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Super Smash Bros. Ultimate: la prova del multiplayer online

Super Smash Bros. Ultimate si presenta alla prova del multiplayer online non senza fiato, ma neanche troppo in forma.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Super Smash Bros. Ultimate
Super Smash Bros. Ultimate
  • Sviluppatore: Bandai Namco Studios
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Picchiaduro
  • Data di uscita: 7 dicembre 2018

Dopo avervi raccontato quanto Super Smash Bros. Ultimate sia importante per l’economia della serie e del mercato nella nostra recensione, è giunto il momento di valutare il comparto online del titolo, che non abbiamo potuto inserire nell’analisi perché disponibile solo dal day one, ovvero il 7 dicembre.

Prima di continuare è necessario fare una serie di distinguo.

Alla nostra recensione abbiamo assegnato un voto importante, di quelli che in poche occasioni si danno, ed è lecito pensare che possa essere troppo alto vista l’impossibilità di valutare il multiplayer online. Nei picchiaduro, di fatto, questa è una feature che è diventata molto importante, oseremmo dire indispensabile, ed è superfluo ignorarla in sede di analisi. Vero, ma è altrettanto vero che Super Smash Bros. Ultimate offre talmente tanto in termini di qualità e quantità che, anche la componente online fosse stata paradossalmente disastrosa, non avrebbe intaccato in alcun modo il valore originale del titolo.

Però c’è un’altra cosa da tenere in conto, e non di poca importanza. Per giocare online a Smash 4 su Wii U non era necessario sborsare un euro, ma su Switch è obbligatoria la sottoscrizione a Nintendo Switch Online. Stiamo parlando di un prezzo risibile se paragonato alla concorrenza, ma è comunque un prezzo, ed il paradigma è che piuttosto che avere un surplus all’esperienza principale – come in Smash 4, appunto – stavolta si paga per un servizio e, giustamente, la pretesa da parte nostra e dell’utente finale deve essere maggiore.

Appurato ciò, dopo intensi quattro giorni di test possiamo dire che la situazione non è catastrofica, ma si poteva fare comunque di meglio.

Super Smash Bros Ultimate

Le prime partite

Prima di iniziare a giocare con gli smasher di tutto il mondo è necessario creare la propria scheda. Non è altro che una dog tag composta da un avatar selezionabile tra una vastissima selezione, un colore, la bandiera della propria nazionalità, ed ovviamente il nickname. Le stesse schede potranno essere vinte affrontando gli altri giocatori online, una sorta di trofeo di caccia che oltre a rappresentare una sala dei trofei, offre la possibilità di vedere contro chi si è giocato ultimamente. Curiosando nella nostra lista, è saltato subito all’occhio come i nostri avversari fossero tutti della zona europea, perché Super Smash Bros. Ultimate accoppia automaticamente i giocatori in base alla zona geografica in cui risiedono.

Infatti, oltre alla modalità Spettatore che si spiega abbastanza da sola, è possibile cimentarsi ovviamente nelle Mischie in due modi: creando una Stanza, oppure partecipando ad una sfida rapida (con possibilità di avviare la ricerca in background mentre si gioca ad altro, magari). Non esiste infatti la classica distinzione da partite rapide o classificate, perché al di fuori delle Stanze ogni match contribuisce a modificare il ranking. A questo proposito, il sistema adottato per Ultimate è, ancora oggi dopo diversi giorni di test, poco chiaro e mai esplicitato dai menu o dalle guide.

In sostanza, giocare con un personaggio (anche in compagnia di un secondo giocatore) fa sì che si accumulino o perdano punti in base alle prestazioni. Nel nostro caso, avendo giocato per la quasi totalità del tempo con Bayonetta, il rango legato alla strega di Umbra è di 530.707. Quello di Link, con cui abbiamo affrontato qualche match, è di 482.452, mentre i personaggi che non sono mai stati usati è fisso a 469.584. In tutto ciò, il punteggio Rango SG generale (SG, potremmo dire che stia per SpazioGames, ma dubitiamo che Sakurai abbia voluto omaggiare così clamorosamente la nostra testata), ed è la media tra tutti i personaggi. Un sistema indubbiamente confusionario, poco utile a capire il valore di un giocatore, anche considerata l’esistenza di incontri chiamati Smash Elite che richiedono un non meglio specificato ranking. Non c’è neanche il modo di consultare classifiche online, pertanto l’avanzamento è un po’ all’acqua di rose.

Smash 2

Sotto stress

Invece, il matchmaking funziona molto bene. Le partite si trovano velocemente, ed è possibile impostare delle regole prioritarie per cercare di fare un incontro al meglio delle vostre preferenze. La parola cercare è quantomai consona in questo caso, perché non esiste la certezza assoluta di fare un incontro 1v1 senza oggetti, oppure a squadre, o nelle arene più caotiche possibili. Non esiste, per dire, una sezione del menu dedicata come in Smash 4, ma si faranno con tutta probabilità partite sempre diverse. Quindi, per giocare la partita che volete, la soluzione migliore risiede nel creare o partecipare a delle Stanze.

La Stanza Smash può essere creata adottando buona parte delle regole che è possibile selezionare in una Mischia normale (manca il cambio scenario, probabilmente per evitare ulteriore sovraccarico). Una volta creata (per un massimo di 8 giocatori), e selezionata la possibilità di renderla pubblica o solo per gli amici, si accede senza problemi. La ricerca, allo stesso modo, è funzionale perché può avvenire con due menu dedicati alle partite di tutto il mondo o solo tra quelle create dagli amici, oppure si può accedere alla stanza tramite l’ID della stessa in maniera del tutto diretta. Nelle stanze ci si avvicenda semplicemente nei duelli, si può partecipare oppure fare da spettatore. È possibile selezionare un nuovo personaggio per ogni scontro, ma per modificare le regole della stanza è purtroppo necessario crearla nuovamente.

Super Smash Bros. Ultimate

Parentesi per la chat vocale dedicata all’app Nintendo Online per smartphone. Purtroppo, la prova non ci ha reso soddisfatti. Quando funziona, la chat vocale collega immediatamente i giocatori presenti nelle stanze alla stessa conversazione. Abbiamo parlato solo con utenti presenti nella lista amici, mentre gli altri giocatori o non avevano la chat vocale attiva, oppure semplicemente non possono partecipare, non ci è dato saperlo con certezza. Purtroppo la stabilità non è ottima, e quando la chat si aggiorna per captare il segnale capita di essere disconnessi e considerati come fuori dalla stanza anche mentre si sta menando le mani con qualcuno.

Appurato che, pur con qualche perplessità relative alle opzioni di matchmaking, il multiplayer online di Ultimate c’è, come funziona? Il primo giorno è stato un vero e proprio disastro, ma era comprensibile visto l’afflusso generale (e la non proverbiale confidenza di Nintendo al riguardo), mentre le cose sono migliorate già dopo qualche ora. Il confronto diretto con Smash 4 in termini di fluidità viene vinto, ma non di troppe lunghezze. I match a quattro giocatori sono sempre afflitti da lag, mai invalidante, ma sempre presente, con momenti (per fortuna brevi e sporadici) in cui il titolo impiega qualche secondo ad ingranare la marcia, per così dire. Negli scontri 1 contro 1 senza oggetti, ovvero quelli dove la latenza è letale, la situazione migliora notevolmente ma il lag non è mai del tutto assente. Arrivati a svariate ore di prova online, ricordiamo match completamente avulsi da lag con fatica, mentre per la maggior parte si tratta di una latenza percepibile ma comunque poco invalidante. Per quanto possa sembrare strano ed anacronistico dire una cosa del genere, una volta fatto il callo con i tempi di risposta anche giocare un personaggio tecnico e per cui il tempismo è importante come Bayonetta non è una tragedia.

Super Smash Bros. Ultimate si presenta alla prova del multiplayer online non senza fiato, ma neanche troppo in forma. Paradossale il passo indietro, per certi versi, nella gestione del matchmaking che non consente di selezionare la possibilità di effettuare un match 1v1 valido per il ranking globale (il cui sistema è a dir poco aleatorio e superficiale), mentre le Stanze funzionano molto bene. In generale è comunque un passo in avanti rispetto a Smash 4, ma non così avanzato come gli anni di sviluppo e, soprattutto, il momento storico richiedono per una modalità multiplayer di un picchiaduro. Confidiamo che, nell’epoca degli aggiornamenti che stravolgono le fondamenta dei videogiochi, anche Nintendo abbia la capacità di aggiustare il tiro e confezionare un comprato online degno della magnificenza del titolo.

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Commento

Super Smash Bros. Ultimate si presenta alla prova del multiplayer online non senza fiato, ma neanche troppo in forma. Paradossale il passo indietro, per certi versi, nella gestione del matchmaking che non consente di selezionare la possibilità di effettuare un match 1v1 valido per il ranking globale (il cui sistema è a dir poco aleatorio e superficiale), mentre le Stanze funzionano molto bene. In generale è comunque un passo in avanti rispetto a Smash 4, ma non così avanzato come gli anni di sviluppo e, soprattutto, il momento storico richiedono per una modalità multiplayer di un picchiaduro. Confidiamo che, nell’epoca degli aggiornamenti che stravolgono le fondamenta dei videogiochi, anche Nintendo abbia la capacità di aggiustare il tiro e confezionare un comprato online degno della magnificenza del titolo.