Recensione

Bastion

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a cura di ghigghi

Compatibile con iPad. Richiede iOS 5.1 o successive

E’ trascorso poco più di un anno dall’uscita di Bastion per XBLA, uno degli action-GdR più belli e acclamati degli ultimi tempi che oltre ad essersi aggiudicato ogni premio possibile e immaginabile, si è rivelato un grande successo di pubblico anche grazie alla versione per PC pubblicata poco dopo su Steam. Il titolo di Supergiant Games è così diventato un classico difficile da non apprezzare per la sua splendida grafica, l’eccezionale colonna sonora e alcune trovate di gameplay tanto semplici quanto geniali e contagiose. Un exploit in piena regola (si tratta infatti del gioco d’esordio del team californiano), che torna a far parlare di sé in questo settembre 2012 con la conversione per iPad disponibile da pochi giorni su App Store al prezzo di 3,99 euro.

Controlli per tutti i gusti
Supergiant Games non aveva deluso con la versione PC e non delude nemmeno ora alle prese con un titolo per iOS, anche se spiace rimarcare la mancata compatibilità con la prima generazione di iPad e con iPhone 4 e 4S. Per il resto siamo di fronte a un porting con gli stessi identici contenuti visti su Xbox 360 e PC, ma i più esigenti saranno felici di trovare anche il DLC gratuito Sogno dello Straniero pubblicato a fine 2011. Altro pregio da non sottovalutare è il prezzo: su Steam infatti Bastion costa 13,99 euro, mentre sul Marketplace di Xbox 360 lo si può acquistare a 1200 punti Microsoft. Di fronte a questi prezzi i 3,99 euro richiesti per la versione iPad invogliano ancora di più all’acquisto, anche perchè Supergiant Games ha inserito il supporto per Game Center e per il display Retina se si gioca con un iPad di terza generazione (come nel nostro caso), completando il tutto con un sistema di controllo touch studiato con grande attenzione. Bastion può infatti essere giocato in due modi. Con la scelta di default si tocca semplicemente il punto dove si vuole andare e il nostro alter ego si muoverà in quel punto esatto, attaccando automaticamente i mostri che gli vengono incontro e, se tocchiamo due volte lo schermo, facendo una capriola per schivare. Un sistema molto casual e immediato che ricorda quello di Orc: Vengeance ma implementato molto meglio, con una maggior precisione nei punti di movimento e una migliore sensibilità al tocco. Purtroppo si deve scendere a patti con qualche piccola imprecisione nel targeting dei nemici quando questi sono molto numerosi, ma per il resto il tutto funziona bene e senza particolari magagne.
Tutta la bellezza di Bastion
In alternativa si può optare per il cosiddetto Classic Control e dobbiamo ammettere che questa scelta è la più adatta al genere di gioco. Il solito pad virtuale serve a muoversi, mentre per attaccare, difendersi, schivare e cambiare arma si toccano le rispettive icone disposte in modo intelligente e sufficientemente grandi ma senza dare troppo fastidio. In questo modo i movimenti e i combattimenti godono di una maggior precisione e la visuale del gioco è perfetta per questo tipo di controlli. Superato brillantemente lo scoglio dei controlli, Supergiant Games si è ripetuta anche nel comparto grafico e in quello sonoro. Giocare a Bastion significa infatti immergersi in un’atmosfera magia e fiabesca, con splendidi livelli disegnati a mano, colori sgargianti, elementi dello scenario che si compongono al nostro passaggio e un’attenzione ai dettagli davvero sublime. Se poi aggiungiamo il pieno supporto per il display Retina, l’impatto visivo è tale da farci addirittura distrarre in fase di combattimento, magari per ammirare un particolare della scena o i dettagli dei nemici. 
Il ritorno di un piccolo classico 
Lo stesso dicasi per il sonoro e non solo per la splendida soundtrack con il suo mix di dolci melodie medievaleggianti e partiture più aggressive e maestose. La voce narrante che ci accompagna per tutto il gioco con piccoli aiuti, considerazioni, indizi sulla trama e anche battute di spirito è un tocco di classe non da poco e non diventa mai troppo leziosa o invadente. Fin qui abbiamo parlato dell’ottima conversione, ma oltre ai controlli e alla deliziosa cornice audiovisiva Bastion si conferma a un anno di distanza anche un signor action-GdR, come d’altronde già sottolineato nella recensione dello scorso luglio. Mettete in conto almeno una decina di ore di gioco e tutti gli ingredienti del genere si incastrano perfettamente. Loot, armi, upgrade, personalizzazioni, una trama molto meno banale del solito, livelli pieni di oggetti con cui interagire e nemici discretamente vari (ma qui forse si poteva fare qualcosa di più). Non a caso i riconoscimenti da parte della critica sono stati più di cento e, rigiocando il tutto un anno dopo, non è difficile capirne il motivo.

– Prezzo allettante

– Conversione pressoché perfetta

– Il gioco non ha perso un briciolo di attrattiva

– Funziona solo su iPad 2 e Nuovo iPad

– Varietà dei nemici non impeccabile

9.0

Sapevamo già che Bastion su iPad non avrebbe deluso, ma ritrovare il piccolo capolavoro di Supergiant Games sul tablet Apple con una simile conversione ci ha quasi sorpreso. Doppio sistema di controllo, supporto per il display Retina e per Game Center, inclusione del DLC di fine 2011, stessi contenuti di gioco della versione per Xbox 360 e PC ma a un prezzo tre volte inferiore. Difficile trovare un difetto e anche il gioco in sé non ha perso un minimo di bellezza e divertimento rispetto allo scorso anno. Fatelo vostro anche se non amate il genere…non ve ne pentirete.

Voto Recensione di Bastion - Recensione


9