Recensione

Cat Quest, la recensione dell'Action RPG felino

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Vi siete mai chiesti come sarebbe un regno fantastico popolato interamente da felini in grado di camminare su due zampe e parlare? E su come andrebbe a finire l’avventura di cui un protagonista è proprio un gatto? Sono state probabilmente queste le bizzarre domande che hanno portato il team The Gentlebros alla  realizzazione di Cat Quest: un Action RPG disponibile su PC, smartphone e, di recente, anche su Switch (la versione da noi recensita) e Playstation 4.
E’ in arrivo una Gattastrofe
Il felino protagonista di questo titolo scoprirà di essere un “sangue di drago”, ossia uno dei pochi gatti potenzialmente in possesso del potere di sconfiggere i draghi; perciò dovrà cercare di guadagnare quanto più potere possibile per sconfiggere le feroci creature e salvare la sorella rapita da un misterioso individuo. Già dalle premesse si intuisce che si tratti di un titolo volutamente concepito per essere accessibile a tutti. La trama fa esclusivamente da contorno al gameplay, risultando un mero pretesto per giustificare le nostre avventure. Nonostante qualche buona idea, la narrazione non viene sviluppata adeguatamente, e crolla definitiva in un finale poco convincente. Il nostro micio potrà esplorare liberamente la mappa di gioco, sconfiggendo mostri pronti a sbarrare la nostra strada, accettando sidequests ed esplorando dei mini-dungeon. Le meccaniche di combattimento sono anch’esse assai semplificate (aspetto probabilmente inevitabile, trattandosi di un titolo concepito per smartphone): per attaccare utilizzeremo un solo tasto, avendone a disposizione altri per rotolare via dal pericolo ed altri 4 per lanciare magie equipaggiabili.
Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco
Gli stessi combattimenti si risolveranno in una manciata di secondi, richiedendo solo un minimo di strategia e tempismo contro i nemici più coriacei, come per esempio i draghi, ma anche in questi casi solamente per capire se sia meglio attaccare o utilizzare una particolare magia, o ancora rotolare via. Potremo potenziare le nostre magie spendendo l’oro che si trova sconfiggendo i nemici; le monete potranno inoltre essere utilizzate dal fabbro per comprare equipaggiamenti casuali; purtroppo non è possibile scegliere quale oggetto dell’inventario poter potenziare, rendendo quindi le nostre visite dal fabbro spesso e volentieri inutili. Cambiare equipaggiamento (cappello, armatura ed arma) non varierà solamente le nostre statistiche, ma si rifletterà nell’estetica del nostro personaggio, contribuendo ad arricchire uno stile grafico leggero e gradevole. 
Purtroppo, una volta raggiunto un livello abbastanza elevato tenderemo a rimanere con i nostri oggetti preferiti, complice anche il fatto che non si possa scegliere quali oggetti potenziare, che ci costringendo ad adattarci all’utilizzo del meglio a nostra disposizione. Un applauso va sicuramente fatto alla localizzazione in italiano del gioco, perchè i ragazzi hanno fatto del loro meglio a tradurre diverse battute, citazioni e giochi di parole sui gatti nella nostra lingua. I dialoghi nelle side-quests rappresentano infatti uno degli aspetti meglio riusciti del gioco, e fa sicuramente piacere vedere impegno per fare in modo che le battute funzionino pure nella nostra lingua. Per concludere, si tratta di un titolo che presenta abbastanza originalità ed ironia, ma che purtroppo si perde nella già citata eccessiva semplificazione delle meccaniche. non venendo certo aiutato da una longevità assai bassa (5 ore circa) e da una ripetitività che si fa sentire ed una rigiocabilità quasi pari allo 0.

Accessibile per tutti…

Graficamente leggero ma piacevole

Ottimo adattamento in lingua italiana

…ma con meccaniche troppo semplificate

Longevità molto bassa

Gestione dei potenziamenti dell’inventario discutibile

6.0

Cat Quest viene fortemente condizionato dalla sua natura originaria di gioco mobile: l’eccessiva semplificazione delle meccaniche e la longevità molto bassa non gli permettono di imporsi sulla massa. Apprezzabili comunque lo stile grafico ed i dialoghi, complice anche un adattamento italiano di qualità: se preso con la consapevolezza che si tratta di un titolo assai semplice e giocato a piccole dosi, riuscirà a regalare qualche ora di leggero divertimento anche a giocatori alle prime armi e strappare un sorriso ai più esperti.

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6