Recensione

Sword Art Online: Hollow Fragments

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a cura di LoreSka

Importare i giochi dall’oriente è diventato sempre più facile, e spesso c’è solo una barriera linguistica a impedirci di acquistare un gioco dal Giappone. Per nostra fortuna, in alcuni rarissimi casi le barriere linguistiche crollano grazie alla natura multilingua dei prodotti. Si tratta di casi insoliti, quasi sempre pubblicizzati volutamente male. È il caso di Sword Art Online: Hollow Fragments, titolo per PS Vita e sequel/porting del gioco per PSP, Infinity Moment. Il titolo è stato richiesto a gran voce dai fan e, nonostante la notizia di una versione occidentale in lavorazione e in arrivo in America entro la fine dell’autunno, al momento l’unica strada per ottenerlo passa attraverso l’import nipponico. Gli amici di Play-Asia.com ci hanno inviato una copia del gioco, sfortunatamente nella sua versione giapponese. In ogni caso, grazie alla sempre attiva community del loro sito internet, apprendiamo che la versione cinese del titolo (!) giunge con sottotitoli completi in lingua inglese. Insomma, nonostante le promesse di una versione occidentale, esiste già un modo per potersi godere il gioco senza attendere che i produttori trovino un publisher in Europa, cosa che probabilmente avverrà ben oltre l’autunno 2014 indicato per la release americana.
Meglio in inglese
Partiamo dal presupposto che questo gioco non è un MMORPG, nonostante l’“online” indicato nel titolo. Gli sviluppatori lo definiscono un VRMMORPG, un acronimo incredibilmente lungo per descrivere un gioco che simula la componente online di un gioco multiplayer massivo. An altre parole, Sword Art Online non è un gioco online, sebbene il giocatore abbia (con le dovute limitazioni) la sensazione di giocare in un JRPG multiplayer massivo.
L’ambientazione è quella dell’anime di Sword Art Online, spostata in una timeline alternativa rispetto al materiale di partenza. Da qui si deduce la natura non-canon della produzione, che ha permesso di evitare inevitabili anacronie e incongruenze con l’anime. Al contempo, poiché l’intera vicenda si svolge alla conclusione del primo arco narrativo dell’anime, è necessario conoscere la serie al fine di poter comprendere che cosa sta accadendo, e perché. Non vi è dubbio che questo sia un prodotto rivolto ai fan del materiale originale, e vi sono ben poche ragioni per avvicinarsi al titolo se non si segue il mondo di Sword Art Online. Allo stesso modo, il gioco è inquadrabile come un porting con grafica migliorata di Infinity Moment, uscito lo scorso anno su PSP, al quale viene aggiunta una sequenza. Insomma, se avete già giocato il capitolo originale potreste pensarci due volte prima di investire i 50 e rotti euro richiesti per importare la versione dal lontano oriente.
Inoltre, dobbiamo ammettere sin da subito che la versione giapponese del titolo ci ha causato non pochi grattacapi: poiché non conosciamo la lingua nipponica, è stato praticamente impossibile navigare tra i menù e/o capire gli elementi narrativi del gioco e il sistema di combattimento. Come sempre avviene in questi casi, ci siamo visti costretti a leggere le svariate guide online, quasi mai esaustive, in un lavoro che ha messo a dura prova la nostra pazienza. Pertanto, ci sentiamo di consigliare caldamente la versione cinese del gioco, che con i sottotitoli in inglese dovrebbe annullare qualsiasi barriera linguistica.
Un buon gameplay
Appena avviato il gioco si viene lanciati immediatamente in un tutorial che spiega l’intricato sistema di combattimento. Abbiamo a disposizione quattro diverse opzioni di attacco, e in maniera piuttosto anomala questo è un JRPG senza elementi magici. Tutto si concentra sul combattimento con la spada, e la rigenerazione dei punti ferita (e dei vari attacchi) è semplicemente temporizzata. I combattimenti sono in tempo reale, e i nemici sono in grado di causarci parecchi danni quando ci colpiscono. Così, in molte situazioni siamo obbligati a spostarci attorno ai nemici per evitare i loro attacchi e attendere che la rigenerazione dei punti ferita sia portata a compimento.
Come intuibile, il combattimento è piuttosto frenetico e il gioco tende inevitabilmente verso i confini del genere action. Si tratta di un aspetto a nostro avviso molto positivo che, considerato l’impianto da pseudo-MMO, contribuisce in maniera fondamentale ad allontanare la noia e a rendere il tutto davvero appassionante. Sword Art Online, in breve, presenta un buon gameplay, che viene certamente arricchito dalle numerose opzioni disponibili e dal sistema di espansione del personaggio, che tuttavia non abbiamo potuto approfondire a causa delle barriere linguistiche della versione in nostro possesso.
Gran parte del fascino di questa esperienza risiede nei compagni che si possono reclutare per accompagnarci durante l’avventura. Trattandosi di un gioco che simula gli aspetti di un titolo multiplayer massivo, questo aspetto è centrale per rendere l’esperienza simile a quella di un gioco online. Di conseguenza, gli sviluppatori hanno inserito oltre 100 personaggi che possono essere reclutati per accompagnarci durante l’avventura, tutti dotati di una buona intelligenza artificiale. In alternativa, è possibile entrare nella Hollow Area, dove misurarsi con altri giocatori nell’unico sprazzo di “vero” multiplayer online presente nel gioco, limitato a un massimo di 4 giocatori e dunque ben lontano da qualunque pretesa MMO.
La direzione artistica
Sia i filmati che le sequenze di intermezzo mostrano la splendida direzione artistica del gioco. La grafica, restaurata per questa versione PS Vita, non mostra il peso dei propri anni e risulta davvero gradevole. In generale, stiamo parlando di un gioco davvero curato, in particolare se si considera il genere di appartenenza.
Anche le musiche sono davvero piacevoli, e il doppiaggio giapponese appare di buona fattura e più frequente del previsto. Ancora una volta, è un vero peccato che la nostra versione ci impedisca di cogliere la profondità dei dialoghi, a volte davvero lunghi ed intricati.

– Ottima direzione artistica

– Sistema di combattimento frenetico e divertente

– Ottime musiche

– Gioco davvero longevo

– すべてがクソ日本語です!

– Concept non adatto a tutti i palati

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Sword Art Online: Hollow Fragments è uno splendido gioco. A scatola chiusa e senza sapere che si tratta di un remake, non avremmo mai pensato a un vecchio titolo PSP riadattato ai fasti di PS Vita: Hollow Fragments è in tutto e per tutto un gioco dell’attuale generazione. Sfortunatamente non abbiamo potuto apprezzare a fondo il gioco a causa della mancanza di una lingua a noi comprensibile – da qui l’assenza di un voto numerico assegnato al gioco – ma siamo convinti che acquistando la versione cinese (che include i sottotitoli inglesi) questo titolo potrà intrattenere per decine e decine di ore. Se cercate qualcosa di davvero originale e complesso per la vostra console Sony, non temete e importate questo gioco.