Recensione

Phantasy Star Universe: Ambition of the Illuminus

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a cura di Tuono Blu

“L’universo della fantasia stellare” di casa Sega è in balia di un nuovo grave pericolo che potrebbe annientarlo per sempre. Ancora una volta, quindi, dovremo immedesimarci nella parte del salvatore di mondi, ruolo che non ci dispiace affatto ricoprire. PSU ha confermato nel tempo di essere una saga che ha sempre saputo stupire ed eccitare i players, soprattutto nei primi anni novanta, grazie al suo tipico stile da Old-Gdr costruito in un ambiente adventure davvero affascinante. Dopo un buon primo episodio della saga (uscito su Ps2 più di un anno fa), scopriamo insieme se, anche questo titolo, si rivelerà spumeggiante e coinvolgente come ci auguriamo.

Una pace compromessa…l’inizio di un’avventuraIl sistema “Gurahl” (formato dai 3 pianeti: Parum, Neudaiz e Moatoob) dopo una sanguinaria guerra che coinvolse le 4 razze dominanti della galassia (Umani, Newmani, Bestie e Cast) per più di 500 anni, sta vivendo un tempo di pace duratura e prosperità. Ma una minaccia aliena venuta dal cielo (i Seed) si appresta a spezzare gli equilibri dell’intero sistema, portando nuovamente le razze sul campo di battaglia, in una guerra fratricida che come epilogo porterà la fine del mondo. L’oscura caduta dei Seed ha seminato morte e distruzione sin da subito; ed è proprio per questo che anche voi avete deciso di arruolarvi nella più grande compagnia di sicurezza spaziale del sistema Gurahl: i “Guardians”. Riuscirete a proteggere il futuro del sistema dalle ambizioni degli illuminati?

Prima di tuffarvi nella storia, avrete la necessità di creare un personaggio. Scoprirete che sin da subito dovrete decidere con quale delle 4 razze esistenti vogliate schierarvi. Sarete un Newmano, abile nelle capacità mentali e tecniche, ma scarso nel combattimento, oppure diverrete una forma di vita artificiale (il Cast) dotata di una predisposizione eccezionale all’uso di armi da guerra, a fronte però di una scarsa abilità manipolativa? O forse è meglio appartenere ad una razza temibile come quella delle “Bestie”, specializzate nel combattimento corpo a corpo, ma debole sotto l’aspetto militare, o piuttosto vestire i panni di un semplice Umano caratterizzato da un bilanciamento di tutte le abilità e con margini di sviluppo notevoli? La scelta sarà tutta vostra. Inoltre, le caratteristiche del personaggio che potrete decidere sono davvero molte (colore della pelle, indumenti, taglio di capelli, corporatura, fisionomia, timbro della voce ecc.) e vi permetteranno di costruire un character che sia quasi a vostra immagine e somiglianza.

L’unica modalità disponibile (a meno che abbiate la possibilità e la voglia di giocare in multiplayer on-line sottoscrivendo un abbonamento mensile) è quella singola. Si tratta di una serie di missioni speciali da completare, su ordine dell’organizzazione dei “Guardians”, che vi permetteranno di avanzare nella storia e sbloccare vari elementi extra. Ogni singola missione vi chiederà di recarvi nel luogo concordato, fare il vostro dovere e quindi raggiungere l’obiettivo richiesto (orde di mostri assetati di distruzione, salvataggi burrascosi e recuperi di organismi infetti vi attendono con ansia). Partecipando alle missioni dovrete selezionare anche lo stile di combattimento che volete utilizzare (Hunter, Force ecc); questo vi permetterà di conoscere i vari “Combact Type” ed imparare quali di essi sia meglio utilizzare per ogni specifica situazione. Difatti, quello che rende particolare questa scelta, è la possibilità di cambiare “Type” in qualsiasi momento tra un episodio e l’altro, in modo da far crescere di livello i vari stili di combattimento grazie ai “punti missione” guadagnati. Questo vi permetterà di sviluppare il personaggio sotto un ulteriore aspetto che si rivelerà significativo nel susseguirsi della tramaSuccessivamente vi verrà richiesto di formare un “Party” (il vostro miniesercito), per affrontare le singole missioni. Esplorando le futuristiche città del gioco, incontrerete molti individui che vorranno sposare la vostra causa personale; per permettergli di unirsi a voi, basterà invitarli ad aggregarsi nel Party. E’ comunque importante sottolineare che alla fine di ogni missione il party si scioglierà, dandovi la possibilità di costruire combinazioni di personaggi differenti in ogni occasione.

Il sistema d’armamento multifunzionale, poi, è davvero sorprendente. Direttamente dall’inventario del menu di gioco, avrete la possibilità di visualizzare tutte le armi ottenute sino a quel momento e scegliere quali di queste inserire nella paletta d’attacco (un minimenu che potrete consultare in qualsiasi momento direttamente sul campo di battaglia per sostituire l’arma in uso). Passare da uno spadone ad una pistola laser o ai doppi pugnali sarà immediato, permettendovi di sconfiggere i mostri nel modo più adeguato e rendendo l’ambiente di battaglia davvero accattivante e vario. Sempre nelle sessioni di combattimento, potrete ricorrere all’uso di attacchi speciali (Attacco Esatto, Contrattacco ecc) ed effettuando una serie di combo sferrare un attacco critico al fine di provocare danni ingenti ai nemici.

Il gameplay è quello che ha da sempre caratterizzato positivamente la serie. Gli aspetti tipici del gioco di ruolo (Lv esperienza, Hp, Oggetti, Potenziamento, Abilità) si sposano perfettamente in uno stile action che vi permetterà di interagire con l’ambiente circostante, coinvolgendovi in battaglie mai statiche. C’è però, purtroppo, un rovescio della medaglia; le fasi di esplorazione e di svolgimento della trama si sono rivelate cosi estese da spezzare più volte il ritmo di gioco (gli amanti della frenesia non apprezzeranno. Sotto l’aspetto grafico ci si aspettava sicuramente di più; di fatti se le città sono rifinite ottimamente, non si può dire lo stesso per gli scenari di battaglia ed esplorazione, che presentano alcuni bug vistosi e la presenza sporadica di scalettature che potevano essere tranquillamente eliminate. Infine, il sonoro è molto ben curato ed in alcuni frangenti si riscopre sperimentale, lasciando trapelare le parvenze di una storia epica che vi saprà senz’altro convincere.

– Storia avvincente

– Sistema di gioco multifunzionale

– Ottima longevità

– Grafica discreta

– Non d’immediato apprendimento

– A tratti noioso

7.2

Ambition of the Illuminus è un buon titolo che non ha deluso le nostre aspettative. Dotato di un’alta longevità (grazie ai moltissimi aspetti da approfondire), il prodotto si è dimostrato uno dei più significativi dell’ultimo periodo per Ps2. In definitiva, pur non raggiungendo il livello degli ultimi titoli Square Enix (vedi capolavori come FF XII e Valkyrie Profile 2) grazie al suo stile di gioco unico e a un gameplay polifunzionale, verrà sicuramente apprezzato da chiunque nutra interesse verso il mondo del role playing games.

Voto Recensione di Phantasy Star Universe: Ambition of the Illuminus - Recensione


7.2