Dopo il Flagship Store, GameStop Italia ha grandi piani per il futuro

Dopo il successo del Flagship Store a Milano, abbiamo discusso del futuro di GameStop con l'EU marketing manager della nota catena.

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a cura di Redazione SpazioGames

Redattore

Qualche settimana fa, un evento ha monopolizzato l'attenzione dei videogiocatori a Milano: abbiamo infatti assistito all'inaugurazione del primo Flagship Store di GameStop al mondo – che ha scelto proprio il capoluogo lombardo per sperimentare una nuova concezione di punto vendita dedicato al videogioco.

Come vi avevamo anticipato nella nostra notizia, l'idea è quella di sposare all'esperienza di acquisto anche degli spazi che permettano di vivere le proprie passioni. Ecco che così, nello spazio di via Torino, il Flagship Store su tre livelli di GameStop permette di provare i videogiochi più recenti, di divertirsi con la realtà virtuale e di avvicinarsi al mondo dello streaming  – oltre che di acquistare i propri titoli preferiti e i gadget annessi.

È una scelta che lascia intuire come GameStop abbia piani molto ambiziosi per il mercato italiano. Abbiamo deciso di approfondire il tema e, per scoprire quali sono, abbiamo chiacchierato con Maximiliano Donzelli, EU marketing director della nota catena, dal quale abbiamo appreso un po' di dettagli su cosa possiamo aspettarci dal futuro di GameStop in Italia (e non solo).

Cos'ha di unico il Flagship Store

La prima domanda si è posta spontanea: sappiamo che il mercato dei videogiochi è sempre più digitale, quindi era importante per GameStop proporre il suo Flagship Store sottolineando l'importanza dell'esperienza, non solo quella della vendita.

Quando abbiamo chiesto a Donzelli di spiegarci in cosa il Flagship Store voglia distinguersi dai tradizionali punti vendita, il marketing director ci ha spiegato che «via Torino 42 è uno store completamente a sé, creato per essere una piattaforma di engagement per i clienti e un punto di contatto per i brand».

Il coinvolgimento degli appassionati – come ha suggerito anche la loro partecipazione nell'evento di inaugurazione – è insomma un punto focale della strategia di GameStop.

«Tutta la struttura del negozio, dal layout ai LED wall, è stata pensata secondo il concetto di retail as a service: permette di brandizzare l’intero negozio per eventi super immersivi» aggiunge il marketing director. Sembra scontato, allora, aspettarsi che in futuro il Flagship Store possa diventare teatro di nuovi eventi speciali.

A tal proposito, Donzelli sottolinea che offrire un punto di ritrovo e di scoperta di nuove esperienze non è semplicemente importante, per il Flagship Store, ma rappresenta la sua «intera mission». 

Come ci ha dichiarato:

«Non è importante: è l’intera mission. Oggi lo spazio retail deve per forza distaccarsi dal mero ruolo di vendita per diventare luogo di aggregazione e test.

Lo spazio fisico deve principalmente permettere alle persone di interagire con i prodotti, con i brand, con le novità – a prescindere dall’intenzione di acquisto. È così che si costruisce la sinergia consumatore/retailer – e, quindi, la relazione che porta poi acquisti alla catena, in uno qualsiasi dei suoi punti di presenza omnichannel».

La centralità dell'Italia per GameStop

Considerando che quello di Milano è il primo Flagship Store al mondo aperto da GameStop, la cosa è quasi curiosa: sappiamo che il nostro mercato, per quanto appassionato, non è quello che fa registrare i numeri più vertiginosi per il gaming.

Perché, allora, GameStop ha deciso di puntare proprio sul nostro Paese, considerando la sua presenza anche in nazioni dove il giro d'affari generato dai videogiochi è superiore?

Secondo Donzelli, la scelta è legata al fatto che GameStop Italia si sia sempre distinta per la sua capacità di innovare.

«Basti pensare a progetti come la GS Cup o la GS TV», ci spiega, in riferimento alla televisione ufficiale di GameStop, «che sono unici per tutti i Paesi. Quindi era naturale che fosse proprio l'Italia a capitanare l'innovazione, anche relativamente ai negozi».

In occasione dell'inaugurazione, GameStop aveva già anticipato di essere intenzionata a rendere l'Italia la sua punta di diamante per le strategie sul mercato EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa). La risposta dei giocatori, ora come ora, sembra aver dato ragione alla sua scelta.

All'apertura del Flagship Store, accompagnata da un evento dedicato, sono stati infatti tantissimi i curiosi che hanno deciso di visitare il punto vendita di via Torino, al punto che l'accoglienza, ci svela il marketing director, ha sorpreso perfino GameStop:

«Abbiamo visto molta curiosità durante il weekend di apertura, più di quanta ci saremmo mai aspettati. Le reazioni hanno persino scavalcato i confini dell'Italia!

Il nuovo Flagship Store è stato commentato anche su Reddit da persone di tutto il mondo e questo ci rende estremamente orgogliosi».

I passi per il futuro

Se quello del Flagship Store era solo un primo e sperimentale passo, possiamo dire che l'accoglienza riservatagli dai videogiocatori abbia già fornito a GameStop le risposte (e le certezze) di cui poteva aver bisogno.

I piani per il futuro sono già in moto e, come ci conferma anche Donzelli, riguarderanno ancora il nostro Paese – ma non solo:

GameStop Italia (ma anche GameStop in generale) si sta muovendo sempre di più e con più enfasi nello sviluppare la propria presenza digitale e fisica.

Store come quello di Via Torino 42 rappresentano un primato, ma non resteranno unici: stiamo già lavorando a qualche novità, sia in Italia, sia negli Stati Uniti.

Vedremo quali saranno le prossime novità a firma GameStop che attenderanno i videogiocatori, dopo che l'ambizioso Flagship Store meneghino ha superato tutte le aspettative.