Recensione

Batman Arkham VR

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Dopo averci deliziato con la trilogia dedicata al cavaliere oscuro conclusasi con Batman: Arkham Knight nel 2015, Rocksteady torna alla carica con un nuovo capitolo dedicato all’uomo pipistrello, pensato esclusivamente per la realtà virtuale. Prima di partire nel nostro viaggio a Gotham, una doverosa premessa: trattandosi di un gioco per VR, come tale verrà valutato, sia in termini visivi che in termini di esperienza. Paragoni con le odierne produzioni su console sarebbero fuori luogo e deleteri.Detto questo, siete pronti a tornare a Gotham, stavolta in prima persona?

Va tutto bene, BruceIl gioco si apre con un breve flashback: un uomo e una donna vengono rapinati ed uccisi in un vicolo buio di Gotham, mentre il loro figlio, da noi impersonato, non può che assistere impotente alla scena. Non serve essere fan di Batman per capire che ci troviamo di fronte all’episodio della morte dei genitori di Bruce Wayne, scena iconica tanto quanto la morte dello zio Ben per Spiderman. Per la prima volta, però, vedremo la scena come se fossimo noi stessi a viverla e, credeteci, l’esperienza è completamente diversa rispetto a vedere la scena sullo schermo. Rivivere l’origine di Batman in realtà virtuale è qualcosa di nuovo, coinvolgente così come tutto il resto dell’avventura. Dopo questo breve ricordo verremo catapultati nella villa del nostro eroe, dove il maggiordomo di fiducia Alfred ci garantirà l’accesso alla Bat-Caverna. Ed è qui che le potenzialità grafiche del visore si rivelano: la caverna è maestosa da vedere, e l’immersione garantita dal visore non fa che aggiungere valore al tutto, facendo passare in secondo piano i difetti grafici della produzione, come un certo effetto blurry degli oggetti. Un problema da sistemare, che non colpisce però solamente il titolo Rocksteady, è che le scritte, siano esse presenti nel mondo di gioco o anche i sottotitoli, spesso diventano troppo sfocate per essere lette, ed è necessario qualche secondo perché vengano messe a fuoco. In un gioco dove c’è spesso da leggere questo difetto risulta davvero pesante e, se l’avventura non fosse così breve, comprometterebbe parecchio l’esperienza. Nella caverna dovremo seguire un breve tutorial che servirà sia per calibrare la camera ed eventualmente i controlli. A questo proposito, è vivamente consigliato giocare il titolo con due controller Move: la sfortunata periferica di PlayStation 3 risorge qui come la proverbiale araba fenice, portando un ulteriore livello di immersione a confronto del normale Dualshock.

Elementare, AlfredPer chi si aspettasse una produzione in linea con gli altri titoli della serie Rocksteady, freniamo subito ogni entusiasmo: Batman Arkham VR è un gioco investigativo, in cui non vi è alcuna traccia di combattimenti o di corse in batmobile. Nei panni dell’uomo pipistrello, dovremo investigare sulla scomparsa di Nightwing e Robin, raccogliendo indizi nel percorso che ci porterà a scoprire la sorte dei nostri compagni. Non vi diremo altro sulla (breve) storia, per evitare ogni tipo di spoiler che, in un’esperienza così incentrata sulla componente narrativa, andrebbe inevitabilmente ad inficiare sul godimento del tutto. Basti dirvi che la trama riesce a coinvolgere dal primo all’ultimo minuto, complice una regia davvero eccellente che ci catapulterà come non mai nel mondo di Gotham.Ci muoveremo in prima persona, ma gli spostamenti non avverranno tramite analogico, bensì con la pressione di un tasto, che ci farà, per così dire, teletrasportare da un posto all’altro. Fare un passo nella realtà corrisponderà inoltre ad un passo all’interno del gioco, ma questo metodo di spostamento è altamente sconsigliato visto che si finirà inevitabilmente contro qualche ostacolo (reale).Ad aiutarci nella nostra indagine avremo tre gadget, tutti tenuti nella nostra fida cintura: uno scanner, un rampino ed i batarang. Lo scanner ci servirà per la raccolta di indizi; il rampino verrà usato per spostarci in location particolarmente lontane; i batarang, infine, potranno essere lanciati per colpire bersagli lontani. L’interattività con l’ambientazione è piuttosto limitata, dunque non potremo divertirci a distruggere oggetti con i nostri gadget. Per spostarci nella città, invece, useremo i mezzi più classici di Batman, a partire dalla famosa Batmobile. Purtroppo, però, non ci sono sessioni all’interno di questi mezzi: una volta selezionato il veicolo di spostamento, ci ritroveremo a destinazione senza alcuna sequenza d’intermezzo. Un vero peccato perché sfrecciare per Gotham sarebbe stata un’esperienza aggiunta alla produzione.

Film o gioco?Inutile negarlo: Batman Arkham VR si propone più come un’esperienza da vivere che come un gioco vero e proprio. Sebbene l’avventura abbia bisogno della nostra interazione per proseguire, il titolo scorre più come un vero e proprio film davanti ai nostri occhi. Ad aumentare la sensazione di trovarsi di fronte a una pellicola contribuisce la durata del gioco: un’ora basterà per portare a termine l’indagine ed arrivare a vedere i titoli di coda.Certo, sono presenti sfide extra: potremo scovare gli enigmi dell’Enigmista per sbloccare modelli dei nemici e dei mezzi di Batman, ma questo è forse troppo poco per rivivere un’avventura che si è già vissuta. Per questi motivi, non è possibile valutare Batman Arkham VR senza tenere conto del prezzo a cui viene venduto: il costo di 20 euro è ciò che rende il titolo un’esperienza godibile ed onesta, laddove un costo maggiore avrebbe influito pesantemente in negativo sulla nostra recensione, vista la brevità dell’esperienza qui proposta.Per concludere, qualche consiglio su come giocare il titolo: potrete giocare sia da seduti che in piedi (sarà il gioco a chiedervi la vostra preferenza all’inizio), e ci sarà spesso bisogno di voltarsi di 180° per vedere tutto. Per questo motivo, è altamente consigliato di munirsi di una sedia girevole nel caso si voglia giocare da seduti.

– Storia intrigante

– Gotham non è mai stata così vicina

– Numerose comparse per la gioia dei fan

– Esperienza breve

– Rigiocabilità scarsa

8.0

La valutazione, numerica e non, di Batman Arkham VR non può essere avulsa da quelli che sono gli obiettivi del titolo ed il suo costo. Non stiamo parlando di un gioco che vuole farci divertire, ma di un’esperienza da vivere in prima persona, più vicina ad una pellicola che al normale format videoludico. Il basso prezzo di lancio ci permette di promuovere una produzione che riesce in quello che si propone: farci vivere l’esperienza di Batman in prima persona, tagliando fuori però il menare le mani tipico del personaggio.

Voto Recensione di Batman Arkham VR - Recensione


8