Gli Imperdibili - Girl Power

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a cura di Pregianza

Che l’industria videoludica sia fortemente orientata verso i maschi non è un segreto, dopotutto la stragrande maggioranza dei videogiocatori è di sesso maschile, e le principali case di distribuzione cercano di soddisfare principalmente questa fetta di utenti quando si tratta di scegliere un protagonista per i propri titoli. L’eroe è quasi sempre un uomo, possibilmente alto attorno al metro e 80, moro, belloccio, dotato di barba incolta da tizio che ha dimenticato di rasarsi la mattina prima e capace di cavarsela in ogni situazione. Playboy? Meglio ancora! E già che ci siamo piazziamogli un paio di pistole da qualche parte. No, non in “quella” parte, per carità. 
Peccato che, tolta qualche pregevole eccezione, buona parte dei personaggi maschili dei videogiochi abbia la profondità di un manichino in cartonato, e che la situazione sia ancora più mesta quando si passa alle donne, ridotte con fin troppa frequenza a semplici oggetti virtuali del desiderio o a principessine da salvare prive di alcuna utilità effettiva. 
Ultimamente, per fortuna, tale tendenza sta lentamente spegnendosi, le videogiocatrici sono sempre di più e molte software house hanno deciso di puntare su personaggi femminili ben caratterizzati, forti e più capaci delle loro controparti maschili. Oggi cerchiamo di stilare una lista delle nostre donne preferite appartenenti al mondo dei videogiochi: chiaramente solo dieci scelte sono limitate e limitanti, ma abbiamo cercato di puntare sulle protagoniste più indipendenti, dure e carismatiche secondo noi, a costo di lasciar fuori personaggi leggendari ma un po’ troppo passivi (come la cara e vecchia Peach), o troppo variabili tra un gioco e un altro della stessa serie (Zelda, stiamo parlando di te). Vediamo chi figura nella nostra classifica non numerata odierna.
Con due gambe che farebbero impallidire un Baobab, Chun-Li è senza ombra di dubbio alcuno il personaggio femminile più riconoscibile nella storia dei picchiaduro. Dopo la morte del padre, agente dell’Interpol ucciso mentre investigava sulle attività illecite dell’organizzazione Shadaloo, la giovane ragazza si mette all’opera per distruggere definitivamente il potente gruppo criminale guidato da Bison. 
Non solo Chun-Li è un personaggio molto importante nella trama degli Street Fighter, visto che le sue azioni contribuiscono attivamente alla sconfitta dell’antagonista principale, ma vanta anche un look tanto semplice quanto geniale, che è stato capace di fissarsi nelle menti di tutti i videogiocatori.  Una donzella agilissima e capace di combattere contro enormi energumeni senza troppe difficoltà, merita effettivamente l’appellativo di “donna più forte del mondo”, anche se è lei stessa a definirsi tale.
Uno dei personaggi più complessi e tragici di questa lista, Celes è tra le migliori protagoniste femminili mai viste in un Final Fantasy, e non è dire poco. Ex generale dell’impero, trasformata in un Cavaliere Magitek con un’infusione sperimentale di magia, Celes è una potente guerriera, che deve continuamente decidere tra il suo senso del dovere e la sua umanità. Alla fine sceglie praticamente sempre la via della giustizia e diventa, insieme all’altrettanto ben caratterizzata Terra, la vera protagonista di Final Fantasy VI, assumendosi il compito di ritrovare i suoi compagni di avventure e di salvare il mondo dopo il disastro causato da Kefka. 
Non bastasse la sua enorme importanza nella storia, Celes è anche la protagonista di due delle scene più emozionanti dell’intera saga, l’opera e il suo tentato suicidio, per questo l’abbiamo preferita a Terra e ad altre storiche comprimarie donne dell’epica di Square. 
Per anni il simbolo delle donne nei videogiochi, Lara Croft ha sempre rappresentato l’ideale di personaggio femminile carismatico e sicuro di sé. Nonostante i suoi creatori abbiano spinto un po’ troppo l’acceleratore sull’elemento del “sexy”, viste le sue forme esagerate, è sempre riuscita a farsi prendere sul serio come esempio perfetto di eroina da videogiochi d’azione, praticamente un Indiana Jones al femminile. Con un quantitativo innumerevole di giochi che la vedono come protagonista, e pure qualche film, Lara ha segnato per sempre l’industria videoludica. Va applaudita anche per essere riuscita a tornare tra le big dopo il tracollo della sua serie, grazie a un reboot di pregevolissima fattura. Ora Lara non è più un’invincibile avventuriera britannica, ma una giovanissima sopravvissuta capace di adattarsi e di superare ogni genere di avversità grazie al suo spirito incrollabile. Un ottimo punto di partenza da cui far evolvere ulteriormente questa amatissima esploratrice. 
Altra donna dal passato tormentato, Sarah Kerrigan è stata per anni il perfetto esempio di donna dura e indipendente, vittima di tragiche vicende. Una Ghost dai poderosi poteri psichici, la giovane serve per anni Arcturus Mengsk credendo fermamente nei suoi ideali, finché non viene tradita e abbandonata in balia degli Zerg. Rinasce trasformata e a capo dello sciame, divenendo una forza distruttiva inarrestabile e una delle cattive più indimenticabili e carismatiche in assoluto.
Tutta la saga di Starcraft ruota attorno a Kerrigan e alle sue disavventure, tanto che recentemente Sarah è tornata l’eroina principale della serie in Heart of the Swarm. Gli sceneggiatori di Blizzard hanno fatto qualche passo falso nel caratterizzarla nell’ultimo capitolo, ma la regina delle lame non può comunque mancare in questa lista. 
Ok, scelta prevedibile, ma non esiste elenco di questo tipo che non contenga Samus Aran. Il perché è presto detto: Samus è stata la prima eroina a stupire tutti dimostrando di poter fare tutto ciò che ai tempi ci si aspettava da un eroe di sesso maschile. Praticamente nessuno pensava di essere al controllo di una donna negli anni del primo Metroid, e la rivelazione del finale fu un colpo di scena eccezionale che proiettò la bionda protagonista in cima alla lista di milioni di videogiocatori.
Nonostante la caratterizzazione limitata, e gli sforzi enormi compiuti dal Team Ninja per rendere questa leggendaria eroina un personaggio fragile e insulso (parliamoci chiaro, Other M dal punto di vista narrativo è uno scempio), Samus è ancora una delle donne più amate e riconoscibili nel mondo dei videogiochi, e lo rimarrà in eterno. 
Ci sono svariati motivi per cui Alyx Vance è vista quasi all’unanimità come uno dei migliori personaggi femminili di sempre, ma i più importanti per noi sono principalmente un paio. Il primo è il modo in cui è caratterizzata la ragazza, che grazie a dialoghi ben scritti e azioni naturali riesce ad apparire forte, indipendente e credibile senza bisogno di diventare inutilmente fredda e irriverente. Alyx è prima di tutto umana, una giovane sveglia, intelligente e capace in un mondo brutale e in rovina, una compagna utile e competente, in grado di rallegrare la buia situazione in cui si trova Gordon Freeman con la sua sola presenza e di salvare l’eroe in più occasioni.
Non bastasse, Alyx ha dimostrato a tutti gli sviluppatori come sviluppare un compagno in un videogioco, provando definitivamente che avere un altro personaggio appresso guidato dall’intelligenza artificiale può essere un fattore positivo e non necessariamente solo un peso pronto a dare il via a innumerevoli missioni di salvataggio. La compagna perfetta, insomma.
Un personaggio femminile incredibile e forse uno dei migliori personaggi nella storia dei videogiochi, The Boss ribalta completamente i canoni femminili nel media. In Metal Gear Solid 3 questa donna dalle abilità quasi sovrumane è la principale antagonista, ma non è il “cattivo”. La sua storia è ben più tragica, fatta di tradimenti e disgrazie, e forgiata da una infinita forza di volontà. The Boss è la donna da cui tutta la saga parte, la figura che influenza più di ogni altra le azioni di quello Snake che diverrà Big Boss. Costretta ad abbandonare il suo stesso figlio e a uccidere l’uomo che ama per salvargli la vita, viene bollata come una traditrice dalla patria a cui ha dedicato tutta la sua esistenza, ma non importa. Fino alla fine agisce per salvarla, arrivando a farsi uccidere dallo studente che ama più di ogni altro per scongiurare un conflitto nucleare. Non c’è personaggio femminile più forte e carismatico di The Boss, e la scelta di Kojima di utilizzarla come fulcro degli eventi della sua serie più nota è quanto mai lucida e comprensibile. Vorremmo davvero vedere più personaggi femminili di questo livello nei videogame.
Perché Ada Wong ha un posto in classifica? Piuttosto semplice in verità. Ada Wong fa sempre quello che le pare, quindi, se vuole far parte della lista, la si mette nella lista. Questo personaggio femminile, tra i più misteriosi e importanti nella serie Resident Evil, ha sempre agito nell’ombra per motivazioni note solo a lei. Imprevedibile, Ada è una combattente capace di cavarsela in ogni situazione, di aggirare il pericolo con maestria e di spostare sempre l’ago della bilancia a suo favore. Dopo aver conquistato innumerevoli fan In Resident Evil 2, nel sesto capitolo principale è divenuta finalmente una delle protagoniste primarie (e, anche se non è del tutto vero, persino la cattiva principale), con una campagna dedicata che chiude il cerchio e non dimentica di sottolineare ancora una volta come miss Wong sia capace di ottenere sempre ciò che vuole. 
La new entry di questa lista è la coprotagonista di uno dei titoli più stupefacenti di quest’anno, Elizabeth. Questa ragazza dotata di incredibili poteri è la colonna portante della complessa e fantastica narrativa di Bioshock Infinite: tutto ruota attorno a lei e al mistero che la circonda, e mentre si scopre passo dopo passo qual’è la vera identità della ragazza e cosa rappresenta realmente nel mondo di gioco è impossibile non affezionarsi al suo carattere. Liz è gioviale e luminosa, intelligente e capace di badare a se stessa, per certi versi mantiene molti degli aspetti che hanno reso Alyx Vance indimenticabile, ma li rimescola in una personalità molto più complessa di quanto appare, e amplia la formula del buon compagno trasformandosi in un mezzo tramite cui il gioco propone numerose meccaniche alternative all’utente. 
Un personaggio geniale, nulla da eccepire.
Non molti probabilmente avranno giocato a Valkyrie Profile da queste parti, quindi Lenneth potrebbe essere un personaggio oscuro ai più, fatto sta che questa valchiria è una delle più indimenticabili eroine spuntate dai jrpg. Lenneth ha un passato misterioso che viene svelato solo giocando in un certo modo, e vogliamo evitare di spoilerarvelo o di rovinarvi la notevole storia del titolo. Sappiate solo che questa ragazza è un’eroina in armatura (completa! Non un bikini di ferro, per una santa volta) capace di superare i suoi maestri, i suoi compagni e persino la morte, e di salvare il mondo degli uomini e degli dei dalla distruzione. Ribalta persino il tipico tema della “principessa in pericolo”, visto che è lei a salvare Lucian nel finale. Nell’ormai lontano 2000 vedere una tale guerriera in un videogame era a dir poco una rarità.