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Recensione

Scimpazziamo Recensione | Il nuovo party game scimmiesco di PlayLink

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

La collana PlayLink per PlayStation 4 nasce, nelle intenzioni, come risposta alla necessità di riportare in auge il multiplayer da divano, per così dire. La scommessa è vinta perché, come detto per la recensione di Sapere è Potere: I Decenni, l’idea di affidare gli input allo smartphone ed a tutti quei gesti che ormai sono entrati nell’abitudine di ognuno era effettivamente l’unica per allargare il bacino d’utenza.

Tra gli esponenti del multiplayer “di una volta” il genere dei party game era quello di cui PlayLink aveva bisogno per rendere la sua offerta ancora più solida, ed è NapNok Games a sopperire a questa mancanza. Lo studio aveva già curato Frantics, un party game buono nelle intenzioni ma non abbastanza ricco di contenuti da risultare troppo longevo, e ci riprova con Scimpazziamo riprendendo quella formula ed aggiustando il tiro, in un certo senso. Quattro scimmie alle prese con minigiochi votati all’azione, alcuni individuali ed altri di squadra, in cui non c’è esclusione di colpi e si rischia di rovinare le amicizie per sempre (o almeno per qualche minuto). Si può chiedere di più?

Scimpazziamo

Welcome to the jungle

Se Frantics rimuoveva del tutto l’idea del tabellone di gioco mutuata da Mario Party, Scimpazziamo porta quattro scimmie a dover percorrere una plancia da un punto A ad un punto B, sfidarsi a dei minigiochi di vario tipo, con l’obiettivo di sedersi per primi sull’ambito e pregiato divano dorato (una chicca niente male). Ma non aspettatevi il level design degli ultimi capitoli del party game di Nintendo, perché la definizione “da punto A ad un punto B” e quanto più letterale possibile in questo caso.

I quattro giocatori si sfideranno infatti su un tabellone che è una linea retta, dove non si può sostare in più di uno su una casella, ed il vincitore non è necessariamente chi arriva per primo alla casella finale, ma chi si posiziona più avanti degli altri anche nella stessa casella d’arrivo. L’estetica, invece, ricorda la cura infusa dalla citata concorrenza, perché tutto Scimpazziamo è coloratissimo, costruito con una leggera impronta cartoon che ricorda Sea of Thieves, ed in generale è piacevole da osservare. Anche le animazioni, che solitamente sono la parte più debole delle produzioni PlayLink, stavolta sono realizzate con una maggiore cura, e sono perfette per enfatizzare il dinamismo tipico dei minigiochi proposti.

Scimpazziamo

Rispetto a Frantics che proponeva delle sfide più elaborate ed a volte quasi “teniche”, i minigiochi di Scimpazziamo puntano tutto sull’azione. Alcuni riprendono le dinamiche di alcuni sport come la pallavolo, il calcio ed il basket, dove le due squadre devono confrontarsi in campi che hanno varie trappole ed ostacoli ambientali. Altri, invece, sono delle semplici prove di abilità come schivare dei barili pieni di cose appuntite non meglio identificate, oppure lanciarsi in aria aiutandosi con dei peti per rimanere in volo il più a lungo possibile (sic!). In tutto questo a volte cambiano gli scenari, i quali offrono sfide ed opportunità sempre diverse durante le partite, mentre si possono accumulare punti bonus raccogliendo le banane o interagendo con particolari elementi dell’ambiente circostante.

Scimpazziamo

Questi minigiochi sono più dinamici anche per il tipo di input richiesto su smartphone. Le sfide di Scimpazziamo si basano su alcuni movimenti di base come la pressione ed il rilascio sul touchscreen, che vengono impiegati in vari modi a seconda della situazione. Quindi, più che la varietà dei minigiochi in sé che non sono poi tantissimi, a cambiare sono le situazioni e gli scenari ad essi collegati. Tuttavia, giocando alla modalità Gioco da Tavolo (la principale) l’esito delle partite è incerto fino alla fine, perché il tabellone pur scarno nel level design che sia offre delle soluzioni interessanti per ravvivare la situazione, tra caselle che riportano indietro i giocatori, oltre ad alcuni effetti del dado lanciato dall’ultimo giocatore di ogni turno che possono scambiare di posto gli avversari, oppure farli arretrare.

Scimpazziamo

Immaginate Scimpazziamo quindi come una versione “light” di un Mario Party, che non mira alla stessa longevità sul lungo termine e non ha il polso per ottenerla, per così dire (anche perché il consumo di batteria dello smartphone è sempre corposo). Ovviamente, oltre alla modalità base si possono effettuare i minigiochi in fila senza il tabellone, ed è presente anche una modalità in solitaria, dove si affronta un gigantesco orango in alcune sfide appositamente create, ma sono poco più che un palliativo.

+ L'esito delle partite non è mai scontato

+ Minigiochi divertenti e dinamici

+ Estetica interessante

- Per quanto dinamici, i minigiochi non sono troppo elaborati

- Anche in questo caso, siamo di fronte ad un party game "mordi e fuggi"

6.9

L’offerta di Scimpazziamo è complementare a Frantics, se vogliamo. Torna il tabellone, ma i minigiochi puntano più sull’azione che sul design. C’è sicuramente un maggiore intrattenimento sul lungo termine, anche perché le partite sono mediamente molto veloci, ed ogni serata di gioco può essere diversa dalle altre anche per la possibilità di personalizzare la lista di minigiochi da effettuare. Siamo di fronte ad un altro buon party game per PlayLink, che si pone l’obiettivo di intrattenere principalmente i non-giocatori, dando però anche ai gamer più esperti la possibilità di darsene di santa ragione, ed in entrambi i casi lo raggiunge.

Voto Recensione di Scimpazziamo Recensione | Il nuovo party game scimmiesco di PlayLink - Recensione


6.9

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • L'esito delle partite non è mai scontato

  • Minigiochi divertenti e dinamici

  • Estetica interessante

Contro

  • Per quanto dinamici, i minigiochi non sono troppo elaborati

  • Anche in questo caso, siamo di fronte ad un party game "mordi e fuggi"

Commento

L’offerta di Scimpazziamo è complementare a Frantics, se vogliamo. Torna il tabellone, ma i minigiochi puntano più sull’azione che sul design. C’è sicuramente un maggiore intrattenimento sul lungo termine, anche perché le partite sono mediamente molto veloci, ed ogni serata di gioco può essere diversa dalle altre anche per la possibilità di personalizzare la lista di minigiochi da effettuare. Siamo di fronte ad un altro buon party game per PlayLink, che si pone l’obiettivo di intrattenere principalmente i non-giocatori, dando però anche ai gamer più esperti la possibilità di darsene di santa ragione, ed in entrambi i casi lo raggiunge.