Rockstar avrebbe cancellato il sequel di Bully dopo 18 mesi

Il progetto sarebbe naufragato all'inizio degli anni Dieci, secondo quanto appreso da VGC

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

I rumor sul possibile Bully 2 sono così insistenti e repentine che ormai sta diventando difficile perfino orientarsi. I colleghi del sito VGC, però, questa volta hanno messo nella pentola alcune informazioni estremamente interessanti, che affermano di aver appreso direttamente da fonti che ritengono essere molto affidabili.

Secondo quanto queste affermano, Dan Houser e altri membri di Rockstar avevano lavorato già nel 2008 all’idea di un sequel per Bully, stendendone le linee principali della vicenda e approfondendo anche le prime scene. Quest’ultimo avrebbe visto Jimmy, già protagonista del primo gioco, tornare alla carica insieme ad altri personaggi, con il prologo ambientato nella casa del suo patrigno nell’estate di vacanza tra un anno scolastico e l’altro.

Tuttavia, il team non sarebbe mai riuscito a decidere definitivamente in che direzione far muovere la storia, con diverse opzioni che venivano costantemente discusse sul tavolo: tra queste, ad esempio, c’era anche la possibilità di vedere il protagonista al college.

Stando a quanto appreso dai colleghi, attraverso le loro fonti, un team di Rockstar New England passò circa diciotto mesi al lavoro sul gioco, per fissarne i punti prima di procedere al passo successivo dello sviluppo. Siamo più o meno tra il 2010 e il 2013, secondo le informazioni che emergono. A guidare il gruppo ci sarebbero stati soprattuto Drew Medina, artista capo presso Rockstar New England, e Steven Olds, visualisation director per Rockstar New York.

I lavori andarono avanti fino a quando non si ebbe in mano una build giocabile di Bully 2, anche se includeva pochi contenuti e solo «una piccolissima fetta» del gioco, che aveva meccaniche da open world e girava sul medesimo engine visto anche in GTA IV GTA V, oltre che nei due Red Dead Redemption e in Max Payne 3.

Nonostante fosse arrivato a questo punto, il gioco finì poi per naufragare – o per «venir meno», come afferma la fonte, il che lascia intendere che Rockstar non ne era pienamente convinta e lasciò scemare gli sforzi per realizzarlo, concentrando i suoi sviluppatori su altri progetti.

«Esisteva ed era giocabile, fu un peccato che non poté mai vedere la luce» affermano le fonti di VGC.

Rockstar si è rifiutata di commentare la notizia, nonostante sia stata contattata dai colleghi, mentre molti sviluppatori che hanno fatto parte di Rockstar New England hanno, in effetti, in curriculum un progetto non annunciato, a cui hanno lavorato proprio negli anni in cui si parla dello sviluppo di Bully 2.

Se tutto quello che hanno affermato le fonti di VGC venisse confermato, sembra che potremmo metterci l’anima in pace in merito a un ritorno di Bully, almeno fino a prova contraria o in mancanza di clamorosi colpi di scena. Che ne pensate?

Fonte: VGC