Recensione

Dead Space Extraction

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a cura di AleZampa

Dopo l’uscita del primo Dead Space, in molti si resero conto che Electronic Arts aveva per le mani un franchise dall’ampio potenziale. Il modo con cui è stato lanciato, che puntava ad una convergenza di diversi medium, quali un fumetto e un film animato, fecero sì che nonostante le vendite non esaltanti si fosse creata una certa attenzione intorno al mondo di Dead Space, che pur non brillando per originalità e inventiva ha avuto il grande pregio di affiancare ad un solido comparto ludico una narrazione di primissimo piano, creando un’atmosfera senza pari e restituendo un senso di inquietudine ed apprensione come non se ne vedevano da molto tempo.

In questo contesto, Visceral Games rilasciò quasi a sorpresa Extraction, sparatutto su binari in esclusiva per Wii collocato temporalmente prima degli eventi narrati in Dead Space, che stupì per la freschezza di alcune idee ed in generale per l’approccio moderno ad un genere che poco si è evoluto nel corso degli anni. Sfruttando il lancio di Dead Space 2, Electronic ArtsVisceral hanno deciso di rimettere mano ad Extraction adattandolo all’alta definizione, rendendolo compatibile con Move e includendolo nel disco della versione PlayStation 3, facendo un gran regalo agli appassionati e dandoci la possibilità di tornare sulla Ishimura a passare qualche ora nella lieta compagnia di gente impazzita e simpatici necromorfi che null’altro vogliono che farci a pezzi.
Costa Crociere? No: USG Ishimura!
Come dicevamo, senza addentrarci eccessivamente nella trama col rischio di rivelare troppo, le vicende narrate in Dead Space Extraction partono dalla scoperta del Marchio (un manufatto dagli inquietanti poteri) su Aegis VII, e le dirette conseguenze che ha portato la sua rimozione. Nei panni di diversi personaggi dovremo cercare di farci largo tra le orde di Necromorfi che si sono ormai impossessati della colonia, e cercare una via d’uscita aggrappandoci a quella sanità mentale che sembra così difficile riuscire a mantenere.
Come dicevamo, il gameplay è quello classico dello shooter su binari, che farà sì quindi che noi di fatto si abbia il controllo solo delle interazioni con l’ambiente di gioco e nelle fasi di puntamento e fuoco verso i nemici, demandando al computer la totalità dei movimenti, se non per alcuni bivi occasionali nei quali potremo scegliere la direzione. Nonostante l’impianto di gioco classico, Visceral ha comunque voluto metterci del suo, riuscendo ad inserire perfettamente due delle peculiarità del primo Dead Space: Telecinesi e Stasi. Con una pressione della croce direzionale infatti (sia essa del Navigation Controller o del pad) saremo in grado di bloccare per qualche istante i nemici, guadagnando un vantaggio tattico a volte indispensabile, che servirà n alcuni passaggi anche a risolvere semplici enigmi ambientali. Insieme alla Stasi saremo anche in grado di sollevare e scagliare oggetti tramite la Telecinesi, potere indispensabile per raccogliere i bonus sparsi per l’ambiente di gioco e per risparmiare qualche colpo, dandoci infatti la possibilità di abbattere i nemici attraverso il lancio di bombole esplosive piuttosto che di qualsiasi altro oggetto con potenziale offensivo. Altra aggiunta che aumenta l’interattività del titolo e fa uscire Extraction, seppur di poco, dai canoni del genere, è la possibilità di risolvere piccoli enigmi ambientali (piuttosto che il minigioco che affronteremo ogni qualvolta vorremo forzare una serratura o un interruttore) in alcuni momenti prestabiliti: capiterà infatti che ogni tanto saremo chiamati a guardare liberamente intorno a noi, rendendoci così in grado di raccogliere quante più munizioni possibili o aprire porte e armadietti che inevitabilmente non potremo più trovare.
La campagna principale è suddivisa in 10 capitoli, affrontabili in 4 diversi livelli di difficoltà ben calibrati tra loro e offre la possibilità (che vi consigliamo di provare senza riserve) a un secondo giocatore di aggiungersi in qualsiasi momento, dando vita così a sessioni in cooperativa davvero divertenti e appaganti. Oltre alla campagna inoltre sarà possibile affrontare una speciale modalità sfida (i cui livelli si sbloccheranno man mano che proseguiremo con la storia) nella quale non dovremo far altro che sopravvivere a quante più ondate possibili di Necromorfi, cercando ovviamente di segnare il miglior punteggio. L’intelligenza artificiale, per quanto non ai vertici della categoria offre una discreta sfida, anche se dopo qualche capitolo riusciremo a decifrare senza difficoltà i movimenti sincopati dei famelici alieni.
Ciò che più colpisce in ogni caso, indipendentemente dall’ottimo gameplay implementato, è la perizia e la cura con cui Visceral Games tratti i prodotti del brand Dead Space. Extraction infatti non fu al tempo dell’uscita per Wii una mera operazione commerciale per battere cassa, ma un vero e proprio nuovo capitolo della saga, che per quanto giocabile (e parecchio godibile) stand alone, fu sviluppato per dare un nuovo punto di vista sulla vicenda, e aggiungere alcuni tasselli all’universo abilmente creato. Chi infatti si approccia all’universo dei Necromorfi e del Marchio per la prima volta, troverà una buona storia (seppur non originale), ottimamente raccontata e sceneggiata, sempre in grado di mantenere alto il ritmo, l’angoscia e la tensione. Chi invece ci giocherà (sopratutto ora gli utenti PS3) avendo già seguito le imprese di Isaac Clarke, vedrà un sacco di rimandi, riferimenti, pezzi del puzzle che vengono a galla completando così un quadro di multimedialità con pochi precedenti nel settore (a cui si è aggiunta anche una nuova storia su iPhone). 
Di telecomando in telecomando
Lo schema dei controlli mutuato dal Wii ben si adatta alla caratteristiche di Move, rendendo il puntamento e il cambio di modalità di fuoco rapidi e precisi (ogni arma infatti avrà un fuoco primario e uno secondario, selezionabile tramite la rotazione del controller), oltre che comodi da utilizzare. L’uso della telecinesi è affidato al tasto Move (o in alternativa al grilletto del Navigation Controller), il cambio di arma alla croce direzionale (sia essa del Navigation Controller o del pad) mentre la ricarica al tasto quadrato. Per quanto tutto risulti funzionale, si avverte una leggera scomodità nella mappatura di alcuni tasti, che in ogni caso tenderà ad essere dimenticata appena presa confidenza con il sistema di gioco. La conversione da Wii è ottimamente realizzata, e il passaggio all’alta definizione non può che far bene ad un titolo che già sulla console Nintendo aveva dato un’ottima impressione di sè: gli effetti particellari e le esplosioni sono stati rivisti e migliorati, la mole poligonale, così come il dettaglio di personaggi e nemici è ora molto buono, e nonostante in alcuni passaggi si noti una certa sgranatura dei fondali, essa non è mai fastidiosa e anzi sembra quasi dare un tono più “sporco” e horror all’immagine.
Il comparto audio è invece decisamente sopra la media, con musiche, e sopratutto effetti sonori sempre azzeccati e di atmosfera, e spesso vi troverete a provare un profondo senso di angoscia e pericolo imminente dato proprio dalle urla provenienti nelle stanze vicine a voi, piuttosto che da un rumore sinistro nei condotti di aerazione.

– Immersivo e ben diretto

– Controlli molto precisi e affidabili

– Ottimo upgrade all’alta definizione

– Per quanto ben raccontato, comunque troppo breve

– Solo due modalità disponibili

8.0

La versione PlayStation 3 di Dead Space Extraction è innanzitutto una bella e gradita sorpresa per i possessori dell’ammiraglia Sony, ed in secondo luogo un ottimo titolo che non mancherà di strizzare l’occhio ai fan, ma di divertire anche i neofiti. Il Move si rivela preciso e affidabile, così come il porting da Wii decisamente riuscito e tecnicamente valido. La campagna single player inoltre è diretta con maestria e molto coinvolgente, nonostante non si possa non notare la scarsezza di modalità di gioco disponibili. In sostanza Dead Space Extraction è un titolo consigliato senza riserve ai fan dell’universo creato da Visceral, e in generale uno sparatutto su binari godibile da chiunque che da il meglio di se quando giocato in cooperativa.

Voto Recensione di Dead Space Extraction - Recensione


8