Anteprima

Heroes of Newerth

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a cura di Sidmarko

Inutile negare quanto i mod riescano a fare tendenza all’interno del mercato videoludico. Questa fenomenologia, inizialmente sdoganata tramite modifiche amatoriali di sparatutto in prima persona (che hanno regalato prodotti come Counter Strike o Team Fortress 2), sono ora una realtà diffusa ad ampio respiro che ricopre una moltitudine di altri generi. Anche lo strategico Blizzard, Warcraft III, fa vanto di un MOD di grande successo: Defense of the Ancients, più comunemente chiamato con l’abbreviativo DotA. Poprio grazie al suo successo mondiale questo mod è riuscito, nel bene e nel male, a dettare un tipo di gameplay inedito all’interno degli altri stretegici, influenzando non poco molti esponenti del genere. L’esempio più eclatante è stato Demigod, lo strategico online di Chris Taylor che riprendeva molto da vicino le meccaniche di gioco viste in DotA. Ma sono stati rilasciati altri titoli che hanno emulato questo mod, inserendo alcune caratteristiche aggiuntive o migliorando gli aspetti del gameplay. Seguendo l’onda del momento, anche il team di sviluppo S2 Games propone il suo simil-DotA: Heroes of Newerth. Grazie alla versione Beta siamo riusciti a mettere le mani su questo prodotto, andiamo a vedere insieme come si è comportato.

Difendete la torre, ad ogni costo!La chiave di volta nel gameplay di Heroes of Newerth è rappresentata dalla difesa del proprio avamposto e la consegeunte conquista di quello nemico. Come in DotA, quindi, il compito del giocatore sarà quello di distruggere la base dell’avversario, in un match che può arrivare fino a due team composti da cinque giocatori ciascuno. Nei vari percorsi che collegano gli avamposti si troveranno alcune torrette difensive che dovranno essere distrutte per avvicinarsi man mano alle basi nemiche. Durante i vari attacchi, tendenzialmente molto brevi, il giocatore sarà accompagnato da una piccola scorta che partirà regolarmente dalla base; sarà fondamentale coadiuvare l’ attacco dell’eroe con quello di queste unità, visto che da solo, anche se molto potenziato, non potrà fare molto. La scelta dell’eroe viene fatta prima di entrare nel match e pone il giocatore di fronte ad un corposo roster composto da ben sessanta personaggi selezionabili, divisi in due fazioni: Hellbourne e Legion, rispettivamente i buoni e i cattivi, senza mezzi termini. Le caratteristiche di ogni eroe risulteranno molto importanti ai fini della battaglia, non limitando la scelta ad una preferenza prettamente estetica; questo aspetto verrà compreso meglio solo una volta acquisita maggiore dimestichezza con le meccaniche di gioco e dopo avere appreso meglio l’utilità di ogni singolo personaggio. Lo sviluppo del personaggio sarà la condizione necessaria per restare sempre al passo con gli avversari e riuscire a competere con di loro, ma nello stesso modo essere d’aiuto ai compagni. Sono due le strade percorribili nel potenziamento dell’eroe: attraverso una tattica di “mordi e fuggi”, dove veloci attacchi mirati alle unità avversarie consentono di salire di livello con il minimo rischio, oppure tramite l’acquisto di armi o altri oggetti disponibili nei negozi. È molto importante riuscire sin dalle prime battute a portare avanti queste due fasi di level up, soprattutto in modo veloce ed intelligente. L’aspetto dell’interfaccia di gioco ricalca quanto già visto in Warcraft o simili, quindi, una tabella nella parte inferiore dello schermo che indica caratteristiche e skill dell’eroe, queste ultime sempre a portata di click, visto che faranno la differenze in molti combattimenti e una minimappa.

Attenzione NoviziButtarsi nella mischia a scatola chiusa non è il modo migliore per approcciarsi a questo tipologia di videogiochi, e lo sa bene chi ha passato un po’ di tempo su DotA. Il risultato sarebbe morte certa in modo sistematico e reiterante. Per iniziare a conoscere veramente le meccaniche e partire alla conquista dell’avamposto nemico in modo credibile, servono parecchie ore di gioco e un certo numero di match. Da notare quanto gli sviluppatori tengano a far avvicinare al gioco il maggiore numero di utenti, creando partite dedicate ai novizi che permettano loro di imparare al meglio tutti i segreti del gioco, evitando così la forte frustrazione iniziale che può portare successivamente ad un abbandono totale del titolo; un problema che spesso travaglia questi giochi di natura prettamente hardcore.

Grafica Warcraftiana, per non sbagliareIl design di Heroes of Newerth sprizza “Blizzard Style” da ogni singolo pixel, difficile fare a meno di notare questa forte analogia. Dalle scelte cromatiche ai modelli poligonali degli eroi, anche se, vista la superiorità evidente del motore grafico rispetto a quello ormai anziano di Warcraft III, il prodotto di S2 Games gode di un impatto visivo sicuramente più accattivante e meno obsoleto. Purtroppo manca del tutto l’originalità e, sebbene alcuni eroi siano veramente particolari, non poche sono le somiglianze con alcuni già visti in DotA. Durante la nostra prova il net code si è rivelato molto stabile e non sono stati segnalati problemi di rallentamento, anche perchè i match erano ordinati anche in base alla velocità del ping.

– È DotA ulteriormente migliorato

– Comunità già numerosa

– Gameplay molto divertente e solido

Questa prova ci ha permesso di cogliere quanto di buono fatto dal team S2 Games, le cui premesse fanno ben sperare tanto i fan di DotA, quanto i nuovi giocatori che si vorrano immergere in questo videogioco strategico tipicamente hardcore. Purtroppo, sembra che non ci siano grandi novità in serbo, infatti Heroes of Newerth seppur sia un prodotto di qualità, è limitato al ruolo di semplice restyling del pluricitato DotA. Sicuramente le caratteristiche già presenti basteranno ad avvicinare una folta schiera di giocatori, fatto confermato dal grande numero di utenti online durante la nostra prova, ma ciò non significa che qualche novità non avrebbe potuto giovare ulteriormente al sistema di gioco.