ma, nonostante l’immensa pletora di nuove IP e cloni più o meno spudorati della miniera d’oro firmata Blizzard, non è mai stato in grado di rinnovarsi pienamente. Dopo poco meno di un decennio la situazione sembra destinata a mutare e, fortunatamente, sembra farlo per il meglio. Con Guild Wars 2 come bandiera pronta ad ergersi sull’asta del successo, non bisogna dimenticare che in quel mercato ormai saturo di produzioni di livello medio-basso ci sono anche titoli che, a dispetto di una pubblicità meno martellante e un hype generale molto più ridimensionato, sono comunque in grado di offrire contenuti dal valore eccezionale. The Exiled Realm of Arborea, più comunemente noto come TERA, è uno di questi.Disponibile sul suolo coreano da più di un anno, il titolo ha finalmente avuto l’occasione di sbarcare in occidente grazie a Frogster Interactive e Ubisoft, i quali, nonostante qualche problema iniziale nella gestione dei server o dei servizi in generale, sembrerebbero in grado di garantire un futuro quantomeno discreto al titolo in questione.

Your journey starts now…Una volta selezionato il server a voi più congeniale per modalità (PvE o PvP) e idioma (inglese, tedesco e francese), vi troverete immediatamente alle prese con la schermata di creazione del personaggio attraverso la quale potrete scegliere razza e classe del vostro alter ego virtuale (per maggiori informazioni potete leggere l’articolo relativo precedentemente pubblicato). Dopodichè il vostro viaggio nelle terre di Arborea inizierà, piuttosto sorprendentemente, direttamente dal livello 20 in quello che viene proposto come una sorta di prologo narrativo alle vicende che fanno da sfondo al gioco. In ogni caso non scandalizzatevi, questa simpatica aggiunta è principalmente finalizzata al dare all’utente un assaggio più consistente delle capacità e delle meccaniche specifiche della classe selezionata, in modo da verificare se essa sia di proprio gradimento o meno. Terminato questo breve excursus paradossale verrete catapultati nell’Island of Dawn, vera e propria starter zone dove accetterete i primi incarichi e inizierete a intraprendere la lunga e tortuosa via del padroneggiamento del sistema di combattimento. Ebbene sì, quello che salta veramente all’occhio di TERA, oltre ai personaggi femminili equipaggiati con spadoni, tacchi a spillo e perizoma, è il dinamismo del combat system che abbandona il classico e stantio TAB lock in favore di un approccio a mira libera che lo rende vagamente simile ad un action o ad un FPS. Mentre alla tastiera saranno relegati i tasti di movimento e delle skill, il mouse vi servirà unicamente per muovere la telecamera, puntare i mob e iniziare a massacrarli per bene. Ovviamente sarà ancora possibile cliccare sui pulsanti che compongono l’UI con il cursore, ma per farlo dovrete interrompere l’azione e premere un apposito tasto che richiamerà a schermo l’interfaccia composta da menu e shortcut varie. Dimenticate quindi i vecchi scambi di colpi senza possibilità di schivarli pur essendo alle spalle del nemico, ogni attacco ha infatti un range ben determinato che, se sarete in grado, vi permetterà in grado di evitare interamente o quantomeno gran parte degli attacchi avversari. Questa particolarità del gameplay trova varie sfacettature a seconda della classe che deciderete di utilizzare, in quanto alla possibilità di parata offerta dai Lancer si contrappone, per esempio, la possibilità di effettuare piroette acrobatiche con cui portarvi alle spalle del malcapitato in pochi secondi tipica dello Slayer. Tutto ciò offre una grande profondità al sistema, definendo ruoli ben specifici ad ogni giocatore e ponendo grande enfasi anche sull’abilità dell’individuo piuttosto che sull’esclusiva superiorità dell’equip a disposizione. Come facile intuire, inoltre, l’esperienza dei combattimenti in PvP è incredibilmente superiore rispetto a quanto proposto dal vecchio sistema a lock fisso del bersaglio e sarà necessaria una dose costante di attenzione e tempismo per emergere vittoriosi da un duello. Riprendendo la classica formula di level up, in gioco permette di acquisire nuove abilità dopo ogni tot di livelli raggiunti e, a partire dal livello 20, sarà possibile potenziare le abilità stesse con dei Glyph che donano alle stesse particolari attributi come ad esempio la diminuzione degli MP richiesti per l’utilizzo o il dimezzamento del tempo di cooldown. Per quanto non si tratti senza dubbio di una funzionalità eccezionalmente innovativa, essa consente una maggiore personalizzazione del proprio personaggio, permettendo di prediligere la potenza offensiva rispetto ad una maggiore velocità di concatenamento delle abilità.Mostri o personeLa prima decisione cui il gioco vi porrà di fronte sarà proprio quella della scelta del server, e ciò comporterà il precludersi o meno di alcune funzionalità che, nella nostra ottica, costituiscono una delle componenti più promettenti del titolo. Esclusiva dei server PvP (al momento Essenia e Samael) è la possibilità, una volta ottenuta l’apposita skill denominata Declaration of Outlaw, di abilitare il combattimento contro altri giocatori su scala globale, senza necessità di sfidarli a duello o di trovarsi in una lotta tra Gilde. Nonostante la prima tentazione sia quella di attivare questa funzione e andare a massacrare dei poveretti sottolivellati per accrescere infinitamente il proprio ego e sentirsi forti, il gioco prevedere l’introduzione di un sistema di Infamia che assegna delle penalità qualora si uccidano giocatori con un livello di almeno sei unità inferiore rispetto al proprio. Essendo una funzione temporanea, la modalità Outlaw giungerà al termine dopo un determinato periodo di inattività. Discorso diverso va invece fatto qualora si abbia accumulato un cospicuo quantitativo di Infamia. A seconda di esso, infatti, sarete forzatamente abilitati in questo stato, rendendo l’esplorazione una vera e propria lotta alla sopravvivenza in cui chiunque può passare per caso e decidere di affrontarvi mentre magari siete alle prese con un gruppo di mostri piuttosto impegnativo o quant’altro. Tra le altre modalità PvP già menzionate si annoverano il classico duello, deathmatch o le battaglie GvG (Guild VS Guild). Queste ultime si trasformeranno spesso in una vera e propria caccia all’uomo che non lascerà scampo a nessuno. Dichiarabili liberamente fino ad un massimo di quattro volte contemporaneamente, essa daranno vita a conflitti multipli tra fazioni che favoriranno indubbiamente la formazione di un gruppo coeso e organizzato in grado di giungere in aiuto dei propri alleati in difficoltà per evitare che il nemico esegua troppe uccisioni portandosi in vantaggio. Grande assente al momento del lancio è senza dubbio la modalità Battleground. Trattasi non altro che di un contenuto relegato all’endgame nel quale gruppi di 5 o 10 giocatori combatteranno contro altrettanti membri di un gruppo avversario al fine di scalare i ranghi del sistema politico di TERA o per ottenere particolari gettoni che sarà poi possibile scambiare con pezzi di equipaggiamento specificatamente pensati per il PvP.Poste tali premesse, risulta abbastanza evidente come la scelta sia essenzialmente preferenziale in base al tipo d’esperienza che il singolo voglia avere: se il PvP non vi interessa neanche lontanamente e non volete rischiare di venire attaccati senza pietà mentre state facendo altro, allora la vostra sceltà ricadrà ovviamente sui server PvE. Per quanto ci riguarda, riteniamo che la possibilità di combattere apertamente contro altri giocatori sia uno dei pregi maggiori e che permetta al sistema di combattimento di brillare particolarmente. Ciononostante non neghiamo che l’essere assaliti da un personaggio di 20 livelli superiore al nostro senza che egli abbia delle penalità pesanti nell’immediato futuro possa essere particolarmente frustrante, soprattutto nelle fasi iniziali del gioco.

Elezioni di partitoUn’altra funzionalità molto interessante che il titolo propone ai giocatori è costituita senza dubbio da una sorta di sistema politico che, per ora esclusivamente tramite votazione, permette l’elezione di un sovrano o Vanarch per ogni provincia di Arborea. Le prerogative per potersi candidare sono l’aver raggiunto almeno il livello 50, essere GM di una gilda di livello 3 con più di venti membri registrati, il pagamento di una tassa d’iscrizione di 3000 gold e di 100 ricompense Cathanarch. Verificate tali condizioni sarà possibile, in determinati periodi, scegliere il distretto in cui candidarsi e iniziare una sorta di campagna elettorale con la quale racimolare un numero di voti sufficiente per prevalere sugli avversari. Una volta ottenuto il potere, il sovrano avrà il diritto di governare per tre settimane consecutive, durante le quali beneficerà di una serie di privilegi e funzionalità esclusive tra cui la possibilità di imporre delle tasse sui beni in vendita dai vari mercanti della propria regione ed abilitare NPC di indubbia importanza, come gli istruttori o il responsabile delle aste. Terminato tale periodo le fasi elettoriali riprenderanno fino all’istituzione di un nuovo governo.Alternativamente alla diplomazia sarà possibile far ricorso alla forza, affrontando i propri avversarsi politici nei già menzionati Battlegrounds. Essendo essi ancora assenti fino ad una data non meglio precisata del periodo estivo e non essendo ancora terminato il primo ciclo elettorale al momento della stesura dell’articolo, ci riserviamo di esprimere un’opinione maggiormente dettaglia sull’argomento in futuro, premettendo che, se sfruttato a dovere, il Vanarch System potrebbe rivelarsi un ottimo fattore in grado di consolidare notevolmente la community che ruota attorno al gioco.

Una quest, due quest, tre quest….oh un dungeonLe attività principali che accompagneranno la vostra esperienza ludica fino al raggiungimento del level cap (al momento fissato a 60) e probabilmente anche in seguito saranno in sostanza lo svolgere le classiche quest assegnate dagli NPC che popolano lo splendido mondo di Arborea o avventurarsi con il proprio party, in gruppi composti da cinque membri al massimo, all’interno di specifici dungeon istanziati, ognuno dei quali occuperà una propria fascia di livello. Il vero difetto di TERA che, di fatto, gli impedisce di stabilire il tanto desiderato nuovo standard che speriamo verrà portato da Guild Wars 2, sta, per l’appunto, nell’eccessiva linearità e ripetitività degli incarichi. Uccidere determinati mostri, raccogliere piante, tornare nuovamente a sterminare mostri o parlare con qualche NPC dislocato nei luoghi più svariati della mappa di gioco: questi i compiti che dovrete eseguire dall’inizio alla fine. Per quanto svolgerle in gruppo possa senz’altro aumentare il divertimento, la noia prima o prenderà inevitabilmente il sopravvento sulla stragrande maggioranza dei giocatori meno avvezzi a questo sistema di gioco, ormai vecchio e stantio. L’unica introduzione degna di nota è costituita dai combattimenti contro i cosiddetti BAM, mostri dalle imponenti dimensioni che in molti casi rappresentanto una vera sfida, sia che si decida di affrontarli in gruppo piuttosto che in solo. L’esperienza trasmessa è per molti versi affine a quella dei vari capitoli della serie Monster Hunter, ma, di fatto, anche in questo caso, non si tratta altro che uccidere mostri troppo cresciuti.Anche nei dungeon non troverete molto altro da fare se non uccidere ondante di nemici ma, perlomeno, il livello di sfida superiore rispetto alla media rende queste istanze uno dei contenuti più divertenti del gioco, con vari boss da sconfiggere e loot da raccattare prima di raggiungere l’uscita e prepararsi eventualmente ad un’altra run. Una volta raggiunto il livello 60 sarà possibile cimentarsi in dungeon con una difficoltà notevolmente superiore rispetto alla media, in grado di mettere alla prova anche i team più abili e meglio equipaggiati. Ogni errore potrebbe rivelarsi fatale contro i boss più tosti di queste zone in hard mode, per cui preparatevi a sudare prima di avventurarvici inconsciamente. Per velocizzare l’accesso a tali luoghi trovando in automatico un gruppo ben differenziato, gli sviluppatori hanno avuto la sapiente idea di inserire una funzione Instance Matching che permetterà ai giocatori di ritrovarsi anche se provenienti da server diversi. I tempi di accesso sono, tuttavia, il più delle volte alquanto scoraggianti ma potrete sfruttare l’attesa per completare qualche semplice quest o raccogliendo materiali utili alla creazione di armature, pozioni e quant’altro.Tra le attività secondarie, se così possono esser chiamate tali, figurano l’enchanting degli equip ed il crafting delle armi. Il primo permette di potenziare determinati armamenti fino ad un massimo di +12 con uno step bonus di 3 in 3 che gli conferirà particolari attributi. Il grande esborso economico richiesto, tuttavia, scoraggia tale pratica fino al raggiungimento del level cap e all’ottenimento di un equipaggiamento in grado di venir mantenuto a lungo senza doverlo scartare dopo una manciata di livelli. Per effettuare l’enchanting sarà necessario un oggetto predisposto a tale funzione, un altro dello stesso tipo e grado da impegnare durante il processo e un quantitativo variabile di materiale finalizzato al suo potenziamento. Dopodiché iniziate a pregare santi e patroni per la riuscita, soprattutto una volta raggiunti i livelli di potenziamento più alti. In caso di fallimento, inoltre, l’oggetto rischia di veder il proprio livello diminuito di una unità, oltre che risultare nella totale perdita degli altri due impiegati durante il procedimento. Gathering e crafting vanno invece a braccetto in quanto strettamente legati tra di loro: tramite zone di estrazione, radici e altro ancora, sarà possibile ottenere determinati oggetti da rivendere o impiegare per la creazione di oggetti specifici presso le forge dislocate nelle varie città. Pratica anch’essa particolarmente dispendiosa, sia dal punto di vista monetario sia da quello del tempo, in quanto potrebbe essere necessaria una massiccia dose di grinding prima di raggiungere la quantità di materiali adeguati alla creazione del vostro bramato nuovo pezzo di equipaggiamento.

E ora che si fa?Raggiunto il cap, al momento fissato al livello 60, onestamente ci si aspetterebbe una grande quantità di contenuti in modo da rendere l’esperienza ancora variegata e invogliare i giocatori a continuare senza passare immediatamente al livellamento di un altro personaggio. Purtroppo le cose non stanno esattamente così. Il processo di leveling, fortunatamente, non si è rivelato essere troppo lungo e pesante, il che consente anche a coloro che meno tempo a disposizione per giocare di raggiungere un livello elevato in un lasso di tempo relativamente breve, perlomeno rispetto ad altri MMORPG di stampo coreano fortemente improntati sulla matrice del grinding estremo. D’altro canto, però, vi ritroverete ben presto a compiere run su run degli ultimi dungeon disponibili, nella speranza di ottenere un’arma incredibilmente rara droppata da un boss fortissimo o di riuscire finalmente a potenziare il vostro spadone dopo una quantità spropositata di denaro e imprecazioni. Contenutivamente parlando l’endgame risulta essere infatti piuttosto carente per ora, e la cosa è accentuata dall’ingiustificata assenza dei Battlegrounds che avrebbero potuto rendere i GvG e il Vanarch System più profondi sin da subito. La speranza è che tali contenuti aggiuntivi, peraltro già disponibili da qualche tempo nella versione coreana del gioco, arrivino presto anche da noi, altrimenti molti giocatori si vedranno costretti a livellare spietatamente personaggi secondari o, eventualmente, abbandonare prematuramente il titolo.Delizia graficaPer quanto riguarda il comparto grafico, TERA sfrutta a dovere l’Unreal Engine 3 regalando scorci mozzafiato e vantando un design di mostri ed equip che, per quanto non gradito a tutti, vanta una qualità complessiva di indubbio livello. Per quanto non sia inoltre particolarmente esoso dal punto di visto dei requisiti, l’ottimizzazione del motore grafico non è esente da difetti e capita di riscontrare qua e là dei cali di frame rate inaspettati e, talvolta, completamente ingiustificati vista la totale assenza di azione a schermo. La scalabilità del comparto risulta essere in ogni caso piuttosto buona, consentendo al titolo di essere eseguito anche su macchine abbastanza datate rispetto agli standard odierni per la gioia dei pcisti meno incalliti dal punto di vista prestazionale.

– Combat system dinamico

– Graficamente ottimo

– Classi diversificate e ben bilanciate

– Fruibile in gran parte sia in solo che in gruppo

– Canone mensile elevato

– Endgame per ora carente

– Ancora troppo legato alle meccaniche classiche del genere

8.0

La creazione di Bluehole Studios vanta un livello qualitativo davvero notevole, fattore che non potrà che far piacere a chi non ha avuto modo di provarlo durante la fase di open beta anteriore al rilascio nei negozi. Al contempo risulta altrettanto ovvia la necessità di offrire ai giocatori nuovi contenuti in grado di mantere costante l’interesse nei confronti di un gioco che, visto il canone mensile fissato a tredici euro circa, potrebbe non costituire esattamente la prima scelta per molti. Indubbiamente il rilascio in un periodo meno affollato di produzioni d’alto livello per quanto riguarda il mercato videoludico su PC avrebbe giovato al titolo, così come una campagna pubblicitaria più diffusa ne avrebbe aumentata la notorietà.

Voto Recensione di TERA - Recensione


8