Recensione

Alien Hominid

Avatar

a cura di Upe

La storia videoludica che si cela dietro Alien Hominid è molto particolare. Nasce come “concetto” di piccolo gioco, sviluppato in flash, alla portata di tutti e disponibile nella grande rete. Tanto è stato il suo successo che gli ideatori (mica scemi!), dopo numerosissimi commenti positivi raccolti da altrettanti entusiasti utenti, hanno deciso di cedere alle lusinghe del vile denaro. Il risultato è QUESTO Alien Hominid, che offre una maggiore cura complessiva, almeno sul piano stilistico, e solamente un piccolo incremento sul versante della longevità. Tuttavia, rimane un giochillo interessante…

Un piccolo omino giallo alquanto incazzoso Diciamo subito che il titolo in questione non offre una sceneggiatura come siamo ultimamente abituati. Senza una storia concreta, quindi, ci mettiamo subito nella gialla pelle del piccolo extraterrestre (immaginatelo come lo Stitch della Walt Disney), impegnato a combattere contro tutta una popolazione xenofoba, passando dai Russi fino agli agenti della FBI o contro altre razze extraterrestri che vogliono dominare il globo. Alien Hominid conserva il suo concetto di base rimanendo interamente un gioco in 2D. Lo scopo è semplice: eliminare tutti i nemici lungo il livello ed il canonico “boss” di fine livello per ciascuno dei quindici stage che compongono l’intera avventura. Per fare questo la piccola creatura possiede diversi tipi di armi convenzionali ed alcune tecniche molto originali.Può, per esempio, nascondersi nella terra per evitare gli assalti dei suoi nemici, troncarli in due, spappolarli, saltargli sulle spalle e staccargli la testa con un morso. Insomma, nonostante l’apparente e simpatica postura, il minuto alieno sa farsi valere… e anche bene! Per quanto riguarda le armi, queste si possono modificare mediante il ritrovamento di power up sparpagliati per il livello oppure, analogamente, si assiste ad un potenziamento delle proprietà difensive, grazie all’ausilio (temporaneo) di scudi d’energia. Il gioco permette anche la conduzione di alcuni veicoli, con i quali fare marmellata di quanti avranno l’ardire di porsi dinanzi al nostro cammino. Non dimentichiamo, infine, l’uso delle granate che, oltre ad eliminare più nemici contemporaneamente, hanno la proprietà di distruggere gli edifici per avere accesso ai citati potenziamenti.

Due omini gialli doppiamente incazzosiSe l’idea di catapultarvi nel mezzo di uno scenario densamente popolato di avversari, con i quali fare un ricco “grand guinol”, vi stuzzica l’animo blastatorio, immaginate il godimento di poterlo fare in compagnia di un amico. Alien Hominid ve lo permette, offrendo una modalità cooperativa veloce e devastante. Le due parti agiscono all’unisono nella stessa schermata (ossia senza la videata condivisa), con tutti i pro e contro del caso. L’azione rimane sempre la stessa del gioco single player, priva di rallentamenti o problemi particolari. Parola d’ordine, senza troppi arzigogoli, è frenesia. Prendete questa idea, mettetela in uno scenario interamente bidimensionale e cospargetelo di nemici… ed ecco Alien Hominid. L’intensità e la creatività dei differenti livelli è veramente impressionante. Gli avversari sono numerosi e possiedono tutti una propria tecnica di combattimento, che il giocatore deve imparare a capire se vuole sopravvivere in questa macelleria. Praticamente si tratta di un ritorno alle origini dei giochi di azione, dove sono necessari i riflessi più che le riflessioni. I perfezionisti si frustreranno accorgendosi, probabilmente, che talvolta è quasi impossibile restare indenni. Ci sono talmente tanti elementi sullo schermo che non si sa dove sbattere la testa. Meno male che l’extraterrestre giallo possiede parecchie vite! Anche il grado di violenza, malgrado un aspetto estetico fumettoso, rasenta la barbarie. Sangue e sangue a profusione, integrato da una certa violenza sadica che, volendo, si può ammorbidire dalle opzioni.

Un piccolo capolavoro di stileVisivamente il gioco è bellissimo, e questo malgrado il suo anacronistico stile tecnologico. Gli effetti speciali sono buoni, con tutto ciò che si vede completamente realizzati a mano in 2D. Semplicemente magnifico. La sovrapposizione dei differenti elementi è molto riuscita, anche se capita talvolta di salire su un edificio senza volerlo. L’audio combacia esattamente col genere e lo spirito del titolo, tanto da essere qualificato come “strambo”. Gli effetti sonori sono divertenti ed i rumori strani dell’extraterrestre sono… extraterrestri. I controlli sono semplici e si apprendono facilmente, grazie ad una piccola presentazione iniziale. Certo, occorrono alcuni minuti, ed alcune dipartite, per abituarsi alle differenti tecniche, ma poca roba in definitiva.

– Frenetico

– Stile grafico unico

– In due… spacca di brutto!

– Troppo corto

– Azione a volte incasinata

7.0

Controcorrente. E’ palese che Alien Hominid si contrappone decisamente alle nuove leve videoludiche poligonali. Lo fa in modo netto e deciso, offrendo un gameplay immediato, veloce e poco impegnativo ed uno stile unico. Sicuramente è un buon gioco di azione, che piacerà a tutti i novellini del genere, malgrado la sua corta durata. Raccomando, tuttavia, una prova prima di preventivarne l’acquisto.

Voto Recensione di Alien Hominid - Recensione


7