Anteprima

NBA Live 10

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a cura di Zephiro

Impossibile per un colosso dell’intrattenimento elettronico quale EA Sports, vedersi soffiare il primato di un titolo sportivo, sezione che da anni decreta il successo della casa di sviluppo americana. Da un po’ di tempo a questa parte, l’ottimo lavoro svolto dai talentuosi programmatori di 2K Sports ha seriamente messo in dubbio la sua egemonia, portando avanti una serie NBA 2k che oramai è sinonimo di simulazione cestistica. Nonostante le tante osservazioni fatte dai fan al precedente capitolo della serie NBA Live, EA non si è lasciata intimorire e ha raccolto la sfida apportando numerosi miglioramenti al gameplay, partendo proprio dai feedback raccolti sul forum ufficiale. Riuscirà il nuovo lavoro, capeggiato fra l’altro da Mike Wang, ex lead designer di 2K Sports, a ristabilire i precedenti equilibri? Scopriamolo assieme in questa anteprima.

Imparare dai propri erroriCercando di intraprendere la strada percorsa con la serie Fifa, gli sviluppatori EA hanno deciso di accogliere con molto interesse le critiche dei giocatori. La maggior parte delle osservazioni rivolte al precedente capitolo erano fondate sulla mancanza di realismo di alcune sessioni di gioco, comportamenti alquanto strani nelle diverse fasi e, in definitiva, sul sistema di controllo che appariva piuttosto rigido per lunghi tratti. Partendo proprio da questo aspetto, il lavoro dei programmatori si è concentrato maggiormente nel ridisegnare un sistema di controllo adeguato alle diverse occasioni, in grado di stabilire un maggior feeling con quanto avverrà in campo. Il nuovo capitolo vedrà così il debutto del Direct Control System e del Free Passing. Con il primo, alla pressione di un dorsale, sarà possibile prendere letteralmente il controllo di un giocatore diverso dal portatore di palla. Il meccanismo è piuttosto semplice: una volta premuto il dorsale ogni giocatore in campo sarà identificato da un diverso tasto, se si manterrà premuto uno di questi tasti, il giocatore ne assumerà il controllo, relegando alla cpu il momentaneo controllo del portatore di palla. Una volta rilasciato il tasto, la palla sarà passata al giocatore corrispondente. In questo modo si avrà un maggior controllo sui giocatori e si potranno costruire azioni davvero interessanti e realistiche, senza essere legati a schemi di IA da parte della console. Oltre questo, esiste anche la possibilità di cambiare velocemente il giocatore controllato tramite questo sistema, per permettere azioni ancora più complesse e spettacolari. Buone notizie arrivano anche sul fronte dei passaggi, tramite stick destro; ora si potrà utilizzare la nuova feature Free Passing, ovvero la possibilità di indirizzare in qualunque direzione un passaggio senza curarsi di dover girarsi con conseguente perdita di tempo. Gran parte delle animazioni, infatti, saranno contestualizzate rendendo più intuitivo l’approccio alla gara.

Un altro grande passo in avanti è stato fatto sulla meccanica di rilascio: i tiri saranno finalmente influenzati non solo dalle statistiche dei giocatori, ma anche dal tempismo richiesto per effettuarli, con durata dell’animazione diversa per ciascun elemento della squadra. Rifiniture di questo tipo sono state apportate anche per i rimbalzi ed i blocchi, ora più naturali e meno prevedibili rispetto al precedente capitolo che terranno conto anche di tempismo, posizione e fisicità dei giocatori coinvolti. In generale, in campo i giocatori si muoveranno con maggiore dinamismo, fluidità e realismo, vantando anche molte animazioni ad hoc per ciascuna situazione di gioco. Il sistema di dribbling è stato reso maggiormente integrato con l’azione di gioco, introducendo il meccanismo del size up per liberarsi della marcatura asfissiante.

Realismo estremoSe c’è un aspetto in cui Electronic Arts è maestra, è quello di saper riprodurre quasi alla perfezione l’aspetto audio-visivo di una partita come si trattasse di un evento televisivo. Anche quest’anno figureranno ulteriori miglioramenti ed aggiunte per rappresentare in maniera quanto più fedele possibile ciò che avviene nei palazzetti americani durante una partita di basket. Ogni cosa sembra essere curata nei minimi dettagli, dagli asciugamani della squadra presenti a bordocampo, alle divise di allenamento per i giocatori non titolari, passando per moltissimi tipi di scarpe o divise. “Cut scene” dal sapore televisivo condiranno le imprese sul parquet, sottolineando le azioni più affascinanti con riprese spettacolari. Nonostante il contorno sia già ottimo, ciò che preme ai giocatori è quello che avviene realmente in campo, e per fortuna il tocco dei programmatori è stato saggio anche in questo aspetto. Un nuovo sistema di motion capture darà vita a movimenti fluidi, mai staccati o legnosi, dando alle azioni di gioco un’armonia inedita per la serie. Non mancano animazioni ad hoc per i cestisti più noti, particolare che relega il prodotto EA fra i migliori in questo campo. I modelli dei giocatori sono dettagliati e realistici e con un gran numero di poligoni a definirli; le texture appaiono ben applicate ed all’altezza della serie, con dettagli e rifiniture che si sprecano sulle divise e sui corpi degli atleti. Ottime le modalità di gioco, fra le quali spiccano senz’altro le possibilità offerte dal Dynamic DNA. Tramite questa feature sarà possibile, infatti, avere sempre il controllo dei giocatori nella realtà, con infortuni, squalifiche e prestazioni calcolate ed aggiornate in maniera regolare; da questo punto di vista la Live Season appare ancora più interessante da vivere. Il Dinasty Mode rappresenterà la classica modalità manager i cui particolari ed approfondimenti saranno rivelati in sede di recensione, ormai vicinissima.

Piccole sbavatureFra i difetti presenti in questa fase di sviluppo possiamo annotare che, nonostante i miglioramenti, a volte si nota una non perfetta gestione delle animazioni dei passaggi, spesso non legate alla distanza da colmare. Più decisiva, invece, appare la sensazione di trovarsi a volte dinnanzi ad un sistema di controllo poco reattivo in fase di blocco, non riuscendo a rendere questa manovra avvincente quanto dovrebbe. Piccoli nei che speriamo i programmatori possano sistemare prima dell’uscita del titolo nei negozi. In definitiva, comunque, la sensazione che quest’anno la serie possa tornare in vetta è forte, a fronte dei tanti piccoli e grandi miglioramenti apportati in fase di sviluppo e all’impegno profuso dai designer.

– Dynamic DNA

– Tecnicamente al top

– Miglioramento nel gameplay

Tuffatevi nel nuovissimo NBA Live 10 e diventate una leggenda di questo spettacolare sport. Grazie ad alcuni accorgimenti vi sembrerà di essere davvero davanti alla TV al cospetto di una reale partita, fra riprese in stile televisivo, sovrimpressioni dettagliate, ed in generale grazie ad un comparto tecnico di prim’ordine e una fluidità mai vista prima. Maggiore controllo sulle azioni con il nuovo Direct Passing e Control System, più possibilità di gioco e la sensazione di essere davvero sul parquet. Aggiornamenti dai campi in tempo reale che seguiranno a ruota i vostri atleti virtuali grazie al Dynamic DNA, feature che garantirà la massima immersione nel mondo del basket come mai prima d’ora.