AVerMedia Live Gamer Extreme

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a cura di Matteo Bussani

Per bisogno o per necessità in ogni testata videoludica che si rispetti non possono mancare un certo quantitativo di schede di acquisizione in grado di recuperare il flusso video in uscita dalle console per direzionarlo o in un file mp4 o in un server dall’altra parte del mondo. Tra le tante proposte che vanno a comporre l’offerta in questo settore di mercato, le schede AVerMedia ne ricoprono certamente una grande fetta. Negli anni questo genere di prodotti si è tecnologicamente evoluto e abbiamo visto il passaggio da schede interne (con interfaccia PCI) in grado di acquisire un segnale a bassa definizione e con un delay non trascurabile a quelle attuali decisamente più performanti in grado di registrare e riprodurre in tempo reale un segnale video a 1080p e 60fps. È proprio in questa categoria che cerca di inserirsi la nuova arrivata di AVerMedia la Live Gamer Extreme, che promette semplicità di utilizzo e performance racchiuse in un prodotto compatto.

Un recap di ingressi e uscite…
Appena collegata la scheda, ci sarà bisogno di installare i driver dedicati in modo che sia riconoscibile dal sistema operativo e, per sfruttare appieno le funzionalità della Live Gamer Extreme, ci verrà suggerito di installare la nuova versione di Recentral (il programma proprietario di Avermedia per la registrazione). La scheda è comunque compatibile con tutti i più comuni software per lo streaming in particolare XSplit e Obs. Proprio con XSplit è stata fatta una partnership per cui nella confezione avremo un codice di tre mesi di account premium per poter così accedere alle funzionalità più avanzate offerte dal programma.
Dal punto di vista delle connesioni I/O essa presenta sul retro le solite HDMI in ingresso e in uscita, l’ingresso component per dispositivi che non supportano la registrazione a causa della protezione del segnale tramite protocollo HDCP e una USB micro 3.0 per gestire l’alimentazione e il flusso dati verso il computer. Sul pannello frontale invece troviamo due ingressi per cavi JACK 3,5mm l’uno dedicato alla ricezione di fonti audio per il sottofondo musicale mentre l’altro appositamente studiato per un microfono. In questo modo saremo in grado di gestire l’audio direttamente dalla scheda senza dover perdersi nei settaggi di programmi di terze parti eccessivamente complicati o macchinosi.
Alla ricerca del settaggio perfetto
Una volta collegata la Live Gamer Extreme e avviata la console, abbiamo iniziato a spulciare gli svariati settaggi dedicati alla qualità della registrazione. La prima cosa fatta è stata impostare un preset che potesse sfruttare al massimo le potenzialità dell’hardware registrando nel formato mp4 alla massima qualità disponibile ovvero 1920×1080 a 60fps e 60Mbit come bitrate. Il file registrato è risultato eccellente in termini qualitativi anche se le dimensioni ottenute eccessive (440MB ca) hanno rallentato il computer durante l’editing; questi settaggi sembrano quindi sconsigliabili a meno di possedere una configurazione PC particolarmente performante. 
Lavorando di fino sulle varie impostazioni offerte dal software abbiamo trovato nei 15Mbit (112 MB per un minuto di video) un buon compromesso tra qualità e dimensione del file per riuscire a lavorare senza grossi intoppi in fase di editing. Ovviamente tutto questo è dovuto all’encoding hardware della scheda che non è efficiente tanto quanto quello software offerto da programmi quali OBS e Xsplit che riescono a scendere a un bitrate di 5Mbit in fase di registrazione, riuscendo a mantenere la stessa qualità grazie all’utilizzo della tecnologia VBR.
Adatta anche per lo streaming
Un grande vantaggio della Live Gamer Extreme rispetto a prodotti della precedente generazione è la possibilità, pur trattandosi di una scheda di acquisizione esterna, di poter giocare direttamente nella schermata di anteprima del pc, senza dover utilizzare il passthrough HDMI (che comunque è presente), dato il ritardo quasi nullo e la fluidità generale del segnale ricevuto. In questo modo non dovremo dedicare un monitor interamente alla console ma potremo gestire tutto all’interno di quello del PC riducendo e semplificando la gestione dei cavi, che quando diventano troppi rischiano sempre di ingarbugliarsi in una matassa indistricabile.  
L’unico problema riscontrato durante i vari test eseguiti è stata l’impossibilità di usare la scheda con determinate interfacce USB 3.0 che, non riuscendo a supportare il copioso flusso dati, o non funzionano o producono grossi artefatti a schermo. Per fortuna su quattro computer con cui la scheda è stata provata solo uno ha mostrato questo problema, che ne ha però compromesso completamente l’utilizzo.

In un mondo che pretende a gran voce giochi in grado di girare a 60 Fps, c’è sempre più bisogno di schede capaci di assolvere questo compito. In questo senso la Live Gamer Extreme di AVerMedia si è rivelata un ottimo compagno di viaggio per la registrazione di gameplay in altissima qualità. La possibilità di giocare direttamente sullo schermo del PC con un delay quasi nullo e una riduzione di qualità accettabile la rendono davvero versatile e riducono al minimo il possibile accumulo di cavi. Inoltre la facilità d’utilizzo e il prezzo non eccessivo (reperibile tra i 120 e 150 euro) la rendono appetibile per tutti quelli che hanno bisogno di registrare o fare live stream direttamente dalla propria console.