Recensione

Sonic The Hedgehog

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a cura di rspecial1

Ormai è diventato un vagabondo e viaggia su tutte le console senza averne una preferita, ma, in fondo, cosa possiamo fare se uno dei personaggi storici del mondo dei videogiochi non fa che ricordarci le magiche console Sega? Bei tempi, lontanissimi se si guarda il calendario, non di chissà quanti anni, ma alla fine sembrano essere passati secoli da quando questo porcospino blu dominava il mondo dei platform veloci e frenetici. Oggi Sega vive una vita di alti e bassi, fatta di capolavori sporadici ed ottimi titoli, ma anche di tanti brutti prodotti, non è insomma più un marchio di qualità, ma più semplicemente una società che si è adattata ai tempi odierni facendosi influenzare dalle case più commerciali e perdendo, speriamo non per sempre, quella magia che la caratterizzava e la distingueva dalle altre. Eccoci qui dunque, ad avere tra le nostre mani quello che è l’ultimo, in ordine cronologico, episodio delle avventure di Sonic, simbolo di una generazione di giocatori ormai cresciuti ma che mai lo dimenticheranno. Ebbene, le attese per questa nuova avventura erano tantissime, già il fatto che il nome fosse lo stesso del primo episodio apparso su Master System ci illudeva in una seconda giovinezza del grande velocista, persino un restyling grafico di quest’ultimo è stato effettuato per renderlo più cool ed attuale. Quanto fa male vedere un grande personaggio dei videogiochi ridotto ad uno dei peggiori titoli visti sino ad oggi su Xbox 360? Quanto ci vorrà perché a questo grande personaggio sia ridata la dignità che merita? Dove sei Naka, dove sei?

Una Principessa da SalvareSembra che il “simpatico” Dr. Robotnik (chiamato anche Eggman) non sia mai stanco di essere sconfitto ripetutamente da Sonic ed i suoi amici. Eccolo quindi di nuovo ad architettare un piano per la conquista nel mondo. In questo caso il diabolico scienziato ha rapito la principessa Elisa, protettrice della città di Soleanna, la quale custodisce il segreto delle “fiamme del disastro” e gli ormai celebri “smeraldi del caos”. Ovviamente una trama abbastanza classica che funge da pretesto per le avventure dei nostri beniamini. E chi chiamerai? No, non toccherà a Mario salvare la principessa, il nostro italico idraulico ha già sua bella Peach da portare al riparo dai guai, ecco quindi che il compito insolito di salvatore di dolci fanciulle toccherà a Sonic. Il gioco dividerà la storia in tre grandi episodi a seconda del personaggio con cui al vorrete “vivere”, quindi oltre a Sonic troverete anche Knuckles ed il nuovissimo personaggio Silver. Inutile dire che i tre si distingueranno per un gameplay di gioco completamente diverso e per l’opportunità di utilizzare sporadicamente alcuni personaggi storici della saga. Passeremo quindi i vari stages dedicati al porcospino blu cercando di andare a tutta velocità per i livelli, correndo e saltando senza fermarsi troppo a pensare con la classica possibilità di colpire a ripetizione i vari nemici o ruotare su se stessi per aumentare lo scatto tipico di Sonic dai tempi antichi; le novità sono nulle se non alcune zone nelle quali potrete scivolare via su correnti d’aria (già vista nel Riders) e basta. Durante l’episodio del nostro eroe potremo anche utilizzare, in alcune sezioni di gioco, lo storico amicone Tails con le sue bombe, e tutti gli altri compagni come Amy, Blaze, Rouge e E-123 Omega. Inutile dire che ognuno ha delle caratteristiche proprie e che, in teoria, sono sviluppate per essere usare solo in quelle determinate zone nelle quali ci sarà dato occasione di usarli. A questo punto si potrebbe dire che il gameplay sia molto vario e quindi simile a Sonic Adventure per Dreamcast, purtroppo invece questo è uno degli aspetti più negativi del prodotti di casa Sega. Non solo Sonic lo utilizzeremo in pochissimi livelli, ma i suoi compagni sono spesso ingiocabili e pessimi, da Tailes che è lentissimo e di una noiosità pazzesca, a Rouge che risulterà incontrollabile durante i propri attacchi (cadrete mille volte nella lava senza sapere neppure cosa è successo), e cosi via per tutti. Insomma si morirà con una facilità estrema per colpa dell’uso non infallibile di alcuni personaggi e le disastrose telecamere di gioco. Shadow dal canto suo lo utilizzeremo come nel titolo ad esso dedicato su Playstation 2 ed Xbox, con pistole e Jeep…noi preferiamo stendere un velo pietoso su quello che è uno dei peggiori personaggi della serie. Passiamo quindi al nuovissimo eroe, studiato proprio per questo nuovo capitolo, Silver. Il nuovo arrivato sembra interessante, almeno il fatto di usare poteri psichici non è una cattiva idea, ma l’implementazione non è adeguata. In poche parole, potremo prendere gli oggetti che troveremo in giro per i livelli e facendoli fluttuare in puro stile Magneto, quello degli X-Men, per poi scagliarli contro i nemici; in questa fase di attacco stabilire dove lanciare l’oggetto è un problema già di suo, perché manca la possibilità di lockare l’avversario, che sarebbe stata indispensabile invece. Per il resto avremo l’occasione di volare per brevi tratti fluttuando, ma in effetti il tutto è realizzato in modo pessimo; per spiegarvi bene cosa succederà durante una fase di salto, dovremo premere due volte il pulsante A, tenendolo premuto, per rimanere in aria e riuscire a muoverci da una distanza all’altra…purtroppo 8 volte su 10 finiremo per sbagliare sempre i salti o calcolare le distanze, dovendo ripetere molte volte delle sezioni all’apparenza semplici per motivi quasi ignoti, se non la poca cura che i programmatori hanno posto nel confezionare questo prodotto. L’ultima caratteristica di Silver consiste nel poter attivare alcune sezioni, contrassegnate da cerchi luminosi, per effettuare salti altrimenti impossibili o attivare delle piattaforme che, se riusciremo a scalare (incrociate le dita), ci porteranno in zone con bonus od al proseguimento dell’avventura. E’ un vero peccato che il titolo si mostri cosi confusionario e poco giocabile, purtroppo constatare come il più delle volte morirete a causa della telecamera o del personaggio che non si riuscirà a controllare adeguatamente porta solo frustrazione.

La Caduta di un DioCome in tutti gli episodi di Sonic, ed in generale ogni avventura o platform, dopo una serie di livelli avremo anche un bel boss da combattere. Seppur non molto originali per il concepts, dovrete colpire il nemico in un determinato punto per un certo numero di volte; queste sono le sezioni più divertenti di tutto il titolo. Inutile invece la presenza di una modalità di gioco co-operativa che vi farà rivivere i livelli sbloccati nel single player insieme ad un amico tramite splitscreen; peccato che si debba sempre attendere l’arrivo di quello dei due ritardatario e che non ci sia nulla che coinvolga i personaggi, sembrerà infatti quasi una corsa a due per vedere chi finisce il livello prima in puro stile Sonic Rivals…anche se questa in realtà la troverete nella modalità battaglia, nella quale, per l’appunto, dovrete correre contro un amico per i vari stages cercando di raggiungere la fine per primi e, se ce ne fosse bisogno, anche ostacolare attaccandolo. All’interno dell’ultima fatica (anche se secondo me questo gioco lo hanno fatto durante le pause pranzo dei lavori su altri giochi) del Sonic Team ci sono anche trovate interessanti, come le corse tramite snowboard di Sonic ed altre chicche che aumentano ancora di più il livello di varietà che offre…resta sempre una cosa frustrante morire anche qui per colpa della pessima telecamera. Insomma un gioco che mescola troppe cose e che snatura la vera essenza di questo grande eroe, la velocità pura, lo sfrecciare tra ostacoli raccogliendo anelli…insomma, questo non è Sonic e poi cavoli, Rouge è una scheggia ed il porcospino blu in confronto sembra una lumaca, non accettabile come cosa, figuriamoci dai fan.

Ho il Mal di Mare!!Parliamo chiaro, lo stile di questo nuovo Sonic non è per nulla male, anche il suo nuovo look è carino, ed in generale il tutto da la sensazione di avere di fronte quasi un erede dei capitoli nati su Dreamcast. Peccato che il tutto si perda in una grafica mediocre, sia per la realizzazione tecnica fatta da pochissimi poligoni su schermo, e da texture appena sufficienti accompagnata da un numero di bugs che sembra non abbiano mai fine ed una telecamera che, forse, è tra le peggiori mai viste in un titolo simile. Non riuscire a calcolare i salti, non riuscire a vedere dove atterreremo, a volte anche dove stiamo andando….non si può morire in continuazione per motivi cosi futili in videogioco, perché la frustrazione nasce dopo un paio di prove. I giocatori non troveranno certo difficoltà nel battere i nemici o i vari bosss, l’I.A. infatti non è proprio molto all’avanguardia, con i soliti robots idioti sparsi come delle sagome per i livelli, che non ci daranno mai problemi. Peccato che moriremo perché finiremo fuori dagli stages 9 volte su 10, e questo dovrebbe dirla lunga sulla qualità della telecamera. Aggiungiamo al tutto un effetto di clipping che si fa notare un po’ troppo spesso e delle animazioni non numerosissime dei personaggi che alcune volte danno la sensazione di poca fluidità ai movimenti. Pessimi i nemici che, anche se vari per forma e caratteristiche, risultano troppo anonimi; da lodare i boss invece che, oltre ad essere belli grossi, sono anche curati bene sia nei dettagli che nelle movenze. Discreti ma nulla di più gli effetti usati per le esplosioni ecc.ecc. mentre ultimiamo la carrellata di orrori tecnici con la segnalazione del festival delle compenetrazioni, cosa accettabile anche su Xbox 360, ma non in modo cosi esagerato come avviene qui. Belle le musiche e gli effetti sonori, la parte sicuramente migliore di tutto il gioco. Ottimo invece il doppiaggio, in inglese, che dona molta atmosfera alle sequenze in computer grafica che accompagnano la storia del gioco.

– Ottime musiche

– Buon doppiaggio in inglese

– Pessima Telecamera

– Pessima Gestione dei personaggi

– Grafica non da Xbox 360

– Troppo frustrante

– Pessima I.A.

5.0

Cosa stia succedendo alla società giapponese non sappiamo spiegarlo in poche parole, sta di fatto che ormai da troppo tempo le cose non vanno più bene come prima e che la mediocrità ha iniziato a farsi strada tra i suoi prodotti. Dispiace, non fa certo piacere vedere un nome altisonante e che ha fatto la storia dei videogiochi come quello di Sonic associato ad un prodotto cosi scadente, curato superficialmente e che, siamo sicuri, un tempo non sarebbe passato sotto il controllo qualitativo della vecchia Grande S…peccato che quel controllo sia morto ed ormai la stima dei giocatori si perda sempre più. Ormai non ci resta che attendere o un nuovo capitolo della serie Rush vista su Nintendo DS, unico gioco in cui a Sonic venga data la giusta qualità, o il prossimo episodio esclusivo per Nintendo Wii. Sperando che per la versione Playstation 3 le cose possano migliorare, anche se lo dubitiamo fortemente, non ci resta che consigliarvi, se amate il mitico porcospino blu, di evitare l’acquisto del gioco. Se siete giocatori di vecchia data potreste riceverne solo dolori emotivi, non ne vale la pena.

Voto Recensione di Sonic The Hedgehog - Recensione


5