Humble Freedom Bundle

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a cura di Daniele Spelta

Redattore

Il mondo dei videogiochi e il neo presidente degli USA Donald Trump non hanno quello che può essere definito un rapporto facile; ben prima della sua elezione, in un tweet risalente al 2012, Trump aveva già evidenziato come – a suo dire – i videogiochi portassero violenza ed era quindi una saggia idea che venissero maggiormente controllati. Con la sua salita alla Casa Bianca, la situazione è però degenerata velocemente, in particolar modo dopo la sua firma posta sul decreto legge velocemente rinominato Muslim Ban che, riassumendo in modo brutale, blocca gli ingressi sul suolo americano per i cittadini provenienti da sette paesi a maggioranza musulmana, a prescindere dal loro sesso, età o estrazione sociale. Le reazioni da parte dell’industry non si è fatte attendere, c’è chi ha cavalcato l’onda proponendo una serie di titoli piuttosto discutibili, dove il protagonista è Trump in persona che fa robe tra l’inutile e l’imbarazzante, ma c’è anche chi ha preso una posizione più seria e netta contro il provvedimento. 
Come mai il Freedom Bundle
In ordine temporale, l’ultima iniziativa di questo genere è quella di Humble Bundle, store noto ai più per le sue offerte in tema di videogiochi e per la collaborazione con ONG, Onlus ed altri enti di beneficenza o associazioni di volontariato. La legge promulgata dal nuovo presidente a stelle e strisce non poteva lasciare indifferente Jeff Rosen – di Wolfire Games e primo “ideatore” dietro ad Humble Bundle – che in un’intervista ad Ars Technica ha sottolineato come gli impiegati di Humble Bundle Inc. provengano da ogni parte del mondo e come un provvedimento volto a limitare arbitrariamente la libertà di spostamento di migliaia di persone sia un atto illegittimo e profondamente sbagliato. 
Take a stand for freedom. Give me your tired, your poor, your huddled masses yearning to breathe free, the wretched refuse of your teeming shore. Send these, the homeless, tempest-tost to me, I lift my lamp beside the golden door.” (Trad. A me date
i vostri stanchi, i vostri poveri, le vostre masse infreddolite desiderose di respirare liberi, i rifiuti miserabili delle vostre spiagge affollate. Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste, e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata). Questo sonetto, scritto dalla poetessa americana Emma Lazarus agli inizi del ‘900, è posto ai piedi della Statua della Libertà ed è anche stato usato da Jeff Rosen come apertura del Humble Bundle Freedom (qua il link diretto allo store), la risposta dello store digitale al Muslim Ban indetto da Donald Trump e più in generale una netta presa di posizione contro le discriminazioni nei confronti di chi subisce quotidianamente i disastri causati dalla guerra. L’intenzione benefica è quanto mai chiara, è espressa dalle poche righe tratte dal poema “Il nuovo colosso” ed è ribadita a voce alta ed in modo ancora più chiaro dai tre enti che beneficiano al 100% dei guadagni di questo bundle. Scorrendo la pagina dedicata al Freedom Bundle, appaiono infatti ben sottolineati i nomi di Medici Senza Frontiere, di ACLU (American Civil Liberty Union) ed International Rescue Committee, tre associazioni scelte da Humble Bundle Inc. per il loro impegno in difesa delle popolazioni colpite dalla guerra, dei rifugiati ed in favore della loro libertà e dei loro diritti civili. Come detto, ogni centesimo speso in questa campagna di raccolta fondi – perché di questo si tratta – viene versato alle tre associazioni e nel giro di nemmeno una giornata, non solo la cifra inizialmente fissata a 300.000 dollari è stata agevolmente superata, ma si è oramai sforata la quota dei quattro milioni di dollari. A prescindere dall’ovvio vantaggio economico dell’offerta, la forte risposta data dai giocatori dimostra l’attenzione della community per le tematiche toccate dal Freedom Bundle, a cui va sommato l’impegno in prima fila degli stessi sviluppatori e publisher che hanno messo la loro faccia, più che i loro stessi prodotti, in favore ed in sostegno dell’iniziativa indetta da Humble Bundle. La reazione contro il Muslim Ban da parte di Humble Bundle non è infatti un caso isolato e prima di esso si erano esposti anche i ragazzi di Insomniac Games, che in un video avevano espresso tutto il loro disappunto contro le mosse di Trump. Dello stesso parere è anche l’IGDA (International Game Developers Association) che ha commentato come un errore ed una stereotipizzazione quello che è presente nel Muslim Ban, legge che tra l’altro ha toccato direttamente Navid Khonsari, sviluppatore di 1979 Revolution: Black Friday e Shahid Kamal Ahmad, figura che ha collaborato con PlayStation per No Man’s Sky e Velocity 2X. Un forte sostegno ai developer dei paesi colpiti dal bando è inoltre arrivato da Devolver Digital, che si è dichiarata pronta a sostenere la loro presenza alla GDC 2017. Con buona pace dei vecchi cliché, questa volta i videogiochi e chi fa li fa non sono la causa della violenza, anzi, forse sono una fra le voci più valide ed un antidoto contro di essa.
Ok, ma i giochi?
Al di là delle proprie idee politiche, guardando l’offerta con uno sguardo asettico da economista di Wall Street, il Freedom Bundle rasenta il concetto di rapina a mano armata, perché, prendendo in considerazione la spesa minima iniziale di trenta euro, si arricchisce il proprio catalogo di Steam di oltre una trentina di titoli, per un valore complessivo di circa seicento euro. Nel caso in cui non andiate d’accordo con lo store digitale di Valve, una buona fetta dell’offerta può anche essere riscattata in versione DRM-Free. Possiamo capire a questo punto i dubbi attorno al backlog, quel mostro che si alimenta ad ogni acquisto fatto su qualsiasi negozio, fisico o digitale, e che più passa il tempo e più diventa pesante ed impossibile da sconfiggere. Il nostro suggerimento è questo: lavatevene la coscienza, perché lo state facendo in fin di bene. Anche noi abbiamo fatto il seguente ragionamento e ci sentiamo meno in colpa per avere ammassato un’altra sfilza di giochi che forse non installeremo mai. Non fraintendete però quello che abbiamo appena detto, il Freedom Bundle non è affatto un ammasso di titoli privi di significato e di terza fascia, certo, qualche gioco con meno appeal ve lo ritroverete, ma assieme ad essi aggiungerete al vostro catalogo produzioni di primissima fascia, uscite anche in tempi molto recenti. Il fiore all’occhiello di questa raccolta è senza ombra di dubbio The Witness: solo per fare due conti, attualmente il pluripremiato puzzle-adventure di Jonathan Blow è acquistabile su Steam per circa 37€, mentre per tutto il bundle la spesa può anche fermarsi a 30€. Non serve essere dei geni quindi per capire che andando su Humble Bundle e mettendo mano al portafoglio, con il prezzo di un singolo gioco se ne portano a casa una cinquantina. Scorrendo l’infinita lista, The Witness non è poi in cattiva compagnia e, giusto per citare una manciata di titoli più noti al pubblico, spuntano di fianco alla creatura di Blow, Stardew Valley – il simulatore di campagnoli – la versione rimasterizzata di Day of the Tentacle, uno dei capisaldi della storia del videogioco ed Invisible, Inc. Il Freedom Bundle è inoltre capace di soddisfare pressoché tutti i palati e la sua offerta spazia in più generi: i cosiddetti simulatori di passeggiate sono ben rappresentati da The Stanley Parable, se avete voglia di menar le mani eccovi accontentati con Guacamelee, mentre le vostre manie organizzative possono essere soddisfatte da quel piccolo capolavoro di Mini Metro. La menzione di onore la riserviamo a Super Hexagon e VVVVVV, due titoli nati dalla geniale mente di Terry Cavanagh. Infine, il premio come “Trova l’intruso” va ad R in a nutshell, un manuale per il noto software di analisi, incomprensibile per i giocatori ma fondamentale per i data analyst, perché il Freedom Bundle non è solo videogiochi, ma anche libri ed audiolibri. 
Concludiamo dicendo che la raccolta fondi proseguirà fino a lunedì 20 febbraio, attualmente l’Humble Freedom Bundle è stato acquistato quasi 150.000 volte e a causa di questo forse inaspettato successo, sono già terminati i codici corrispondenti ad alcuni titoli, come ad esempio Subnautica e Super Meat Boy. In ogni caso, per non rendere meno appetibile il pacchetto, è già stato annunciato che l’offerta verrà resa ancora più ricca con l’introduzione di nuovi titoli. 

Il Freedom Bundle unisce l’utile al dilettevole, cerca di porre l’attenzione su una tematica molto seria, controversa e per molti versi ingiusta, ossia il divieto imposto dall’amministrazione Trump sugli ingressi provenienti da alcuni paesi “nemici”, e lo fa con una delle offerte più ricche e convenienti dell’ultimo periodo, un bundle dal valore complessivo di circa 600€, che viene fortemente scontato ed è acquistabile con un’offerta minima di 30€. Dal canto nostro, ci teniamo a sottolineare come, se deciderete di procedere con l’acquisto, la cifra verrà devoluta a Medici Senza Frontiere, ACLU ed International Rescue Committee ma, nel caso non sentiate vostre le intenzioni e l’operato dei tre enti, acquistate comunque il bundle, perché sarà anche un colpo definitivo al backlog, ma è anche un’offerta scandalosamente conveniente.