Anteprima

God of War: Ascension

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a cura di ghigghi

Tra i tanti, tantissimi sequel presentati a questo E3 God of War: Ascension pare quasi una mosca bianca. La nuova fatica di SCE Santa Monica Studios, che segue di due anni i trionfi di God of War III con quasi 5 milioni di copie vendute a livello mondiale, è infatti un prequel del primo episodio della serie e ci vedrà impegnati nei panni di un Kratos ancora privo delle sue caratteristiche “divine”, sebbene già profondamente segnato dal dolore e dalla sete di vendetta all’indomani della morte della moglie e della figlia. Aspettiamoci quindi un Kratos cattivo, spietato e implacabile contro i suoi nemici, ma a detta degli sviluppatori vedremo per la prima volta anche il suo lato più umano, con in più un’atmosfera meno dark e cupa rispetto al passato.
Il prequel che non ti aspetti
La demo del gioco presentata a Los Angeles ha intrattenuto i fortunati presenti per circa dieci minuti, mostrando una sezione già avanzata della Campagna in singolo in cui Kratos, appena sbarcato in un porto (forse Rodi?), si trova nel giro di pochi secondi già assediato da uomini-capra e altre simpatiche creature mitologiche. Il combattimento è ancora una volta spettacolare, veloce e adrenalinico; ritroviamo infatti una formula ormai assodata, con i tre tipi di attacchi (leggero, pesante, speciale), la schivata, un Rage Mode e gli immancabili Quick Time Event a sottolineare finisher piuttosto sanguinose e violente. In più potremo lanciare i nemici contro i loro compari, rubare le loro armi e utilizzarle immediatamente e ricorrere a un attacco ad area come nel passato. La telecamera dinamica pare davvero perfetta nel seguire l’azione anche con le angolazioni più difficili e scomode e l’impatto grafico non ha certo deluso. Il team californiano ha passato molto tempo a migliorare e a potenziare l’engine di God of War III e in effetti tutto sembra più dettagliato. Texture curatissime, animazioni estremamente fluide e realistiche, ottimi effetti particellari e una gestione della fisica di tutto rispetto, come dimostra la distruzione di un’impalcatura nella prima parte della demo. Il tutto scorre poi con una fluidità impeccabile e non stupiamoci se il gioco taglierà un altro traguardo nella corsa a spremere al massimo l’hardware di PlayStation 3. 
Kratos signore del tempo
L’elemento più curioso emerso dalla demo losangelina è il nuovo potere di mandare indietro il tempo. Grazie a questa abilità (nome in codice Life Cycle) Kratos ha potuto ricostruire un’intera impalcatura abbattuta poco prima da un kraken al largo del porto, riuscendo così a raggiungere la parte alta della città. Nulla di veramente originale in sé (i titoli LEGO di Traveller’s Tales la propongono da anni), ma una simile idea nel gameplay di God of War è una novità non da poco, anche se quasi sicuramente la si potrà utilizzare solo in certi frangenti del gioco e non a nostro piacimento, magari direttamente sui nemici. Per il resto le meccaniche di gioco non sembrano aver tradito minimamente il gameplay del passato, restando saldamente ancorate alla tradizione della serie fatta di controlli semplici e intuitivi, di combattimenti a non finire e di boss giganteschi. Come uniche differenze di un certo peso gli sviluppatori hanno parlato di una longevità meno elevata rispetto ai predecessori e di una maggior presenza di enigmi, legati molto probabilmente proprio al nuovo potere di Kratos.
Mitologia greca in multiplayer
La vera novità di God of War: Ascension è però legata al multiplayer online, che esordisce prepotentemente nella serie con un tratto competitivo molto interessante. La modalità finora svelata dal team californiano è una specie di Domination, con due squadre da quattro giocatori ciascuna (Spartani vs Troiani) che si affrontano per conquistare alcuni punti strategici della mappa e sconfiggere un immenso Ciclope. La sfida si muoverà quindi su due fronti, con gli scontri iniziali tra i componenti del team e infine con un epico combattimento tra la squadra vincitrice e questo gigantesco boss. Prima di buttarsi nella mischia online dovremo però scegliere la classe del nostro alter ego tra le quattro divinità disponibili (Poseidone, Ade, Zeus, Ares), ognuna caratterizzata da perk, abilità e armi proprie. Purtroppo non si potrà impersonare Kratos e da quanto si è visto la personalizzazione dell’aspetto non è delle più complete e approfondite, ma nonostante ciò il multiplayer di God of War: Ascension promette faville. Già immaginiamo infatti le possibili tattiche a più giocatori per uccidere i boss finali, senza tralasciare l’importanza del coordinamento della squadra per avere la meglio sul team avversario. Restano solo da vedere la vastità delle mappe, il bilanciamento tra le quattro classi, il sistema di punteggio e il grado di potenziamento del nostro eroe sulla lunga distanza, ma da quanto svelato finora non possiamo che accogliere con favore questa novità nella serie, sperando nel frattempo che gli sforzi per realizzare un multiplayer all’altezza non inficino la qualità del gioco in singolo. Per scoprirlo bisognerà però aspettare ancora nove mesi; God of War: Ascension è infatti atteso per il 12 marzo del prossimo anno e se non altro c’è ancora tutto il tempo per rifinire al meglio grafica, meccaniche di gioco e ottimizzazione. 

– Multiplayer promettente

– Grafica sempre più definita e spettacolare

– Nuovi poteri per Kratos

Manca quasi un anno alla sua uscita e c’è ancora molto da svelare tra le pieghe di questo prequel, ma già ora God of War: Ascension sembra possedere tutte le caratteristiche vincenti per un titolo di altissimo livello. Non solo un comparto grafico sempre più dettagliato e curato, ma anche un combat-system più vario e dinamico, un nuovo potere e un Kratos diverso dal solito e più umano. Se però il gioco in singolo non subirà veri e propri scossoni rispetto a God of War III, l’introduzione del multiplayer è destinata a rivoluzionare profondamente la saga e, da quanto visto finora, l’esperienza competitiva difficilmente deluderà i fan della serie.