Recensione

Syphon Filter

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a cura di Melkor

Era il lontano 1999 e Metal Gear Solid per PlayStation aveva da poco riportato in auge, se non creato ex-novo, il genere dello stealth game. In un nuovo angolo di mercato però i 989 Studios e la Eidetic provaronono ad inserirsi con la loro ultima creazione: Syphon Filter. Il successo ottenuto, forse incrementato dal momento scelto per la pubblicazione, portò ben presto ad altri seguiti e conversioni ed oggi, a circa nove anni di distanza, il primo episodio della saga arriva finalmente sul PSN, pronto per essere giocato dai nuovi e vecchi fan del genere.

I Virus letali non finiscono mai…La trama di Syphon Filter è quanto di meglio si può chiedere ad un gioco di azione con componenti stealth: in un laboratorio segreto in Costa Rica viene prodotto un quantitativo enorme di un nuovo virus letale chiamato appunto Syphon Filter e voi, nei panni del brillante agente Gabe Logan, sarete chiamati ad investigare sulla situazione. Ben presto verrete a scoprire che a capo del complotto vi è un terrorista di nome Erich Rhoemer, che, giusto per essere originale, vorrebbe sottomettere il mondo intero. Dopo una sessione di gioco iniziale nel suddetto laboratorio vi troverete catapultati niente di meno che a Washington, dove il terrorista ha intenzione di fare detonare il suo marchingegno e liberare in questo modo il virus causando la morte di milioni di persone. Il vostro scopo sarà ovviamente quello di fermare il criminale e scongiurare il suo piano di conquista prima che sia troppo tardi.Fin dai primi momenti di gioco potrete comprendere come sia particolarmente articolata la dinamica di questo titolo, che risulta molto piacevole anche a distanza di tanto tempo. Avrete una serie di missioni suddivise in primarie e secondarie ed ogni minimo fallimento vi porterà al dover ripetere il tutto. Gli obiettivi saranno quasi sempre di infiltrazione o di eliminazione ed ogni vostro avversario sarà dotato di particolari armi che potranno essere utilizzate una volta che li avrete eliminati.L’interfaccia utilizzata è molto semplice: in alto a destra potrete osservare l’arma o l’accessorio che state utilizzando, mentre alla vostra sinistra potrete tenere sempre sotto controllo sia la mappa della zona (immancabile in uno stealth game) che la vostra barra d’energia. Oltre alle classiche armi che spaziano dalla semplice pistola a più complesse mitragliette (tutte realmente esistenti), potrete imbattervi anche in oggetti più sofisticati quali detonatori o bombe a distanza, in grado di rendere il vostro stile di combattimento vario e non ripetitivo. Durante tutta la trama sarete accompagnati dalla voce e dai comandi di Xian, i quali risulteranno più di una volta fondamentali ai fini del completamento delle varie missioni. L’idea originaria della software house era chiara ed il risultato lo dimostra: non un clone di Metal Gear che ha come protagonista un superuomo come il famoso Snake, ma un semplice agente che subisce in maniera reale il corso degli eventi e che, per compiere le proprie missioni, deve affidarsi totalmente alle sue abilità, miscelando sapientemente azione ed anche astuzia.

L’innocenza del passatoDal punto di vista grafico Syphon Filter risente del peso degli anni ed è impossibile non riscontrare dei limiti tecnici legati più alla piattaforma originaria su cui è stato sviluppato che a difetti veri e propri del gioco. Niente a che vedere ovviamente con le creazioni pioneristiche della mente di Kojima, ma dalla sua parte il titolo di 989 Studio poteva e può contare su un accentuato tocco di realismo che permea ogni singolo aspetto, dalle armi alle varie ambientazioni. Purtroppo il gioco appare inesorabilmente datato e sia le texture che le strutture poligonali mostrano i propri limiti.I difetti originali presenti su PS1 sono rimasti intatti e molte volte vedrete il vostro protagonista penetrare in superfici o mura senza battere ciglio. Un lato positivo è però la presenza di molti nemici sullo schermo, anche se la loro intelligenza artificiale avrenon è sicuramente eccelsa. Per quanto riguarda il sistema di controllo questo prevede due modalità di combattimento, ossia la mira manuale o quella automatica. Selezionando la prima dovrete fare molta pratica in quanto la sensibilità del pad della PS3 è maggiore rispetto al primo pad della Sony e di conseguenza dovrete tarare la vostra forza in maniera quasi maniacale. Vi suggeriamo quindi la mira automatica, anche se in questo modo il gioco risulterà notevolmente facilitato. Nonostante le evidenti problematiche di Syphon Filter il prezzo di € 4,99 è comunque appetibile per coloro che vogliono provare il primo capitolo della serie anche solamente per qualche ora. Non si tratta di un capolavoro, ma di un prodotto sicuramente interessante e divertente.

– Trama profonda

– E’ un classico

– Prezzo interessante

– Controllo non perfetto

– Grafica datata

– IA non impeccabile

6.5

Syphon Filter è un buon titolo, ma che necessitava di qualche ritocco prima di approdare sulla piattaforma PSN. La giocabilità e la grafica sembrano più che datate ed il sistema di controllo è migliorabile, ma se riuscirete a passare oltre questi ostacoli potrete godere di un titolo tutto sommato piacevole e divertente. Per chi ama il genere è comunque un acquisto interessante per scoprire dove affondano le loro radici concettuali titoli più recenti e blasonati.

Voto Recensione di Syphon Filter - Recensione


6.5