Anteprima

Driver: San Francisco

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a cura di andymonza

Los Angeles – Dopo averlo visto più volte durante le fiere dello scorso anno, l’E3 2011 ha finalmente portato con sé una prova diretta di Driver: San Francisco, reboot della saga a cura degli sviluppatori originali Ubisoft Refections. Un titolo che mira a recuperare le radici della serie, puntando tutto sulla guida per le suggestive vie della città americana. A rinfrescare la formula ci pensa una tecnica nota come Shift, la quale permette di saltare velocemente da un veicolo all’altro, senza limiti spaziali su tutta la mappa della città. Ecco le nostre impressioni volante alla mano.

If you’re goin’ to San FranciscoLa stazione demo – opportunamente installata all’interno di una vera Dodge Challenger identica a quella della copertina – permetteva di prendere parte ad una breve sessione free roaming, grazie alla quale familiarizzare con il sistema Shift e testare con mano il modello di guida. Nella versione Playstation 3 da noi provata, il tasto X permetteva di accedere allo Shift, il quale si concretizza in un immediato cambio di inquadratura, con la telecamera che si pone a perpendicolo sopra la macchina di Tanner, la quale procede sul suo percorso guidata dall’intelligenza artificale. Il giocatore si trova infatti libero di muovere l’inquadratura per la mappa cittadina, potendo zoomare e selezionare un qualunque veicolo in moto con un’ulteriore pressione del tasto X, e ritrovarsi così al volante in pochi istanti. Una meccanica che purtroppo non gode di una giustificazione molto convincente a livello di trama – pare infatti che un devastante incidente abbia lasciato in coma il protagonista, il quale al suo risveglio ha scoperto di poter trasferire la sua coscienza all’interno di qualunque corpo – ma si rivela effetivamente godibile pad alla mano. Le possibilità offerte dal giocatore sono infatti molteplici: commettere un errore durante un inseguimento non costituirà più un problema, in quanto sarà sufficiente traferirsi in una macchina più vicina al bersaglio per continuare la caccia. Durante la nostra prova siamo anche riusciti a sfruttare lo Shift per qualche tattica avanzata, come trasferirsi in un veicolo della corsia opposta per bloccare un fuggitivo con un bel frontale. Va altresì detto che la disponibilità illimitata dello Shift toglie una discreta fetta di enfasi alla guida vera e propria, in quanto “saltare” da una macchina all’altra diventa ben presto molto più efficace che stare dietro ad un volante per più di qualche secondo: a nostro parere, una limitata scorta di utilizzi dello Shift, magari ricaricabile come il classico Turbo dei giochi arcade, avrebbe bilanciato un po’ meglio la formula, favorendo inoltre un approccio strategico alla guida.

Shifting the cityPer quanto non poter provare le missioni della campagna singolo giocatore abbia gettato qualche dubbio sugli effettivi contenuti, girare liberamente per le strade di San Francisco ci ha dato un’ottima visione d’insieme del ricco setting messo a disposizione dagli sviluppatori. La città è stata riprodotta fedelmente, con tanto di landmark perfettamente riconoscibili, dal Golden Gate a Union Square, ed abbondante traffico, costituito da un gran numero di veicoli su licenza. Le immancabili Mustang, Dodge e Camaro, ma anche qualche sorpresa, come l’italiana Cinquecento, sfilano senza sosta per le arterie principali della città, pronte per essere “prese in prestito” dal giocatore. Interessante anche come le pattuglie della polizia possano dar vita a divertenti inseguimenti: è sufficiente speronarne una per scatenare le ire delle forze dell’ordine, le quali cominceranno a dare sistematicamente la caccia a Tanner. Le opzioni a disposizione del giocatore saranno a questo punto due: seminarli con la macchina incriminata, oppure “saltare” ad un’altro mezzo e lasciare che l’intelligenza artificiale si prenda la colpa di tutto. Anche se per ora non vi sono dettagli chiari in merito, gli sviluppatori assicurano che seminare gli sbirri fornirà un qualche tipo di ricompensa. Terminata con successo anche la fase d’inseguimento ci siamo dati ad un’interessante gara secondaria, dove si corre in compagnia di un collega, con la possibilità di passare dalla nostra macchina alla sua con lo Shift. L’obiettivo è arrivare all’ultimo checkpoint prima delle due macchine avversarie. Nel complesso, un diversivo divertente, che fa ottimo uso del salto da una vettura all’altra. Prima di prendere commiato abbiamo avuto modo di testare anche una delle modalità multigiocatore, definita Tag. Uno dei piloti sarà infatti “taggato”, e dovrà tenersi lontano dalle macchine dei contendenti, accumulando nel contempo un punteggio per ogni secondo in cui riuscirà a mantenere il tag su di sè. Compito dei concorrenti sarà toccare la sua vettura e guadagnarsi il Tag, per poi fuggire a loro volta. Divertente e velocissima, anche questa modalità permette ai giocatori di utilizzare strategicamente lo Shift, cambiando di continuo veicolo per intercettare il giocatore fuggitivo.

– Shift divertente ed immediato

– Modalità multigiocatore ben congeniata

La prova diretta su Driver: San Francisco ha rivelato un gameplay immediato e tutto sommato divertente grazie allo Shift, che offre possibilità del tutto innovative per le fasi d’inseguimento. Allo stesso tempo, la meccanica rischia di mettere in ombra quella che da sempre è la caratteristica portante del brand, ovvero la guida al limite. Fondamentale per il giudizio finale sarà anche testare le missioni della campagna singolo giocatore, ancora impossibili da provare. Rimanete con noi per tutte le novità, a presto su queste pagine.