Anteprima

Deadlight

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a cura di DjSonny

Microsoft ha finalmente pubblicato la lista dei videogiochi presentati allo Spring Showcase di San Francisco di quest’anno e nella categoria Xbox Live figura Deadlight, un puzzle-platform in stile survival horror sviluppato dal team spagnolo di Tequila Works. Descritto dagli sviluppatori stessi come il risultato ottenuto dall’incontro di film come First Blood e I Goonies con videogiochi come Another World e Prince of Persia, Deadlight si preannuncia esternato dagli standard dei normali survival horror, soprattutto per le meccaniche di gioco. La squadra di Tequila Works è composta da solo diciotto componenti, tutti comunque molto esperti nell’ambiente videoludico, e la storia è scritta da Antonio Rojano ispiratosi per la stesura della trama a libri come Cell di Stephen King, Hello America di J.G. Ballard e The Road di Cormac McCarthy. Si tratta quindi, sin dall’approccio, di un titolo tutt’altro che banale, che sorprenderà sicuramente anche i veterani del mondo videoludico. 

Un solo superstite
1986, Columbia americana, Canada. Randall Wayne è uno dei pochi sopravvissuti da una grande epidemia che ha contagiato il resto dell’umanità e ha trasformato l’intera popolazione in zombie assassini chiamati “shadow”. Sì, sembra il copione della stragrande maggioranza dei survival degli ultimi anni, ma sostanzialmente Deadlight è un gioco completamente differente da “colleghi” come Left 4 Dead o Dead Rising, nei quali l’essenziale è uccidere tutti i non-morti che ci si parano davanti con noncuranza nei confronti dell’ambiente che ci circonda. A differenza di ciò, Deadlight chiede al videogiocatore di aguzzare l’ingegno e scegliere autonomamente quale sia la cosa più giusta da fare per salvarsi, il che presuppone la libera facoltà di attaccare o meno i nemici o di fuggire per la direzione che si preferisce.Essendo Deadlight più un survival-platform che un normale gioco d’azione, i comandi sono molto semplici: correre, interagire con gli oggetti e saltare. Le armi sono poche e le munizioni molto scarse, perciò in caso di enormi orde di zombie a volte sarà preferibile fuggire mentre in altre situazioni, sarà possibile affrontare direttamente i mangia-cervello, utilizzando le bocche da fuoco o armi corpo a corpo come asce e coltelli. Si tratta comunque di un gioco generalmente abbastanza lento, che permette quindi durante la partita di apprezzare al meglio quelli che sono gli aspetti tecnici ideati da Tequila Works, realizzati con cura e dedizione. Presenzierà anche una particolare barra della stamina, la quale durante le nostre arrampicate, similmente a quanto visto in I Am Alive, si consumerà, costringendoci in determinate occasioni a pensare ed agire celermente.
Praticamente un film
La grafica, tutt’altro che scarna, rimanda in modo effettivo alle ambientazioni dell’America occidentale negli anni ’80 e rende ulteriormente più apprezzabile il gioco, con effetti speciali e texture ottimamente realizzate e appoggiandosi a piani di gioco molto suggestivi, vero punto di forza della produzione, capaci di sfruttare sapientemente i giochi di luce e ombre messi in piedi dall’engine grafico. Allo stesso modo il sonoro, che completa l’opera ricreando al meglio l’atmosfera vivibile all’interno dell’ambiente di gioco, non limitandosi semplicemente, come spesso accade nei survival horror, a raccogliere decine e decine di versi dei non-morti e a distribuirli durante il gioco, ma preoccupandosi maggiormente del circostante. Proprio per la minuzia del comparto tecnico, Deadlight ha un che di cinematografico che sicuramente verrà apprezzato dai videogiocatori. In questi giorni Raul Rubio, uno degli sviluppatori del gioco, ha affermato che indicativamente l’avventura di gioco durerà sei ore e ha voluto mettere in rilievo che la longevità è relativamente importante data la qualità dell’esperienza. Un platform 2D dunque da tenere sotto stretta osservazione, dato che ci farà vestire i panni di un uomo qualunque alle prese con un’orda affamata di zombie, conscio dei suoi limiti e preoccupato per la sua incolumità.

L’uscita sul mercato è prevista per uno dei mesi di quest’estate e il costo sarà circa di 1200 MP.

– Meccaniche di gioco innovative

– Ambientazioni ben ricreate

L’esordio è un momento fondamentale della carriera di uno sviluppatore. A volte è trionfale, altre un po’ meno, ma sicuramente la prima idea deve essere positiva. Tequila Works lo sa. Non stiamo parlando di un team inesperto, tutt’altro, ma che semplicemente si affaccia per la prima volta sul mondo videoludico da sviluppatore. Come spesso capita in questi casi, le aspettative dell’esito finale sono state estremamente enfatizzate, così da caricare il team spagnolo di tante responsabilità. Che Deadlight sia il primo di una lunga e prospera serie? Staremo a vedere…